A Firenze si fanno solo nomi di ex giocatori così tanto che anche Desolati comincia a sperare e si allena sui Lungarni. Qualcuno non ha ancora digerito il cenone e si rigira tutto sudato mentre gli incubi gli forniscono verità distorte? Forse, perché intanto è stata finita in tempo da record anche la nuova pista dell’aeroporto, 2400 metri ideali per far atterrare l’areo di Del Piero direttamente dall’Australia. Mentre la seconda linea della tramvia porterà Ennio Pellegrini in via dello Statuto. Nel panino con il lampredotto in realtà ci sarà la Simmenthal. La bistecca è alta come una braciola e la braciola come la bistecca. Finalmente un incubo al quale si può rimediare visto che basterà ordinare una braciola alla fiorentina cotta poco. La braciola nell’incubo si serve solo fritta, proprio mentre anche il procuratore di Maiellaro si rivede intorno allo stadio. Al primo piano del mercato centrale di San Lorenzo, tra le eccellenze alimentari si vende anche la foto autografata di Marcio Santos. Bucchioni fa il discorso alla nazione e spiega che finalmente con Tatarusanu sarà dato spazio anche se non proprio a un giocatore italiano, almeno ad uno sardo. El Cholo Simeone in dialetto napoletano sosterrà di essere l’allenatore migliore al mondo malgrado abbia bocciato Cerci, insomma confesserà che non l’ha bocciato tecnicamente, ma solo perché è un romano di merda. Poi nell’incubo il sudore si concentra soprattutto dietro la schiena, c’è qualcosa di troppo che non facilita la visione della partita della Fiorentina che gioca con le maglie a strisce in mezzo alla nebbia. Dal campanile di Giotto si sente il muezzin fare il nome di Kharja, per i saldi la roba costa tutta il doppio, così come Neto che in fondo a via Calzaiuoli costa già più di Cristiano Ronaldo. Paszkoswski è diventato Tomaszewski, poi Luisa via Napoli, piazza della Monarchia, e quello che è più grave, piazza della Passera è diventata piazza dell’Uccello. Il ponte Vecchio riempito di botox, negli Uffizi solo i quadri con i risultati del primo trimestre di figli che non hanno voglia di studiare, Boboli destinato alla coltivazione della Colza, in via Maggio si contano le pecore. Dal piazzale per vedere Firenze c’è da lottare contro il radicchio e altre verdure. Alla fine, stremati, ci accorgeremo che San Frediano è diventato San Tommaso perché saremo costretti a toccare il culo alle ragazze, increduli cioè che siano veramente così sodi come sembrano. Forse questa sarà l’unica scusa del falso incubo. Poi alla fine si capirà perché escono fuori tutte queste voci di giocatori fuggiti dalla Specola, no, il cenone non c’entra niente, non è un incubo ma la triste realtà di chi vive senza togliere il cellophane dal divano.