L’agente di Gomez non ha capito che se Montella ha parlato così è perché vuole fortemente vedere il suo assistito finalmente accanto a Marko Marin. Vi spiego però come mai secondo me sarebbe sbagliato mettere Gomez in panchina. Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro, ho valutato attentamente tutte quante le variabili e ho concluso che è meglio che giochi visto che Marko Marin è uno di quelli che chiacchera e lo distrae. Il primo degli aspetti a favore di un suo impiego è senz’altro il fatto che è iniziato Pitti Uomo. A sfavore c’è che nella zona della Fortezza sarà impossibile circolare. Gomez è rimasto l’unico attaccante a disposizione, e quindi a favore c’è che farlo giocare è l’unica maniera per farlo infortunare. Ci sono solo due giorni all’anno in cui Gomez non può incidere sul risultato, uno si chiama ieri e uno si chiama domani, anche se per adesso l’oggi non è che si discosti di molto. Non facciamo poi tanti discorsi a bischero, o meglio non cerchiamo di pungolarlo paventandogli la panchina come deterrente perché è come pensare alla pena di morte per un kamikaze. Bisogna ragionare con calma e cercare di recuperarlo, prima di tutto da un punto di vista psicologico. E già il fatto che l’hanno messo a conoscenza dell’esistenza di un portale che si chiama “Festa della birra” lo farà sentire meno in colpa quando piscia sugli angoli delle strade. Così come metterlo più o meno scherzosamente alla berlina come si fa a Firenze, anche se non proprio Berlino, ha comunque sempre il sapore di luoghi familiari. Mentre si dice che quello che più gli ha dato noia fino a fargli perdere la freddezza sotto porta è stato quando è venuto a conoscenza che Carlo Conti presenterà il Festival di Sanremo. Per questo motivo Vargas recentemente l’ha portato a mangiare il lampredotto da Mario, non tanto per cercare di farlo integrare il più possibile e distrarlo dal Festival della Canzone italiana, quanto invece perché il peruviano ha sempre creduto che Porta Romana fosse la Porta di Brandeburgo. Per il recupero di Mario Gomez non c’è bisogno di portarlo a Genova e nemmeno di fare un processo a Grosseto come per la Concordia. E poi il Giglio sulla maglia non è stato deturpato, anche se per molti Montella ha le stesse responsabilità di Schettino. Il fatto che una punta come Vincenzo sieda in panchina non significa automaticamente che anche Gomez ci debba stare, i maligni sostengono invece di si, perché il tedesco non è una punta visto che segna molto meno di qualsiasi difensore centrale del nostro campionato. Per ricapitolare tra i pro e i contro, stare in panchina salvaguarderebbe il ciuffo, mentre viste le nuove e comodissime panchine stare a sedere non provoca certo piaghe da decubito (vedere Marko Marin), diverso invece l’aspetto che riguarda Karina e le poltroncine della tribuna, non certo così ergonomiche e che fino a quando non si realizzerà il nuovo stadio provocheranno quello che ho cercato di documentare. Anche se per lei hanno già provato più di una superficie diversa.