Prima di parlare della partita devo annunciare con orgoglio che ieri ho lavorato tutto il giorno per riuscire a risolvere il mistero della suora di clausura rimasta incinta. Poco prima del calcio d’inizio sono riuscito ad incrociare le ultime informazioni raccolte, e così posso affermare con sicurezza che la suora aveva trombato. Se uno volesse invece approfittare degli sconti per cambiare idea su certi allenatori, zompando aldilà dei pregiudizi, ne approfitti perché ci sono i salti di fine stagione, e visto il primo tempo della Fiorentina, magari considerare che quel primo tempo fa capo a Montella e non a Garcia. Così come nel pomeriggio Mancini si era bevuto una Moretti sotto gli occhi di un attonito Thoir, e a niente sono serviti Podolski e Shaquiri acquistati con spericolate manovre finanziarie foriere di bancarotte se l’Inter non andrà in Champion. Mentre Montolivo è servito più che altro a Klose. Infine buono l’impatto di Cerci in una domenica che per le milanesi equivale a un disastro, così come per la classe arbitrale. Il gol fantasma di Genova conclude in gloria una settimana dove ne hanno combinate davvero di tutti i colori. E passiamo alla Fiorentina che ha disputato un primo tempo splendido per gioco e intensità, è mancato come spesso accaduto quest’anno, il colpo del KO, che abbiamo pagato come spesso è accaduto quest’anno, subendo la Roma nei primi 15 minuti del secondo tempo. Nel complesso rimane comunque una gran bella partita con qualche ripartenza sbagliata di troppo nella ripresa, moto bene Tata, bella presa, gran deviazione sul colpo di testa di Nainggolan, grande operazione di mercato che ci mette il culo al riparo dalla decisione di Neto di non rinnovare. Joaquin sontuoso e Gomez finalmente Gomez, deboluccio invece Borja Valero e poco ispirato Mati Fernandez, in un centrocampo che è sembrato il reparto dove abbiamo sofferto di più. Cuadrado prende molti falli ma spreca, è evanescente, ed è poco lucido nella scelta giusta della soluzione della giocata, Pasqual cala vistosamente e manda a puttane un contropiede pazzesco. Fuori Mati per il pessimo Kurtic, la squadra passa a quattro in difesa, e Babacar non riesce ad avere lo stesso impatto decisivo di Verona. Anzi ce l’ha, ma questa volta non trova la rete. Peccato solo per quel primo tempo nel quale non abbiamo capitalizzato il gran gioco espresso, ma nel quale abbiamo dimostrato di essere una squadra importante. Insomma, il punto è uno solo, ma la Fiorentina è da applausi. Abbiamo giocato da grande squadra, cambi obbligati viste le assenze, ce la siamo giocata a viso aperto fino alla fine, quando è stato Garcia a togliere Ljajic per mettere Maicon. Si lo so cosa pensate, che è Garcia invece l’allenatore da invidiare, così come Iachini, Stramaccioni, Pioli, Sinisa, Di Francesco, e Montella quello da mandare via, non basta certo un primo tempo come quello disputato dalla Fiorentina per dimostrare qualcosa, alla fine ci sarà sempre qualche sostituzione a cui attaccarsi, e poi ho smesso di cercare di riportare la gente alla ragione da quando piuttosto che vederla tutto il giorno davanti al televisore, ho convinto mia zia Milena a ricominciare a ricamare. E così, lasciate da parte Barbara D’Urso, Paola Perego e Mara Venier, ha spento la tv e ha iniziato a passare i suoi pomeriggi ricamando lenzuola, fazzolettini e federe. E’ così brava che alla fine è diventata famosa. Ora ogni pomeriggio è ospite come opinionista nelle trasmissioni di Barbara D’Urso, Paola Perego e Mara Venier. E’ una battaglia persa.