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domenica 25 gennaio 2015

Chi vuoi buttare giù dalla torre; Pol Pot o Montella?

Se anche il Sassuolo ha in rosa Floccari, Zaza, Sansone, Floro Flores e Berardi, non vedo perché la Fiorentina non possa mettere dentro una terza punta, visto anche i lungo degenti e qualche manifestazione in più da disputare. Tutti hanno più punte della Fiorentina, tutti, argomento questo a suo tempo utilizzato per polemizzare in riferimento al numero limitato, e oggi grazie al roll-bar per non rimanere schiacciati da una logica instabile, ribaltato di significato. Il Dario Argento che è in noi già pregusta scene piene di ansia per la paura che Babacar trovi persino offensivo un simile acquisto. Poi c’è il rinnovo del senegalese giustappunto a increspare il mare sempre agitato della polemica, e quindi la dirigenza non ha ancora capito niente, perché a niente è servita la vicenda Neto, la stessa dirigenza che pochi giorni fa ha fatto rinnovare Savic solo per una botta di culo. Poi c’è l’immancabile Montella, una rottura di coglioni peggio dei cantieri della tramvia, e se uno ha qualche senso di colpa si accomodi. Vincenzo è pure amico della Roma. So che qualcuno lo avrebbe trovato indigesto anche dentro alle frittelle, e a niente sono valse le ipotesi che invece fosse stata solo l’uvetta. Mi ricorda un po’ il Berlusconi accusato per il buco dell’ozono, a proposito del quale uno psicologo di piazza del Carmine, incazzato nero dopo la pedonalizzazione perché non sa più dove mettere la macchina, mi ha inviato un test per capire anche qua sul blog quanto siamo antimontelliani. Il test fu calibrato a suo tempo sulla figura di Berlusconi, ma è valido per fobie riferite a chiunque, dovrete solo indicare quanti ex Premier individuate nella foto. Più Berlusconi vedrete e più sarete affetti da intolleranza psicologica verso qualcuno. Quel Vincenzo che sembra avere un alibi solo per quel fattaccio accaduto in un convento dove una suora di clausura mangia del salame piccante e rimane incinta. Questa volta è stato un salame diverso da lui. E poi Marin, Diamanti, Brillante rovinato ma che ieri lo ringrazia, Cuadrado e la clausola rescissoria, il revival di Edmundo. La nostalgia canaglia che ci stringe alla gola proprio alla vigilia di una partita che potrebbe segnare la stagione, tanto che Narciso Parisi alla fine sarà spodestato da Al Bano. Mi si passi la battuta, ma penso che in molti dei tifosi più estremi arrivino persino a parlare da soli perché ogni tanto hanno bisogno dei consigli di un esperto. Tutto questo dispendio di luminol alla ricerca di tracce di sangue per inchiodare comunque un assassino, oltretutto quando le carceri scoppiano più ancora delle stesse polemiche, mi ricorda la Mila di via del Campuccio. Una donna di grande inventiva oltre che di grande bellezza, come chi butta all’aria la soffitta per trovare una sostituto di Montella, anche vintage. La più grande invenzione della Mila, in fatto di uomini, è di averne creati alcuni a sua immagine e somiglianza. Uomini belli, teneri, sensibili, mai banali. Eleganti, profondi, indiscutibilmente presenti. Spesso gay, ma solo perché è una campionessa nel trovare il pelo nell'uovo.