Cambiata la lampadina là davanti, si rivedono bagliori di movimento e triangoli, e oltre ai gol preziosi come il caviale, la luce diversa illumina la corsia Telepass, che ci permette di velocizzare finalmente una manovra d'attacco ricamata da sponde e inserimenti, là dove il casello di Biella procurava invece code di tristezza come quelle che caratterizzano il rientro dalle ferie. Anzi sarebbe buona cosa che qualcuno dei suoi ex compagni gli facesse domiciliare la bolletta della luce ancora da pagare, per il bene del Genoa che per questa inadempienza ha già conosciuto la notte fonda delle sue tenebre, e con un Frey che potrebbe molto presto equiparare i chili del peso ai gol incassati. La migliore viabilità sui viali del nuovo gioco, non è certamente dovuta alla sola eliminazione del Pilardino scarico, resa possibile grazie ai buoni rapporti instaurati con la Regione Liguria che ci ha aperto le porte della discarica differenziata, ma è dovuta anche al gioco vivace come lo champagne bevuto a tutto pasto fino al caviale, e grazie anche all'inserimento di giocatori tecnicamente migliori, motivati e più adatti al gioco pensato dal Ciancichella durante le festività natalizie, tra cotechini, purè e tombole. Fuori Pasqual, l'unico terzino di lattice sul quale l'avversario modella comodamente le proprie giocate e dove lascia sempre l'impronta, via l'anemico Lazzari, l'inconsistente Munari e parzialmente anche De Silvestri, perché comunque rappresentato in campo da Boruc, che ha preso in prestito le sue scarpe per migliorare i rinvii. Gamberini e Natali galleggiano ancora tra le indecisioni del primo a non truccarsi definitivamente da duro, perché alla barba finta dovrebbe aggiungere una volta per tutte anche gli occhiali con il nasone, e la maglia strappata di Natali che denota un certo disagio a stare nei propri panni. Grande personalità e freddezza invece di Nastasic, bene anche il rientrante Cassani, lunga vita a Salifu e ai suoi benedetti crampi, che testimoniano giovinezza, fame, senso della posizione, predisposizione all'interdizione e corsa a perdifiato. Il raffinato triangolo del Beluga comprende i realizzatori dei gol, ma anche il fratello minore di JoJo, che sembra anche lui uno storione tra le trote, scambiando palla a terra e depositando le uova sul piede destro volante del migliore del branco. Behrami inesauribile moto perpetuo, un disordinato, disarticolato e arruffato corridore, che se tra entrate da fabbro e trattamento del pallone come un incudine, riuscisse anche a inserirsi con più criterio ed equilibrio, potrebbe portare qualche pericolo alla porta avversaria, ma allora non sarebbe più Behrami e sarebbe invece solo un fabbro. Il Novara sarà anche una squadra mediocre, ma il suo pubblico che applaude a scena aperta Jovetic, dimostra invece di valere la serie A molto più del nostro. La partita ci ha detto che la squadra sembra credere alle idee tattiche del Mister, che ha individuato i giocatori più utili per sfruttare al meglio le loro caratteristiche proprio in relazione a quelle idee tattiche. La domenica del tifo è stata impreziosita dalla vittoria, ma non solo da quella, perché il tifoso vive anche di certe soddisfazioni cosiddette di stomaco, proprio noi che siamo terra di lampredotto, che è appunto uno dei quattro stomaci del bovino, si abbiamo proprio goduto a vedere il Genoa dei tre ex, bolliti come il lampredotto, subire un gol per ex, tre gol sui quali, e come la nostra tradizione del cibo di strada richiede, mettiamo la gustosa salsa verde, che insieme alla linea verde dei nostri giovani, ci riempie il cuore di speranza e ci lascia un gran bel sapore in bocca.