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venerdì 20 gennaio 2012

Asmauri

Le nostre trattative di mercato non hanno come caratteristica quella di essere ad ampio respiro, trattative cioè che riguardano una varietà di questioni, Corvino che snoccioli l'ampiezza di un discorso, la fantasia di un'iniziativa, che ci sia cioè una traccia da seguire per quella trattativa, che sarà poi un tema appunto di ampio respiro, per esempio, una traccia che abbracci tanti aspetti e non solo qualcosa di più specifico come i soliti 100.000 euro. Ecco, nel nostro caso la caratteristica è quella che l’unico aspetto che si respira è quello della difficoltà di portare in fondo un semplice respiro. Per l’ultimo acquisto si parlerà così di Asmauri. Una difficoltà respiratoria che riguarda non solo la Fiorentina sia chiaro, ma difficoltà che viene aggravata da certi pollini che ormai girano nel calcio e che costringono molte tifoserie all’antistaminico, perché oggi oltre alle difficoltà respiratorie croniche esiste anche un serio problema di consumo anomalo di lampadine. Sempre più spesso cioè, giocatori considerati top, si fulminano e hanno bisogno di andarsi a rigenerare altrove, il Gila, lo stesso Asmauri  per il quale la Juve ha rifiutato a suo tempo 40 milioni dal Real per poi  finire in tribuna, Bacinovic che a Firenze ci infilò con un tracciante terrificante, oggi sembra andare addirittura in serie B. E’ successo anche a Borriello, Toni è tra i dispersi della Concordia, insomma quello che non è buono da me diventa la soluzione della vita per te, e la considerazione che mi sento di fare,  è che prima di acquistare giocatori importanti ai quali sarà necessario sottoporre contratti lunghi ed onerosi, e vista soprattutto la deriva che ha preso ormai la loro affidabilità, che non copre assolutamente più tutta la durata di quel contratto, sarà bene inserire una bella clausola che preveda che il giocatore abbia sempre con se una lampada Beghelli per quando gli si spegne la luce, A Gilardino per ripigliarsi gli è toccato scegliere Genova perché c’è la Lanterna, Bacinovic per rivedere il campo s’affiderà ai miracoli di Sant’Antonio da Padova, ad Amauri, asma nella trattativa permettendo, bisognerà fargli fare un giro in Arno con una bella lampara in modo da illuminare bene il suo percorso fiorentino e pescare un bel po’ di gol che ci servono come il pane. Considerazioni sparse, ieri ho visto il gol di Maicon e immediatamente ho pensato a quei poveracci di Natali e Gamberini che sono mesi e mesi che si arrabattano nell’area piccola sui calci d’angolo bombardando da non più di due metri senza mai prendere la porta, e un velo di tristezza mi è calato come le cataratte, spegnendomi la luce come a Gilardino. Poi ho saputo che Nicolas Cage ha venduto il primo fumetto di Superman del 1938 a oltre due milioni di dollari, e ho pensato che se Corvino andasse in cantina a rovistare, magari potrebbe trovare uno Zagor d’annata, e comprarci così tre Bacinovic.