Chi per le doglie della moglie e chi per fantomatici dolorini, ci hanno costretto all’ennesima partita dolorosa, un travaglio di calcio col raglio, che ha partorito uno squallido zero a zero, un povero orfanello del gol che non sarà riconosciuto mai da nessuno, e che lasceremo volentieri dentro la “rota degli esposti” allo Spedale degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata. Si insomma, avremmo tanto bisogno di una bella puntura rivitalizzante a questo nostro anemico campionato, ma ci manca l’ago, mentre con Ljajic al massimo si può parlare di una fialetta di acqua distillata per il ferro da stiro. E se Amauri però dimostra almeno un attaccamento alla moglie, Jovetic non lo dimostra certo alla maglia, perché rassicurato da esami e staff, ha preferito comunque non scendere in campo, e allora, se avevo pensato che potesse essere lui il vero capitano e non Gamberini, oggi mi ritrovo in alto mare, che è comunque sempre meglio che avere uno Schettino in plancia di comando. E tutte le volte che si dice che la partita appena vista è stata la più brutta, evidentemente è perché ancora non siamo riusciti a trovare un fondo dove adagiare la nostra povera passione derelitta e sfigurata dagli scogli di una squadra senza più un anima. Scogli, che tutti sapevano fossero lì, perché già segnalati nell’ultimo girone dell’Inferno Prandesco, e non aver avuto il coraggio di cambiare quella rotta, ci ha costretti oggi ad una navigazione di cabotaggio sotto costa per raccattare poche briciole di credibilità. Grazie alla protesta dei lavoratori sardi invece, si è saputo nella tarda serata, che è stata scelta la Fiorentina proprio perché ha in organico un giocatore come Montolivo, che incarna la disperazione di chi nasce giocatore di calcio e poi viene licenziato da quel ruolo perché incapace di dimostrare d’esserlo fino in fondo, e che oggi lo vede vagabondare in mezzo a un campo, come quei poveri lavoratori tra un po’ in mezzo a una strada. Sembrerà strano ma anche ieri ho trovato il modo di divertirmi vedendo l’impegno di Frey nel cercare disperatamente di trasformare il suo peso in gol subiti, e nel vedere il gigante dai piedi di argillardino incidere favorevolmente sull’umore dei tifosi rossoblù invece che sul nostro, e non è finita visto che sta arrivando anche lo scienziato Cerci, scelto da Preziosi per riportare a Genova un giocatore capace di colpi a effetto, e che insieme alla fidanzata avrebbero scelto Genova perché estremamente colpiti dall’incredibile ospitalità che questa città è in grado di riservare ai suoi ospiti, e non come a Firenze con quelle fave di Vigili Urbani e tifosi. Cerci ha raccontato di aver deciso per Genova, quando insieme alla fidanzata si sono commossi dopo essersi accorti di come tante razze diverse di pesci fossero venute a vivere dentro al porto, perché riconoscenti per l’amore dei tanti cittadini che gli buttano da mangiare, e hanno pensato, “se si trovano bene loro in quanto pesci, figuriamoci io cara, in quanto il nuovo Mesci. E allora siate buoni e non ditegli che quello è un acquario, avesse a rimanere e pensare che al Museo degli Argenti c’è una retrospettiva di tutti i film i Dario, per poi incazzarsi nel trovare tutte quelle cianfrusaglie.