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venerdì 3 luglio 2015

Se quest'anno mi cercate in spiaggia, sono all'ultima

E’ proprio nelle caratteristiche del giocatore egiziano correre forte, via. Non solo quindi via da noi. Indimenticabile il contropiede a Torino contro la Juve in coppa Italia, indimenticabile la corsa che fece quando sua moglie gli disse che era incinta. Poi più niente, staccò il telefono e i suoi parenti lo catturarono al confine grazie a un fallo da ultimo uomo. Non è un momento facile per il tifoso Viola, per niente, Salah non ci degna nemmeno di una risposta, personalmente mi pare di stare in Africa dal caldo che fa, solo che l’uccello è rimasto italiano. Non so neanche più se preferire il sorriso di Montella o quello di Salah. Ho fatto mente locale, pensando che la società avesse davvero fatto tutto il possibile per trattenere il giocatore e poi sono andato a letto con la coscienza a posto, perché sono ordinato. Se non fosse che bisogna specchiarsi per farsi certi esami e così mi sono rialzato e ho vagato fino in piazza Tasso dove mi sono specchiato su un'auto coi vetri scuri, ho anche fatto qualche smorfia di sofferenza mordendomi le labbra, per accorgermi poi che c'era gente dentro. Che figura di merda! Oggi dovrei vendere sacchi pieni di pive, forse invece giocherò a rimpiantino. In sostanza ho il morale così basso che mi fa pendant col culo. E allora per non parlare di calcio lotterò per la dignità del limone come gusto di gelato, troppa è la delusione, sono stanco di trascinare questo sacco di cose da dire su questo sport che malgrado tutto continuo ad amare. Non capisco tante cose, così come non capisco quando  i TG parlano di "Emergenza caldo" anziché "È arrivata l'estate", e con la stessa logica non parlino anche di "Invasione di fiori" in primavera. E’ molto difficile essere un tifoso Viola oggi, certe cose che ci succedono sono difficili da capire, ma così difficili che è diventato molto più facile capire una donna dal modo in cui ti lancia i piatti. Dove c'è Barilla, c'è casa, dove c'è Aia, c'è gioia, dove c'è una fontana, c'è Studio Aperto, dove c’è la Fiorentina c’è qualcuno che scappa via. Voglio sperare che la Fiorentina non sia come l’Italia che già non è come la Grecia e che quindi  non riuscirebbe mai a organizzare un referendum nazionale in due settimane. Noi dobbiamo riuscire ad organizzare una squadra per la prossima stagione. Io però che ho un blog che si occupa anche di altro oltre al calcio, non posso preoccuparmi solo della campagna acquisti, e quando saremo a posto con i matrimoni omosessuali, per piacere iniziamo a batterci anche per quelli fra l'uomo e l'insalata di riso.