La felicità del giornalista che segue la Fiorentina esiste, è solo che ancora non riesce ad attuare le riforme. Il giornalista che segue la Fiorentina vede il mercato stagnante, il ridimensionamento mimetizzato da bolla africana, vede soprattutto un momento troppo imperfetto per funzionare, tra tutti quei “io che pensavo, io che credevo e che volevo, ma non sapevo”. Il giornalista che segue la Fiorentina sostiene che siamo arrivati su Plutone e non era neanche lì, questa storia del nuovo centrocampista c'è insomma sfuggita di mano. Il giornalista che segue la Fiorentina sostiene che del contratto di Salah la società avrebbe dovuto dire subito la verità circa la clausola, dire la verità paga sempre secondo il giornalista che segue la Fiorentina. Proprio come gli ha insegnato la mamma del futuro giornalista che avrebbe un giorno seguito la Fiorentina. Lui sempre professionalmente impeccabile anche nella figura di figlio che apprende le lezioni della madre, quando gli disse la verità, e cioè che la mamma aveva le smagliature alle gambe, da allora fu il padre del futuro giornalista che un giorno avrebbe seguito la Fiorentina ad occuparsi della sua educazione. Mentre la compagna del giornalista che segue la Fiorentina di solito ama le cose belle della vita, che in quanto compagna di un giornalista che segue la Fiorentina iniziano tutte per “S”: Sesso, Shopping, Sushi, Scarpe e Salah. Giornalista che segue la Fiorentina quindi sempre incazzato non tanto per quella S di Salah, ma incazzato con Jordan, e non solo perché ha letto sulla Riblogghita che non gli è piaciuta la foto di ieri, a lui giornalista che segue la Fiorentina e che invece costretto ai ritiri della squadra Viola adora vedere quel tipo di donne perché così se le immagina correre con le poppe che ballano, il giornalista che segue la Fiorentina è evidentemente un amante del ballo. S’è incazzato perché ha temuto che oggi per tenere buono Jordan avrei optato per una foto di Neto con la maglia della Juve. Invece ho preferito un culo con le mani ad un giocatore che ce l’ha messo in uno senza vasellina. Intanto la redazione di FirenzeViola si è incazzata di brutto perché non ha digerito il fatto che Andrea parlasse senza contraddittorio, per di più su temi esistenziali a piacere e così dicesse che la vita è una ruota che gira, e che noi abbiamo bisogno solo di un gommaio invece di un centrocampista di rottura. Avrebbero voluto porre domande precise, incalzanti, scomode, e così dato l’umore variabile dei suoi inviati, le seghe mentali, la bassa autostima, l’agonia, la depressione, i dubbi e le incertezze dei loro giornalisti (?), chiedere ad Andrea; “Ma l'adolescenza non finiva a 18 anni?”. Per tutti i giornalisti che seguono la Fiorentina ai quali Andrea Della Valle ha calpestato i diritti come è scritto nel duro comunicato di FirenzeViola, e che quindi davanti a loro vedono tutto grigio, uso la saggezza di un proverbio indiano e li esorto a spostare l’elefante.