Amo il vino di qualità e come tutti gli appassionati di enogastronomia quando posso apro una bottiglia speciale come certi TG1. Ieri sera per festeggiare l’infortunio di Ilicic ho aperto una bottiglia di Chateau Lafite del 1878, acquistato ad un asta a Londa nel Mugello. Un’area geografica in piena ascesa (diciamo montana), alla quale manca solo il Tamigi per essere considerata cosmopolita. Il sapore era qualcosa di incredibile, con aromi e profumi che mi sono esplosi sul palato come a Jordan, in mano, la bomba del mancato rinnovo di Neto. E per descrivervi le sensazioni che ho provato, non ho potuto neanche fare un selfie perché non avevo la Curva Fiesole festante a disposizione. Sì, quel vino si è rivelato un autentico nettare degli Dei Della Valle. E poi si è sposato alla grande con il panino con la frittata che mi aveva preparato la Rita per andare a raccogliere le more di gennaio. La Fiorentina che ingiustamente viene sempre accusata di scarsa comunicazione, questa volta ha operato al meglio, visto che dopo aver saputo del cambio di programmazione di Radio Toscana, ha aspettato che Gaia Nanni terminasse la sua trasmissione, e solo dopo ha presentato Diamanti. Dopo cioè aver fatto ascoltare la pillola ad Alino che non ci ha capito una sega: “ Nella giornata del selfie di Totti che ha fatto il giro del mondo, mi è tornato in mente quando da ragazzi al massimo avevamo il poster di Antognoni o la pagina centrale di Playboy. Anche se io sopra il letto avevo quello di un bel piatto di spaghetti alla carbonara fumanti. Perché volevo dormire tra due guanciali ed ero l’unico della compagnia a sapere che la carbonara non si fa con la pancetta. Selfie a parte, se a Parma avevo sentito dolore come quando mi tolsero le tonsille da sveglio, ieri per arrivare alla vittoria ho ripercorso lunghi tratti delle doglie di mia moglie. Un 4 a 3 anziché un bel maschietto di 4 chili e tre. Un arbitro severo più ancora di un’ostetrica che sembrava la Merkel. Ho finito la partita indossando un pannolino avanzato di Tommaso”. Un ultim’ora che ci interessa molto da vicino riguarda Samantha Cristoforetti che mentre fotografava la terra per il suo book dallo spazio, domenica pomeriggio è riuscita a immortalare un gol di Gomez che nessuno ha visto a velocità normale. Lo strumento che ha permesso questo successo è una camera con teleobiettivo 60.000, risoluzione di 24 mega mega mega mega pixel e stabilizzatore parallattico al plutonio rinforzato con termocoppia netonica norberta. La cattura delle foto è stata resa possibile dopo che la Cristoforetti ha sbloccato il flash di tipo murara. Le immagini, che per ovvi motivi non si possono ancora mostrare, fanno ben sperare per la classifica cannonieri del tedesco. L’arbitro di porta ha fornito l’alibi ai suoi superiori sostenendo che lui si occupa del gol non gol ma non dei gol fantasma. Gomez ha chiesto alla Cristoforetti di deporre davanti al Giudice Sportivo. Inconsolabile la Nanni che piange disperata.