La prima vera donna emancipata di San Frediano che ho conosciuto è stata la Gina, che già a metà anni settanta usava un tipo di spirale che non era quella di violenza che oggi purtroppo è tristemente alla ribalta delle cronache. Viveva da sola in via del Campuccio non rischiando mai il femminicidio, mentre la sua spirale come vedremo più avanti era una versione ancora da mettere a punto. La prima volta che mi fece salire per invitarmi a pranzo ero teso come una corda del violino di Gilardino, impacciato come De Silvestri con il pallone tra i piedi, mentre lei generava saudade come ai brasiliani che giocavano nella “Fiorengina”, la lontananza da casa. Era più disinvolta di me, un po’ come De Silvestri più a suo agio con il pentathlon, il buon odorino che proveniva dalla cucina mi aiutò ad uscire da un impaccio precipitato invece nella spirale della paralisi, gli aromi di quei suoi manicaretti erano migliori di quelli che uscivano dalle sue maniche, di buona mascella ma di pessima ascella. Mi tranquillizzai e abbozzai finalmente un accenno di dialogo dopo essermi seduto su uno sgabello scomodissimo facendo finta di essere a mio agio. Nascosi le smorfie di dolore di un crampo al polpaccio dietro a un sorriso stizzoso: "Scommetto che sei una buona cuoca", dissi in tono ammirativo e poco credibile. "No, non lo sono affatto, non so fare nessun piatto in particolare", mi disse versando i maccheroni nella teiera. Questo per dire che non è facile avere a che fare con i precursori come del resto lo è anche Montella, capirlo subito vorrebbe dire essere tutti dei precursori, così come Lud che vede quello che noi non vediamo, così come la Gina che lanciò il maccherone delle cinque invece dei soliti biscottini da inzuppare. San Frediano non è stata e non sarà mai Londra. Prendiamo Cassano, un’altro di questi geniacci che ci appare per quello che non è, sembra grasso ma invece è soltanto pieno di se proprio come Lud che probabilmente a Massaciuccoli appare come un precursore grasso. Balotelli è forse l'unica testa di cazzo che è invece come appare. La Gina che conosceva benissimo gli uomini me lo disse subito che abbiamo solo due sentimenti: arrapato e affamato, e quando constatò, rammaricandosene, che non avevo nessuna erezione mi fece un toast. Anche Lud sembra avere una bella faccia toast. Poi scoprii quasi subito che quello della Gina non era affatto un invito disinteressato ma un agguato in piena regola, una finta ubriacante come quelle di Cuadrado ma alla quale non abboccai, voleva farmi trombare per un motivo preciso, e così cominciammo a litigare come Mazzarri con Varriale, e mentre litigavamo mi chiedevo il perché stavamo lì nella stessa stanza a discutere, e la risposta era nella solita legge degli opposti. Lei era incinta e io no. Cercava qualcuno che si accollasse quella paternità a mia insaputa, aveva lo stesso problema di Deyna con i gol quando c’è una deviazione, se sono argentini nessun problema di assegnazione altrimenti son cazzi e diventano tutte autoreti. Ma io ho imparato troppe cose dalla strada per farmi fregare così, soprattutto ad essere più sfacciato come Matos quando subentra, lui guarda Pepito e impara, io invece ho imparato tanto studiando i semafori, prima ero timido poi ho capito che quando uno di loro diventa rosso non lo fa per timidezza, e allora ho cominciato a bere per far credere che fosse quella la causa del mio rossore. Ricordo le parole di mia madre che mi disse sicuramente qualcosa prima che uscissi per andare dalla Gina, forse capì dove andavo perché mi ero improfumato tutto con l’Acqua Velva del babbo, e qualche rammarico ce l’ho per non averla mai ascoltata, sicuramente mi avrà messo in guardia da quella troia, ma non sono nemmeno poi così sicuro che fossero consigli utili proprio perché non l’ascoltavo mai. La Gina era belloccia ma un po’ trascurata come certe marcature in area di rigore della Fiorentina specie sulle palle alte, come Lud del resto trascura con nonchalance un certa colorita attenzione del Colonnello nei suoi confronti, la Gina si lavava poco questo è il punto, era come se fosse appena scesa dal furgoncino della Volkswagen dopo un viaggio di una settimana a Capo Nord tra i figli dei fiori e senza il sapone di Marsiglia, in San Frediano si malignava su questo suo aspetto sostenendo che il Teatro di Cestello gli avesse proposto di reinterpretare da sola la versione teatrale di “Quella sporca dozzina”. Chiudo dando i numeri anche se il modulo che usavamo noi in piazza del Carmine era l’ormai sorpassato “ A chi buca entra”, e sperando che Lud possa apprezzare anche se non è nemmeno il 433 a lui tanto caro, ma quelli della Ferrari 355 del Marchese Torrigiani che amichevomente chiamava “Cinque minuti alle quattro”. Come si vede Lud è sempre avanti.
Ringrazio tutti per la solidarietà. Ne ho bisogno. Preciso che non sono un troll. E annuncio che ho finalmente trovato il post del 18 ottobre, due giorni prima di Fiorentina Juventus in cui ipotizzavo l'inversione di fasci tra Cuadrado e Joaquin. Lo dedico a chi dice che non ne capisco. Che poi forse è vero ma credo di avere intuito e una certa capacità istintiva di decifrare le partite:
RispondiEliminaLudwigzaller • 11 giorni fa −
Per scelta dichiarata fra l'altro ho sospeso le mie osservazioni sulla campagna acquisti e su Gomez. Il motivo è che la squadra è questa, e quindi il discorso su quella che avrebbe potuto essere lascia il tempo che trova. Ho comunque il desiderio segreto di vedere Cuadrado giocare come esterno alto con un difensore che lo sollevi dai compiti di marcatura. Domenica potrebbe essere la volta buona ma in effetti non è semplice schierare questo assetto tattico. Montella provò con Cuadrado a sinistra e Joaquin a destra, non fu una grande partita ma eravamo in estate. Potrebbe essere una possibilità. Dietro Cuadrado si posizionerebbe Pasqual, dietro Joaquin starebbe Tomovic. Centrocampo a tre e Rossi al centro dell'attacco. Con l'eventuale avanzamento di Pasqual a centrocampo, Cuadrado potrebbe tornare a destra e si ricostituirebbe anche a gara in corso il 3-5-2. Penso che questi saranno i due moduli.
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Ultime grida dalla savana
RispondiEliminaLeggere una qualche inquietudine nelle parole di LUD, riporta giocaforza allo
stato morale che questa crisi ( creata, voluta) ci ha imposto e stiamo
con la bocca a pelo d'acqua come in un gorgo. Magari é fuori tema
approfondirne gli aspetti in un sito di calcio dedicato alle
elucubrazioni di tifosi viola come siamo noi, ma a volte potrebbe essere
costruttivo, vista la gravità della situazione e soprattutto, la quasi
certezza che non ne usciremo. Onde pensiate ad un momento di pessimismo, vi anticipo che sono l'ottimismo fatta persona, ma pure un realista. Noi italiani guardiamo questa "crisi" ancora da lontano, ma non ci
rendiamo bene conto che se c'e' chi ancora non ne soffre, son molti che
han dovuto rivedere il loro modus vivendi fino alla pura e semplice
sopravvivenza, privandosi di beni primari, cure e, gravissimo,
istruzione e speranza, senza contare che si stanno erodendo risparmi
passati, propri o familiari.
No, non credo che il popolo italiano si sia ancora reso bene conto dove stiamo andando.
LELE
L'inversione di fascia di Cuadrado, una volta che immetti Giovacchin, è naturale come il levar del sole ogni mattina, caro Zazà. Le inferenze tattiche che ne ricavi, invece, provano che il colpo di sonno che ti portò l'altro giorno sul marciapiede con la macchina è sempre in agguato. Grande, pratolinesco pezzo odierno di Pollock, frattanto. Lele, la gente è sempre la stessa da secoli e secoli, le risorse zero, le infrastrutture fatiscenti senza possibilità finanziaria di rinnovarle, l'appeal per capitali esteri pari a quello della Gina di Pollock, gli investimenti sull'istruzione e sulla ricerca i più bassi del mondo occidentale con conseguente handicap mortale per le tecnologie avanzate, i redditi pro capite in picchiata con inflazione mascherata con un cerone che nemmeno mia zia Bruna quando entrò in menopausa, il patrimonio artistico e paesistico (il più ricco al mondo) trascurato, depresso e vandalizzato, la classe politica antiselezionata. Prospettive ground zero. Ma si sa, si sa, si sa. Un mio amico avvocato ha patrocinato una signora di 82 anni in causa di separazione promossa dal marito di 85, dopo 60 anni circa di matrimonio. Alla domanda accorata del giudice all'uomo, sul perché volesse una cosa del genere dopo tanti anni passati insieme, giusto al tramonto della vita, il marito ha risposto: «Vorrei morire in pace...». La donna è scoppiata a piangere, il mio amico avvocato ha confessato di non aver trovato nulla da ribattere, sul momento. Lele, facci morire in pace, sappiamo di doverlo fare, questo Paese è da sempre in agonia assistita.
RispondiEliminaAnche se sei uno dei più terribili rompimenti di palle che abbia incontrato in giro, ti faccio i miei migliori auguri affinché tu possa rimetterti al più presto. In bocca al lupo!
RispondiEliminaNon è in agonia l'Italia, ma l'uomo, l'unico animale senz'anima.
RispondiEliminaAfrica nera
RispondiEliminaCaro COLONNELLO, il marito, ancorche' audace (ed egoista a mio parere) 85 ne ha già consumati, ma hai citato uno che puo' andarsene in pace, tanti
se ne vanno soffrendo. Abbandonare il campo di guerra non si puo' né si
deve per le generazioni acerbe, per quelli che riserve familiari non ne
hanno, come il futuro che devono rincorrere scappando fuori continente.
Le crisi passate potevano esser superate, sempre e comunque. Questa non é
possibile.
LELE
Cuadrado la fascia l'ha invertita anche in altre partite, prima che giocasse insieme a Joaquin, l'ha fatto anche l'anno passato, è la scoperta dell'acqua calda.
RispondiEliminaE' l'unica certezza che ho Lele, come ben sai. Dove stiamo andando non è una percezione ma una sentenza ed ho finita l'emozione perplessità sostituendola con una ben più greve, non capisco come si possa vedere e sentire ancora quello che passa alle camere ed al senato, ancora ci prendono per il culo. Il tempo delle chiacchiere dovrebbe essere terminato da mesi, non se ne rendono conto, la prossima volta non sbaglieranno mira.
RispondiEliminaA meno che tu non preveda la fine del mondo, Lele, le crisi
RispondiEliminasi superano. Le crisi sono i momenti di cambiamento sociale durante i quali un
sistema di equilibri e giochi di forze viene superato per lasciare posto a un
sistema nuovo. Certo quella che stiamo attraversando per dimensioni e
implicazioni è una crisi dalla portata enorme, come nella storia dell’uomo di
contano sulle dita di una mano, o poco più. Per restare vicini a noi nel tempo,
l’invenzione dei caratteri mobili e l’ingresso nell’età moderna, poi l’invenzione
del telaio e la rivoluzione industriale (che protrae i suoi effetti fino ai
fascismi del ‘900; en passant su questo tema c’è un bellissimo libro di uno
studioso magiaro, Karl Polanyi, La grande trasformazione). Certo le sofferenza
e le morti che i periodi di passaggio provocano sono immense e gli effetti
sulla vita delle persone pure: niente dopo è più uguale, tutto ne esce
trasformato. Ma trasformato, appunto, non finito. Chi può sapere quale sarà il
destino dell’Europa nei prossimi cento anni? Certo nei prossimi cento anni il
mondo cambierà in maniera enorme. Questo però è anche un bene. Se tu frequenti
posti che non sono l’Europa sai bene che gli squilibri sociali sono arrivati a
un livello che non è più tollerabile. Le vecchie barche arrugginite che col
loro ultimo viaggio portano sulle rive d’Europa persone che rischiano la vita
pur di sfuggire al proprio destino di sofferenze sono lì a testimoniarlo. Certo,
è probabile che, dal nostro punto di vista privilegiato e ricco, il cambiamento
non sia auspicabile; beh la notizia è che i privilegi non possono essere
mantenuti in eterno.
Ancora peggiore è il caso dell’Italia che in mezzo alla
crisi mondiale, vive una sua crisi individuale che da almeno vent’anni attende
una soluzione, non lo era ovviamente Berlusconi, che anzi è stato per il nostro
Paese quella cancrena che in tanti vaticinavano. Vediamo cosa verrà fuori ora.
Politicamente il momento è assai interessante, e l’Italia un posto talmente
particolare, anche in bene, ovviamente, non solo in male, che a me qualche
speranziella per il futuro è rimasta.
A meno che non arrivi la fine del mondo, che con tutto
quello che gli stiamo facendo a questa terra, non è poi una questione da
lasciare ai millenaristi…
PS lasciamoci pure intenerire dalle vicende zalleriane, ma non abbassiamo la guardia: anche se ha colpi di sonno resta un troll
Chiedo venia per la forma bislacca che ha preso il mio post: pardon!
RispondiEliminaAuguri prima di tutto. E poi su questa hai visto giusto: bene, bravo.
RispondiEliminaSperiamo che cio' ti porti a riassaporare un po' d'entusiasmo
Previsioni africane (il Vayont a confronto è stata una passeggiata di salute)
RispondiEliminaCaro LEO, quello che si sente e legge da Roma, interessante o meno, ha un
tragico finale: non conta un cazzo nulla. L'Italia non é piu' Paese
Sovrano, quindi possono dire quello che gli pare, alla fine non sarà
l'Italia artefice del proprio destino, ed é per cio' che questa "crisi"
non verrà superata.
Si legge anche oggi come agisce la cricca criminale. Per bocca di un suo
esponente, Asmussen, scandalosamente invitato a parlare alla Bocconi,
vera fucina formatrice dei gruppi elitaristi che hanno destinato
l'Italia alla miseria, viene riaffermato il dogma criminale, quello per
cui " ...l'Italia si trova di fronte ad una sfida di lungo periodo..." (
leggi tagli pubblici e sugli stipendi + tasse per anni ) "...la svolta
dipende da voi, ma non sarete lasciati soli" ( leggi operate tagli alle
pensioni, sanità, tassate dove potete e dove non potete, schiavizzate,
affamate il popolo bue, costringetelo a umiliarsi, chiedere questue,
eseguite il mandato della CE, cosi' vi venderemo ancora €, ma attenzione
rendeteli con tanti interessi, perché il debito pubblico va onorato,
((uah uah uah )) perché i mercati considerano Italia a rischio cosi' da
affossarla ancora di piu' senza peraltro invertire la tendenza verso la
crescita e se non ce la fate, vendete i vostri beni, le vostre aziende,
il vostro corpo se avete solo quello, per due baiocchi e se non ce la
fate, date ai mercati una parte dei vostri risparmi che sappiamo
esistere nei vostri c/c e se non ce li avete, andate ad indebitarvi da
qualche parte, cosi' da incatenarvi per sempre... e... mi raccomando,
zitti eh?)
LELE
Mi è piaciuto molto quello che hai scritto, Francis.
RispondiEliminaPreferisco parlare solo di calcio, stamani, che sulla crisi italiana e mondiale in questo periodo sono più pessimista che nel post-Nastasic, Berbatov e Ljajic, messi insieme. Buck ancora scatenato:
RispondiEliminahttp://www.firenzeviola.it/l-editoriale/e-deciso-cuadrado-resta-a-firenze-sara-il-grande-acquisto-della-prossima-estate-andrea-lo-vuole-a-tutti-i-costi-la-verita-sulle-condizioni-di-gomez-il-144729
Se scrive questo sotto dettatura, possiamo stare tranquilli, Lud in testa.
Lele in questa situazione ci siamo messi con le nostre mani, non ci hanno messo loro. Che loro adesso si ungano tutte le parti e ci liscino per poi mettercelo è solo una conseguenza della cecità che ci ha accompagnato, da e per, un trentennio, ben prima che entrassimo in europa. Non ci fossimo dentro sarebbe scoppiato, più tardi, in misura meno devastante di questa lo stesso, anche se continuassimo a stampare le vecchie lire, sordi all'euro. E' una mentalità che non ha saputo evolversi, una pancia, teoricamente sempre piena, che non ci ha fatto allungare lo sguardo oltre l'anno solare, il tacere quello che tutti sapevamo ma che da buoni italiani si è affrontato come nostro solito quando non si guarda oltre l'orticello. Oggi l'ingranaggio è bello grosso, i privilegi che Francis dice che si toglieranno io dico che non verranno tolti a meno di grosse rivoluzioni, per toglierli serve che chi ne gode oggi a piene mani si trovi un domani molto vicino a chi oggi raschia il fondo del barile, un paese allo sbando, ben oltre il crack finanziario, ben oltre uno scenario che ha messo piccoli paesi in ginocchio, noi siamo il prossimo. Sento parlare politici come se fossimo ancora in seconda repubblica, non so se hanno la percezione dell'aria che si respira o della qualità della vita che è andata scemando a punti inimmaginabili, o sono completamente pazzi o fingono da attori consumati, ma fingere non li mette al riparo da rischi non calcolati, ci sono famiglie rovinate, padri disperati, figli insoddisfatti, proprio quel popolo che dovrebbero rappresentare e sostenere dopo decenni di amministrazioni e legislature scellerate. Che oggi si facciano comandare da chi ha e fa la voce grossa, che può fare per mille motivi (fessi noi a farci trovare impreparati coi calzoni calati, neanche fossimo completamente scemi, e poi si parla di scuole [un tempo] di alto livello), non significa che possano attingere sempre dai soliti, aumenta la forbice fra i ricchi ed il ceto medio, che va sparendo, e i poveri, l'esatto contrario di quello che sarebbe stato prevedibile nel passato e auspicabile per il futuro. Ma la forbice va aumentando per errori indipendenti da chi ha sempre pagato e continuerà a farlo finché non ci sarà più motivo di tassarlo. A quel punto non esisterà più nemmeno "la classe politica".
RispondiEliminaC'è Africa € Africa
RispondiEliminaHo apprezzato il tuo scritto, FRANCIS, e sono molte le parole sagge.
Purtroppo pero' questa fase economica non puo' essere riportata a nessun
esempio passato e senza farla tanto lunga ( e senza la poetica che
purtroppo non possiedo come te) non sarà superata fino a che non
torneremo Popolo Sovrano. Tutte le risorse, tagli, tasse sono immolate
per la gestione del debito pubblico invece di essere immesse nella spesa
comune. Questa odiosa legge di stabilità, falsissimo problema, ci ha
fatto indossare un giogo insieme ad un cappio. Qui non si tratta di
esser o meno zalleristi, ma se si vuol dire " ne usciremo" bisogna anche
dire come. Io vedo che due grandi potenze economiche , (USA e Giappone)
hanno il debito pubblico superiore al nostro, ma lo gestiscono perché
hanno moneta sovrana e vanno avanti senza che nessuna agenzia di rating
le metta a rischio. Noi abbiamo il nodo scorsoio chiamato €, un governo
di non eletti (quindi di fatto illegale ed incostituzionale dunque
criminale) che ci governa, la Commissione Europea, che rende di fatto
ininfluente chi abiti Montecitorio e le sue idee, si chiami Berlusca, o
Renzi.( Letta peggio, lui é un sicario come lo fu Monti) Se non vediamo
la portata di questa tragedia...
L'accenno ai paesi del terzo mondo che ho il piacere di frequentare e dove ho i miei interessi, avvalorano, almeno per me ovvio, ancor di piu' questa
tesi, sono state le multinazionali occidentali potentissime ad inculcare
la corruzione del potere e sfruttamento del debole. Dopo anni passati
in otto diversi paesi subsahariani ho qualche prova...
Il discorso si farebbe lungo, ma purtroppo ci sono analogie.
LELE
P.S.
LUD puo' essere un troll, non lo so, e qui si sa bene quanto duro sia
con lui, ma la mia solidarietà, per quanto modesta, a chi si spoglia di
superbia per mostrarsi umile, la daro'sempre. Quando e se riprenderà la
vecchia posizione, riprendero'la mia... eh eh.
La crisi è molto dura da affrontare, non so se il paese potrà cavarsela facilmente. Quanto a Cuadrado a sinistra preciso di averlo proposto con Joaquin a destra memore di esperimenti in tal senso di Montella, non per sapienza mia. Troppo sarebbe pretendere che sappia anche cambiare di ruolo ai giocatori.
RispondiEliminaIo son dell'idea che ognuno ha la classe politica che si merita e che si sceglie. Anche il popolo italiano come tale ha le sue pecche culturali perchè i Berlusconi non ce li ordina il dottore, si votano, perchè il modello culturale per tanti è quello. Quando ognuno imparerà a fare il proprio dovere dedicandoci tutto se stesso per il bene suo e degli altri si guadagnerà anche il diritto del calcio in culo, oggi chi, nel suo piccolo, è senza peccato, scagli la prima pietra. Che poi un popolo vincolo e sparpagliato guidato da vincoli e sparpagliati litigiosi solo dei propri privilegi, sia nave senza nocchiero in gran tempesta preda dei grossi pirati della finanza mondiale è quasi matematico. Non affonderemo solo finchè avranno interesse a tenerci a galla e l'unica fortuna è che, comunque, questo interesse ce l'avranno, in fondo al mare non serviamo a nessuno. Ma parliamo di viola che è meglio..
RispondiEliminaCome su tante cose, Pollock ha nuovamente ragione. E lo dico da osservatore della Mitteleuropa. Qui ci troviamo di fronte all'unione di due forze poco raccomandabili: la tendenza tedesca ad impartire ordini alle razze inferiori e la tendenza globale delle elites finanziarie a distruggere lo stato sociale e ad impedire politiche redistributive.
RispondiEliminaEntrambe sono deleterie non per motivi etici, ma pragmatici. La crescita economica dipende da una distribuzione del reddito meno sbilanciata e, visto lo stato attuale della tecnologia e delle strutture di mercato, solo uno Stato sociale forte può riportare un minimo di equità. Tra le politiche di redistribuzione, non dimentichiamoci gli investimenti pubblici in infrastrutture che fino ai primi anni Ottanta venivano finanziati con una tassazione altamente progressiva (in America si arrivava tranquillamente all'80% della parte di reddito che superava una certa soglia). Per quanto riguarda la Germania, i tedeschi non hanno la capacità di creare una egemonia equilibrata come, ad esempio, gli Inglesi e, ancora di più, gli Stati Uniti. Qualcuno nel mondo deve svolgere un ruolo egemonico, ma i tedeschi sono i peggiori in assoluto.
Dato che l'Italia e il mondo pre-crisi erano vomitevoli, io confido che dal Maelström in cui stiamo precipitando esca un ominide dotato di anima.
RispondiEliminaFrancis, come diceva Orwell, sono le grandi guerre che permettono i grandi cambiamenti sociali perchè le politiche vengono poi selezionate sul campo di battaglia. Anche Polanyi ne era consapevole.
RispondiEliminaInvece, ora come ora, si può continuare a seguire modelli di non-sviluppo perchè le elite sono diventate autoreferenziali, non hanno bisogno di soldati, hanno bisogno solo di schiavi. Anche Marx da questo punto di vista e da molti altri, non aveva capito molto.
Diventeremo sempre più una società di poveri con pochi ultra-ricchi ed, ergo, uno società più povera in assoluto perché, oltre un certo limite, una distribuzione troppo sbilanciata del reddito porta al declino economico.
Il miracolo del capitalismo che, tra mille contraddizioni, alzava i redditi di tutti è collassato definitivamente.
L'Italia è solo un caso nemmeno troppo speciale di un fenomeno globale.
Andrà così, infatti, ma non durerà.
RispondiEliminaIn una scala cosmologica, anche mille anni sono pochi, quindi prima o poi le cose torneranno a posto, forse i nostri pro-pronipoti avranno più fortuna.
RispondiEliminaBucchioni scatenato, ma sarà vero? Se Cuadrado supera un certo valore prenderlo sarà difficile. Credo però si tratti di una mossa decisiva se si vuole assicurare alla squadra un futuro importante. Nessuno è insostituibile ma il contributo di Cuadrado è troppo importante. Il giocatore ha tutto: tecnica, corsa, umiltà. Quando lo vedi sprintare verso la porta il suo sguardo esprime felicità. Uno dei massimi talenti approdati a Firenze negli ultimi tempi, tatticamente perfetta espressione del calcio moderno.
RispondiEliminaNon occorrerà tanto e non dovranno tornare a posto (le cose), perché neppure prima lo erano.
RispondiEliminaFin quando era possibile la svalutazione competitiva della Lira la polvere veniva messa sotto al tappeto, e le conseguenze le pagavano i soliti noti. Adesso gli imprenditori puntano sulla competitività del costo del lavoro andando nel vicino Est Europa e in Asia, e le conseguenze le pagano i soliti noti. Sul capitale estero lascerei perdere, quando sono venuti in Italia lo hanno fatto per i loro porcacci comodi perché qui sono loro permessi (caso Eternit su tutti), noi sappiamo fare anche di meglio (Ilva di Taranto su tutte). Evasione fiscale da sempre insopportabile ma da sempre sopportata e dubbio spessore morale dei nostri amministratori da sempre provato (vedi ultimamente il caso rimborsi spese dei Consiglieri regionali di tutti i gruppi della civile Emilia Romagna) e cecità totale nel programmare, fanno trarre la conclusione che non siamo un popolo ma un accozzaglia di persone che, quando può, usa la propria intelligenza e furbizia o solo il semplice appartenere ad una categoria che non sia quella dei pensionati o dei lavoratori dipendenti per andare bellamente in tasca al Popolo Sovrano. Eccezioni ce ne sono ma tali restano. Non ho parlato di Banche, per l'amor di Dio! Parlo da non esperto come invece ce ne sono qui, ma questo penso.
RispondiEliminaCampagne abbandonate, capannoni desolatamente chiusi, siderurgia spenta, sistema trasporti fermo a Cavour, nessuna gru in movimento, cantieri che lavorano a prezzi cinesi, maestranze sottopagate, o viaggi in Italo/Frecce varie o non sai quando arrivi, Alitalia sanguisuga (giá si vede l'ingresso delle Poste, non c'é una penna all'aeroporto di Fiumicino), stadi osceni, terziario massacrato da disEquitalia, industriali che come prima lingua usano il rumeno, seconde case oltrecortina, scudo fiscale grande e grosso inculata(fatto bene chi ha lasciato denari di la), pensionati massacrati, establishment lontano dal sociale, monumenti lasciati cadere, casalinghe a vendere il sedere, autovelox nuova frontiera di denari facili , Comuni-Provincie-Regioni e allo stato non arriva più nulla, manifattura che lavora all'80% all'estero, nessuna compagnia aerea lowcost(EasyJet di Pulvirenti risanata con 300 mil. dallo stato, valanghe di denaro per Telecom indebitata come la Grecia e nessuna pietà per un artigiano che sconfina fi 5.000 euro, società che frodano-chiudono-riaprono (solo da noi!). Un paese che parla di Berlusconi per gossip, per tv, per giurisprudenza, per politica, per sesso, per calcio, per editoria, per finanza e lui che ha i migliori alleati a sinistra. Rimangono, per creare un volano economico, "arte" e "paesaggio naturale" (74% dei visitatori di siti e musei soni stranieri!) e accoglienza (hotel e simili). Questo é il quadro (ci lavori!) desolante, dove se non si muove il privato non di muove nulla, dove la chiesa ha frenato anche un certo tipi di progresso mentale e cognitivo. Finché non tocca il fondo l'italiano non capisce, e quindi occorrerà tempo per avere coscienza Delli scempio perpetrato da 20 anni di politica che vive di rendita di posizione, che guadagna dalla cristallizzazione degli eventi, che mangia mentre noi osserviamo. Si stanno spolpando un'osso e non lo capiscono, fino a quando non sentiranno dolore fisico. Occorre che i politici sentano dolore fisico, altrimenti(come i bambini) non capiranno mai. (Scusate le ultime righe da fascio stanco, mi capirete).
RispondiEliminaBeh, come ne usciremo non lo so. So che dalle crisi si esce trasformati dopo aver molto sofferto e dopo che molti sono morti. Si esce trasformati, e per qualcuno ciò è uno svantaggio e per altri un vantaggio. Non ho dubbi che per noi, almeno nel breve e medio termine (vent'anni toh) sarà un massacro. Poi viste le nostre immense risorse forse potremo tornare a dire la nostra.
RispondiEliminaNon so cosa intendi per "tornare a essere popolo sovrano". In due parole e secondo me. La democrazia pura non è mai esistita: è un'idea; sempre, per poter funzionare, ci si è basati su meccanismi di rappresentazione. E, sempre, questi funzionano (che siano monarchie, democrazie o oligarchie) finché le forze sono in equilibrio, cioè i gruppi e le forze sociali sono rappresentate senza ingiustizie eccessive. In italia il sistema politico è espressione di gruppi di potere costituiti a partire dal secondo dopoguerra e la situazione rappresentata 'è vecchia di almeno trenta quarant'anni. Tutti i tentativi di rinnovamento hanno cozzato contro una cosa: gli italiani sono ricchi, (tutti c'hanno la casa e magari due, tutti c'hanno in famiglia una pensione molto superiore ai contributi effettivamente accantonati) e quando uno è ricco non fa cambiamenti volentieri. Oggi secondo me siamo pronti a cambiare: sia perché stiamo diventando meno ricchi, sia perché gli esclusi dalla ricchezza stanno diventando troppi e mal distribuiti. L'Europa c'entra poco, o meglio c'entra molto, ma nella mia visione in positivo: togliendoci dalle mani la gestione del debito pubblico ha portato le contraddizioni in superficie, a scoppiare.
In due righe un abisso di pessimismo e una speranza quasi utopica: condivido, AntoineRouge
RispondiEliminaBè, Antoine, le cose andavano male, ma i miei genitori sono stati dieci volte più ricchi dei miei nonni e non è un'eccezione. Per non parlare della sanità pubblica e di altre infrastrutture pubbliche (ferrovie e autostrade) che negli anni Sessanta hanno fatto fare un balzo in avanti alla qualità della vita (tra grandi ingiustizie e squilibri).
RispondiEliminaPoi siamo anche una società più aperta, ma non per motivi economici. Siamo più poveri e relativamente più liberi nella vita privata.
Limitando l'analisi all'Italia ed alla ricchezza economica il tuo ragionamento sarebbe inappuntabile.
RispondiEliminaForse vivere all'estero ti permette di relativizzare tanti aspetti e avere una visione globale. L'Italia non è un caso, è la norma nei paesi occidentali. Basta vedere le statistiche. Non c'è niente di speciale nella situazione italiana. La Germania non cresce da dieci anni a meno che non consideriamo una media annua di aumento del PIl del 1,3% un segnale di crescita. E molto di questa crescita è dovuto ai vantaggi unilaterali di far parte dell'Euro e di decidere la politica monetaria europea nei loro interessi. Ma i poveri sono in aumento vertiginoso anche in Germania. I tedeschi non votano la Merkel perché stanno meglio, ma perchè la Merkel incarna perfettamente il complesso di superiorità tedesco che è riemerso prepotentemente negli ultimi anni.
RispondiEliminaNella mia ottica i grandi cambiamenti sociali non sono provocati da guerre, ma da grandi invenzioni tecniche (dicevo prima: la stampa a caratteri mobili, telaio e vapore, oggi: internet?). Le guerre sono sempre intervenute dopo per tentare di adattare il nuovo stato dei fatti all'equilibrio delle forse.
RispondiEliminaSul futuro non so.
Sul capitalismo, perdonami, non sono d'accordo: i redditi fiorenti riguardavano il venti per cento della popolazione mondiale, per gli altri fame, miseria e sfruttamento.
Mi ero dimenticato della Malavita Mafiosa, collusa con i poteri dello Stato. La famosa trave nell'occhio.
RispondiEliminaMa la Mafia c'era anche negli anni del boom economico. Questa crisi sta alla Mafia come Lud sta al calcio.
RispondiEliminaDa punto di vista della ricchezza forse l'Italia non è un caso in Europa, ma lo è per il resto di ciò che dicevo: lo scollamento tra bisogni delle persone e rappresentazione politica è, secondo me ai livelli che precedono una grande cambiamento; speriamo non cruento.
RispondiEliminaIn riferimento all'evasione fiscale, al sommerso, oltre che al nostro essere 'Italiani': è un nostro marchio di fabbrica.
RispondiEliminaQuesta è la solita insensatezza e l'accostamento alla mafia davvero offensivo e gratuito.
RispondiEliminaParallele rossonere al verde:
RispondiElimina- 28/10/2013 Galliani "Balotelli al Chelsea? Infondato".
- 29/10/2013 Raiola "Ho appena visto il mio estratto conto..."
Nel 1500 cambiarono gli itinerari del commercio. Dalla via delle Indie si passò all'Atlantico. L'Italia che aveva un ruolo di cerniera nel Mediterraneo si impoverì e dalla crisi non si uscì per secoli. Se fossimo in presenza di un cambiamento analogo non si potrebbe far molto per arrestarlo o modificarlo. Il Mediterraneo avrebbe ceduto all'Atlantico, ora sarebbe la volta di altri mari ancora. E di paesi come India o Cina. Una statistica rileva che a livello mondiale la ricchezza è cresciuta. Ma non da noi. L'Europa si sta forse marginalizzando. Questo suggerisce una analisi delle grandi tendenze storiche.
RispondiEliminaScendendo più nel dettaglio credo che un ruolo importante abbia giocato la fine del mondo bipolare. Fino agli anni ottanta Russia, Cina e paesi del patto di Varsavia erano fuori dal WTO e partecipavano con quote irrilevanti al commercio mondiale. In seguito sono diventati concorrenti terrbili perchè producono merci a basso prezzo, grazie anche alla delocalizzazione, ma non consumano i nostri prodotti in egual misura.
RispondiEliminaNessun popolo intelligente lascerebbe marcire le nostre risorse incomparabili: Natura e Arte. Dite quello che volete sui Tedeschi: riunificazione delle due Germanie (e non venitemi a dire che l'ha pagata l'Europoa!), da una miniera di carbone (mi sembra) hanno ricavato una specie di museo a cielo aperto che ha più visitatori degli Uffizi; sfornano prodotti tecnologici in tutti i settori che noi ce li sogniamo (es. industria automobilistica); aiuti e vantaggi economici per la famiglia; affitti la metà dei nostri quando guadagnano il doppio; questo vuol dire essere un Popolo. Per non parlare di come hanno affrontato, al contrario di noi, la questione Rom. E loro non vengono né dall'Atlantico né dal Pacifico.
RispondiEliminaStefano, tracci un quadro marxiano della crisi attuale e poi dici che Marx non ci aveva capito molto... In attesa dello sbotto (Sopra, anch'io chiedo scusa, ma dell'impenitente estremismo rosso... ahahahahahahah!), il saggio borghese pasciuto e benpensante che mammina voleva che diventassi proporrebbe molto semplicemente di vendersi ai Boches. Solo con loro abbiamo funzionato, in casa nostra e in casa loro, e quel che poco che resta di funzionalità statale nel nostro Paese (il cui puzzo giunge all'Empireo obbligando i santi a tapparsi il naso) è reliquia di prussianesimo iniettato in epoca umbertina e, mi tocca ammetterlo, mussoliniana (a partire dalla benedetta istituzione del liceo classico). Per un'Italia fridericiana! Longobardia felix! Il mutandone sapeva bene che il nostro problema era quando ci ritroviamo da soli insieme, purtroppo credeva di far lui lo schleu della situazione, mentre rimase sempre e soltanto un caporaletto imboscato e cioè un italiano, uno che dopo Monaco si cacò in mano dinanzi ai fritz e provò, attraverso la pietra di paragone di Francisco Franco, che uno spagnolo con le pezze al culo ha sempre piu' dignità e lungimiranza di una mangiaspaghetti.
RispondiElimina"un" e non "una mangiaspaghetti", qua sotto.
RispondiEliminaPercepisco colpe ataviche per una contingenza legata agli ultimi 30 anni. La buonanima dello storico Silvio Lanaro (ultimi 6anni a raccogliere i suoi pensieri, davanti al caffé che per lui era verboten) affermava che la DESTRA si era persa, e con Lei l'unica vera antagonista ideologica di una sinistra che impugnava lo scudo crociato della Balena Bianca, assoldava socialisti esuli, caricava sindacalisti e signorotti a bordo per avere un Esercito schierato a difesa dei luoghi do comando. Ti aggiungo : per perdere guerre senza combattere, per dissipare senza seminare, per Masaniellizzare mezza Italia contro il Cavaliere quando l'unica arma l'aveva proprio la sinistra! Un'arma potente, incisiva, legale: la legge. Io lo ribadisco, il vero alleato del Berlucchion ê la sinistra, che ha sempre adorato i leader avversari(senza mai poterlo dichiarare) e che ha sempre inciuciato (da sempre, e oggi é la prova provata!). Andare a controllare le ceneri di Nonno Jenny, di Uncle Marx, di tutti quelli del passato serve sólo a dimostrare che quelli(perfino Andreotti) la faccia (e il culo) l'hanno messa, i sciacalli (lacché) do oggi non ci mettono neanche le parole, no. Se le fanno scrivere da poveri sottopagati in nero, dando l'esempio di come deve funzionare l'Italia, in nero...con l'atavica paura del nero di pelle. Che forse ha più dignità di uno dei politici degli ultimi 30 anni. Io non capisco più chi é all'opposizione e chi comanda. (Stamane, uffici disEquitalia, un tizio con cartella da 17.000 euro -con 4.800 euro di interessi-per 3 giorni di ritardo ha pagato ulteriori 900,00 euro di interessi.....Ma scherziamo?!???! é la paga di una segretaria, o quasi....ma dove vogliamo andare? Ad arricchire Bassolino jr e la camorra legalizzata? 10 agenzie di factoring costerebbero meno allo stato italiano. La sovranità? Se riesci a farti commissariare, vedi interregno Monti, chiaro che perdi sovranità. Lapalissiano.
RispondiEliminaLa Sinistra adora i leader avversari, come giustamente dici, Sopra, perché la esentano dal governare. "Ah, se avessi i soldi di quel coglione di mio suocero, vedreste!", come era solito dire un mio ex-cognato (che era il vero coglione della storia).
RispondiEliminaIl moralista è sempre un giustizialista che fa il viso dell'arme per nascondere il bottino razziato.
RispondiEliminaPurtroppo la parola democrazia é la grande arma dei demagoghi prima di impadronirsi del potere e di distruggere la stessa democrazia.il vero potere si perde quando non si é piu degni di esercitarlo, quindi arriva Letta...ahahahahah...Un cretino che cerca di non sembrarlo é ancor più cretino. L'unico che ha capito tutto é Renzi, per questo la sinistra stessa lo adorerebbe ma purtroppo finge di essere anaffettiva. Allora Renzino riempie le sue mutande di Arbre Magique e gli izquierdi felici vanno ad annusare, convinti che il filoncino sia per gli altri, mentre lo stratega fiorentino prepara i cetrioli per i Bruto della situazione.....Pensaci COLONNELLO.
RispondiEliminaCredo che la crisi sia inevitabile quando un sistema economico produce più debito che ricchezza. Credo che sia parimenti inevitabile quando chi è la causa della creazione del debito e anche il regolatore delle politiche economiche e politiche della maggior parte dei paesi del mondo. Io non credo che la soluzione ed il cambiamento siano tanto vicini. Per il semplice motivo che l'unica soluzione possibile sarebbe un ripensamento totale di un sistema,quello capitalistico, ormai imploso ma che viene tenuto vivo esclusivamente per non sconvolgere completamente gerarchie mondiali che servono per continuare ad avere un mondo come noi lo conosciamo. Lele, hai ragione quando dici che siamo un paese che ha perso la sua sovranità, ma forse dopo la seconda guerra mondiale non l'abbiamo mai avuta. Le nostre politiche interne ed internazionali hanno sempre avuto un suggeritore esterno, il nostro sistema economico è stato regolato da altri fin da dopo la fine del conflitto. Gli altri che hanno incentivato l'immediata rinascita economica della Germania anche a spese di chi la guerra non l'aveva persa. Non è mai servita a nessuno un'Italia forte politicamente ed economicamente, credo che il povero Mattei sarebbe d'accordo, per dirne uno.
RispondiEliminaRaccolta africana
RispondiEliminaP.P.S.
se poi per uscire da questo vortice, FRANCIS, mi dici che si deve
pagare sofferenza ( fino all'uscita dall'€, ) ecco che mi trovi
d'accordo e che lo spiraglio lucente si riapre, la vita riprende, la
speranza cresce. Avverrà, prima o poi avverrà, perché la fine del mondo
non ci sarà, ma a che prezzo...!
Scusate l'invasione extra calcio.
LELE
STEFANO,
siamo d'accordo in molte cose (sono io che scrivo, Lele, passo
attraverso Pollock come da un ectoplasma e porto il suo logo fino a che
non mi manderà affanculo) credo che per te, piu' vicino di noi alla
Germania, sia piu' tangibile la percazione del modello di dominio
tedesco.
E' vero che il fine é aumentare il divario tra regnanti e sudditi, dove
noi italiani, pur con le innumerevoli responsabilià evocate da JORDAN,
siamo il sud da sfruttare, il sud da depredare delle ricchezze, che son
enormi, con bassi esborsi, ma il processo e' lento, prima si toglie
autorità al Governo, affidandola ad elites di non eletti, si affama il
popolo, lo si costringe a vivere nella ristrettezze, poi a mendicare la
spravvivenza privata di dignità. Il disegno di dominio é stato molto
ben architettato da tempo, e messo in opera da politici e media cui i
gruppi elitari hanno corrotto e/o operato lavaggio del cervello, per poi
operare il piu' grande golpe della storia.
LEO, sortire si puo', uscire dall'€ non sarà una passeggiata, ma dobbiamo
vederlo come conditio sine qua non. E almeno gli sforzi andranno verso
un processo di ricostruzione (anche morale) e di speranza, oltre essere
attori del nostro destino. Ma esiste un politico uno che parla
antieurpeo? No, si é fatta largo, ahimé, il concetto comune che fuori
dall' € = regresso, rovina. Niente di piu' falso, é l'esatto contrario.
LELE
P.S. Per me, col rispetto dovuto, stà li' l'errore, FRANCIS. La CE, con
la connivenza dei sudditi politici italiani, picchia sul tema debito
pubblico, ma lo fa per tenerci al laccio.Finché non si capirà che nessun
paese al mondo potrà mai ripagare il suo debito non si va da nessuna
parte. Gli USA possono ripagarlo? Qualcuno pensa che possano fallire per
questo? No, loro, giustamente, creano denaro dal nulla e cosi' abbiamo
fatto e dovremmo nuovamente fare. Dopodiché lo spauracchio
dell'inflazione é gestibile con le tasse, a al limite una svalutazione
della propria moneta e'viatico di ricrescita e ipercompetitività. Non
siamo Popolo Sovrano perché il nostro Governo, vomitoso ed incapace
quanto si vuole ma frutto del voto italiano, non é libero di attuare
alcunché non sia poi rettificato dalla CE (non eletti ma nominati da
elite franco tedesca), perché non abbiamo una Banca Centrale con moneta
indipendente. Quindi nessuna sovranità.
Non sono all'altezza di formulare previsioni su basi filosofiche. Fingo di avere la terza media e ragiono più terra terra, mi ci sento più a mio agio. Trentasei anni, a lavoro un altro trentennio, poi ecco l'INPS con assegno mensile del 35% di quanto guadagnavo lavorando, l'INPS ci dice di fare la previdenza privata (leggo un poster pubblicitario all'interno di filiale Unicredit:"La tua pensione integrativa con 50euro al mese", ahahahahah, ahahahah, per colmare un gap pensione-retribuzione del 65??!!), tanto i buffi per il tetto li paga Mastropasqua. Eredità da dividere con sorella in caso di andamento della famiglia secondo il ciclo biologico standard? Una casa e forse qualche risparmio, ma francamente mi auguro non arrivi mai il giorno in cui mi verranno comunicate cattive notizie sui miei vecchi. E poi, nel corso di un trentennio, che inflazione di ci sarà stata? La soluzione migliore? Gruzzoletto da parte, e via per una vecchiaia in una capanna sul mare in Ghana o a Cuba, almeno mi ci rientra fino a 100 anni anche una badante giovane e abile di bocca. L'alternativa è chiavare qui, prima, chiavare chiavare chiavare e morire a 65 anni per overdose di Viagra. Per oggi sono più propenso verso la seconda ipotesi.
RispondiEliminavolevo dire "gap pensione-retribuzione del 65%"
RispondiEliminaDiscussione veramente interessante e di alto livello oggi.
RispondiEliminaNon sono riuscito leggervi tutti, ma provo comunque a dire la mia schematicamente in poche righe.
La crisi italiana è veramente drammatica, inedita ed aperta, purtroppo, agli scenari più negativi.
Tre i fattori, appunto inediti, che sommati , mettono l'Italia in una posizione estremamente critica:
1) Il boom demografico mondiale degli ultimi 50 anni;
2) La globalizzazione degli ultimi 10-15 anni, e la conseguente mobilità demografica tra continente e continente, ed il conseguente dinamismo competitivo di nuovi paesi, che mettono in gioco tutti i paesi del mondo e ancora di più tutti gli abitanti del mondo e quindi in radicale sconvolgimento gli squilibri esistenti e le gerarchie storiche;
3) L'Italia tra i paesi industrializzati, a causa delle sue magagne storiche aggravate dal ventennio ad egemonia berlusconiana e da un sistema politico ed elettorale fatto per mantenere lo status quo, è quello più impreparato ad affrontare in modo virtuoso i punti 1 e 2.
Solo un radicale repulisti del personale politico, una riforma elettorale che restituisca al corpo elettorale il potere di scegliere gli eletti e che attraverso il doppio turno con ballottaggio dia la maggioranza in Parlamento a chi vince consentendogli di realizzare il suo programma, e l'affermarsi, in questo quadro, di un leader sganciato dal vecchio personale politico incapace e corrotto, illuminato e vincente, potranno rimettere l'Italia in gioco.
In sintesi direi con Chiari che si tratta di una crisi strutturale europea ed americana che colpisce di più gli anelli deboli della catena come l'Italia. Se durante una gita una tempesta colpisce un gruppo di escursionisti i più deboli o peggio attrezzati hanno meno possibilità di cavarsela. Questo è il nostro caso.
RispondiEliminaCase che costano la metà e sanità che adesso deve rendere soldi ai contribuenti perché largamente in attivo, potrei andare avanti per un giorno, ho un cognato tedesco e quando vado a trovarlo, su molte cose, mi vergogno di essere italiano.
RispondiEliminaMa questo dillo sottovoce, in fondo d'articolo, con pudore e rammarico, non avesse a sentire il Gat!
RispondiEliminaLele uscire dall'europa si può, solo con i tedeschi abbiamo contratto un debito di "soli" 200 miliardi, senza contare gli interessi in corso con le banche e senza contare che ad uscire così, anche restituendoli avremmo dopo terreno bruciato intorno, nessuno che vorrebbe avere a che fare con un italiano. Già chi ha capitale in Italia non investe, per lo straniero la corruzione ed una burocrazia pachidermica lo inorridisce e per un'italiano, prendi dalle griffe alla tecnologia, la mano d'opera la si trova più a buon mercato nell'est e nell'Asia. Che fare ?! Dovremmo leccarci qualche ferita e inculcarci un sano spirito patriottico per uscirne da soli, ingegno e risorse non mancherebbero ma anche nella ricerca siamo ai minimi storici, quei tanti cervelli italiani, di primo livello, che escono dalle scuole vengono fagocitati da gruppi e compagnie estere ancor prima di laurearsi.
RispondiEliminaBastasse questo, Chiari, non sarebbe difficile superare la crisi. Purtroppo di questa crisi, che è partita dagli Usa (o meglio, dalla finanza Usa) a farne le spese maggiori è l'Europa nel suo insieme. Purtroppo l'Europa si è autodistrutta nel secolo scorso con due guerre micidialmente devastanti e da lì è iniziato un declino che è andato accelerando in questi ultimi 20 anni, complice il crollo dei blocchi contrapposti dopo la fine della guerra fredda. E' allora che si è venuta disvelando la debolezza intrinseca dell'Europa, ricca, troppo ricca e inerte, poco propensa ad essere di stimolo e guida per il mondo intero, così come era stato negli ultimi mille anni. Quel ruolo di guida del mondo si è da tempo traferito da altre parti, in stati più giovani e più dinamici. Oggi l'Europa intera si barcamena, stato che non è ancora uno stato, con tutte le contraddizioni ed i limiti che tale situazione comporta. Non credo che basterebbe riacquistare una sovranità monetaria per togliersi dai guai. Mi sembra una ricetta semplicistica e un po' banale. E chi vorrebbe poi le nostre svalutatissime lirette. Forse peggioreremmo addirittura le cose. Probabilmente sarebbe preferibile accelerare, e di molto, il processo di unificazione economica e politica dell'Europa, anche perché preferisco sempre essere governato da un finlandese onesto, piuttosto che da un italiano disonesto.
RispondiEliminaCHIARI, a proposito di demografia, mercoledì arriva il Napoli con un Higuain un po' troppo tronfio; ritengo che Roncaglia possa mettere una bella museruola al barbin albiceleste, mentre Marvin centrale avrà agio e darà compattezza. Preoccupa più il Milan, che già carica l'ambiente rispetto al Napoli che fuori casa(vedi Roma) non punge molto. Benitez sarà felice, non dovrà fare la partita e magari pensa di portarsi l'arbitro da casa come domenica mattina. Domani si scioglie il sangue nostro.
RispondiEliminaGuarda McGuire che quello che dici non è assolutamente in contraddizione con quanto sostengo io, che, ti assicuro, non è assolutamente semplice da realizzarsi, tanto è vero che l'Italia sta perdendo paurosamente colpi. Tu aggiungi giustamente la necessità di non limitare agli aspetti monetari l'Unione Europea ma di portarne a compimento l'unità politica, ed è proprio in vista di questa necessità che l'Italia deve tornare ad esserne protagonista trainante e non passiva risolvendo le proprie magagne politiche ed economiche così come schematicamente ho indicato.
RispondiEliminaMcGuire che quello che dici non è assolutamente in contraddizione con quanto sostengo io, che, ti assicuro, non è assolutamente semplice da realizzarsi, tanto è vero che l'Italia sta perdendo paurosamente colpi. Tu aggiungi giustamente la necessità di non limitare agli aspetti monetari l'Unione Europea ma di portarne a compimento l'unità politica, ed è proprio in vista di questa necessità che l'Italia deve tornare ad esserne protagonista trainante e non passiva risolvendo le proprie magagne politiche ed economiche così come schematicamente ho indicato.
RispondiEliminaSono d'accordo su Roncaglia e Compper Sopra, dico solo che ogni partita fa storia a sé, ed è difficile per me dire quale sarà la più insidiosa, il calcio è imprevedibile, spesso gli episodi condizionano, al di là delle previsioni, le prestazioni delle squadre. Affrontiamone una alla volta belli concentrati su quella, alla successiva ci penseremo dopo. Certo domani sarà un'altra partita da tripla.
RispondiEliminaIn mezzo a tanta crisi reale quello che mi fa più schifo sono i comportamenti di chi la usa come pretesto per non togliersi nulla se non per arricchirsi ulteriormente. C'è chi ha un' impresa che va a gambe per aria per il crollo del mercato, la pressione fiscale e i crediti che non riesce a farsi pagare, poi c'è chi paga gli operai da una vita salari di merda, che fa uso di cassa integrazione nei periodi di smaltimento dei magazzini per poi costringere a fare strordinari in nero nei mesi in cui i magazzini vanno riempiti. Trovo che chi paga 1000 euro uno stipendio senza possibilità di crescita salariale, chi, da molto prima della crisi, non si fa scrupoli a far firmare buste paga che vengono sistematicamente versate con settimane di ritardo, chi con la scusa della crisi trattiene percentuali anche del 40% e obbliga a firmare le buste, chi azzera le società perché ha operai che con l'anzianità sono arrivati a salari appena decenti e le riapre facendo ripartire questi dal livello minimo, è colpevole e complice dell'impoverimento del paese. Il totale disinteresse per la vita degli altri, la mancanza di solidarietà e l'avversione verso un benessere condiviso sono i capisaldi di un sistema che deve ancora esplodere nelle sue conseguenze più devastanti.
RispondiElimina"Chi con la scusa della crisi trattiene percentuali anche del 40% e obbliga a firmare le buste, chi azzera le società perché ha operai che con l'anzianità sono arrivati a salari appena decenti e le riapre facendo ripartire questi dal livello minimo": su questi due aspetti una classe politica seria e competente avrebbe da tempo messo dei freni...
RispondiEliminaNon avrebbe messo dei freni, li avrebbe messi in galera, nel frattempo però si sarebbe forse anche curata un po' di più del sistema erariale. di favorire il credito a chi dimostra di saperlo utilizzare a fini produttivi, di non essere insomma sanguisughe che rendono difficile lo sviluppo di attività in maniera seria a onesta. Purtroppo è un po' il cane che si morde la coda, la gente sarebbe onesta se lo stato lo fosse? Certo è che ci rimette è sempre il più debole e, alla fine, tutti.
RispondiEliminaNon fa una grinza.
RispondiEliminaNella prima riga qui sopra che un "che" di troppo.
RispondiEliminaBene, il sitollock si sposta su equilibri più avanzati, per dirla col fondatore del politichese italico.
RispondiEliminaInterrogativi africani
RispondiEliminaTroppo semplicistico uscire dall'area €...puo' darsi, (io non credo) ma posto e
non concesso che Renzi riesca a compiere le riforme, lassu' le
accetteranno? Perché, CHIARI, chi ci comanda é lassu' non a Roma.
Riuscirà a rinegoziare i parametri accettati e firmati, sforarli per
dare ossigeno?
La risposta , scontata, é no. Quindi saremo in mano ai "mercati" ( si
legga elite criminale) come già visto con la Grecia, per appropriarsi
dei gioielli di famiglia sottocosto ( senno' a che serve sventolare le
privatizzazioni ?) per tagliare i pochi € nelle buste paga per avere
manodopera a basso costo,e come per Cipro, prelievo forzato sui c/c,
perché i "mercati" ce lo impongono.
L'interrogativo non é SE accadrà, ma QUANDO. Mi sorprende che non si resca a
comprendere l'inganno perpetuato. Con la Commissione Europea la
soluzione non esiste, l'Italia fa gola indebitata perché ha tanto da
perdere. Io se devo schiantare, lo faccio alla mia maniera, cazzo!
LELE
Anche io. Settimana prossima varo nuova società. W l'Italia.
RispondiEliminaEh, Lele, ma chi diceva male dei merkelati era komunista, un relitto del passato, un negatore delle magnifiche sorti e progressive... L'idea che dai merkelati, che dalla legge della giungla potesse venire il profitto del cerbiatto poteva essere accolta solo da chi non capiva per chi stava bollendo il pentolone. Ah, barbone di Treviri, quanto ci hai chiappato, quanto! Ma se la classe media comincia a percepire come gli hanno rigirato il tubo di tungsteno in culo è già molto: forse, quando ce l'avrà fino alle tonsille emetterà un «ohibò!» di sdegno e forse, quando gli avrà sfondato il palato affacciandosi al cervello caramellizzato, si deciderà a metter mano ai pavès, come reazione puramente meccanica (non chiediamo di più, non chiediamo anche l'intelligenza volitiva, suvvia!).
RispondiEliminaCerto Lele, questa è una Unione Europea monetaria e non politica quindi in balia di logiche puramente finanziarie. Serve una vera Europa dei popoli ed unita politicamente. Nel frattempo l'Italia deve fare le riforme ed oggi l'unico in grado di farle è Renzi, sia per il consenso che si è conquistato sia per la chiarezza di idee non solo programmatiche ma in relazione alla riforma della Legge Elettorale. Un'Italia che fa le riforme è una garanzia per il futuro di una UE non solo monetaria.
RispondiEliminaOvviamente intendevo balìa.
RispondiEliminaLo specchietto delle allodole della riforma elettorale, che è stato il tema principe di 15 anni del Ventennio berlusconiano, mi meraviglio possa ancora essere visto come soluzione di qualcosa. E' un po' come Lud che si fissa sul 4-3-3 pensando che sia il vincente, illudendosi che sia il modulo a fare squadra e gioco, e non i giocatori. Proprio ieri parlavo con delle mie amiche che stanno in centro a Firenze, Renzi - il sindaco assenteista - si stanno ormai accorgendo tutti che ha fatto solo qualche operazione di facciata, lì vivono nel degrado, non funziona nulla. Che vuoi che risolva Renzi, che è finanziato da...
RispondiEliminaChiari, cosa pensi della mancanza delle bandiere del PD alla Leopòlda? Altrimenti il finanziere Serra non avrebbe partecipato? Che senso ha affermare che i Sindacati devono pensare anche ai disoccupati, che non devono rompere i coglioni per difendere chi un lavoro ce l'ha? Quale lotta all'evasione fiscale se nel suo programma la tracciabilità dei pagamenti partirebbe da 500 Euro? La dichiarazione dei redditi, secondo lui, dovrebbe farla lo Stato e inviata ai cittadini che possono contestare, ma scherziamo? Alcuni esempi per farmi affermare che Renzi è ambidestro, non sinistro naturale, è la NUOVA DC. Avrà un successo clamoroso, scontato.
RispondiEliminaGonfia, Renzi è la nuova sinistra ed ha la stragrande maggioranza degli consenso tra gli elettori di sinistra alla faccia di Deyna, eh eh eh. La Leopolda non è una iniziativa di Partito da sempre, che serve ad avvicinare al PD energie sane, giovani e nuove. Il PD di Bersani, D'Alema, Fioroni è il primo partito tra i pensionati e tra i dipendenti pubblici, ma è il terzo partito tra gli operai, tra i disoccupati ed i precari la sua presenza è marginale, chiediti come mai. Chi deve tutelare i disoccupati ed i precari se non in primo luogo il sindacato? Sulla Riforma Fiscale banalizzi, c'è molto da fare sul recupero dell'evasione e Renzi propone in primo luogo di ridurre l'Irpef ed il cuneo fiscale, che sono le due piaghe fiscali italiane che impediscono lo sviluppo dell'occupazione. Se vuoi discutere di politica vieni a trovarmi su fb o su twitter, qui oltre una certa misura rischiamo di essere invadenti,
RispondiEliminaDeyna, non fare paragoni astrusi che non stanno né in cielo né in terra, di Legge Elettorale in un paese ce ne deve essere una, ed una sola, di moduli se ne possono adottare diversi anche nella stessa partita. Quella che funziona in Italia è una vera porcata per stessa ammissione di chi l'ha fatta, che impedisce agli elettori di scegliersi gli eletti ed a chi vince le elezioni di governare, perchè ci sono due Camere con gli stessi poteri con due sistemi elettorali diversi. Pazzesco.
RispondiEliminaQuanto a Firenze ed al suo sindaco, Deyna, tu e le tue amiche potete pensarla come volete, la stragrande maggioranza dei fiorentini, di centrosinistra in particolare, la pensano in modo completamente opposto al vostro. Io credo che Renzi oggi sia il Sindaco in assoluto più amato d'Italia dai suoi concittadini.
RispondiEliminaDeyna se vuoi continuare, lo dico anche a te, parliamone su fb, con nome e cognome, magari anche delle tue amiche, eh eh eh.
RispondiEliminaSon d'accordo, siamo troppo invadenti. Ti ringrazio per l'invito, ma non pratico né l'uno né l'altro. Ho detto che lo voterò ma i miei dubbi al momento rimangono tali. Non sono più giovane e, forse, non ho voglia o possibilità di cambiare il mio modo di pensare radicatosi con il passare del tempo. A questo punto, però, mi auguro sinceramente tu abbia ragione, più che altro per le nuove generazioni, perché una sembianza di giustizia mi piacerebbe vederla prima o poi.
RispondiEliminaSe volete discutere di politica ( senza limiti, eh eh eh) su fb potete farvi dare il mio nome e cognome da Pollock.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=7Kxd5EzAnP8
RispondiEliminaBen detto, Gonfia! Io sono certo che se, come è probabile, diventerà Segretario Nazionale, nel PD entreranno energie nuove, giovani ed innovative e non a scapito di quelle tradizionali, ci sarà un proficuo confronto di idee sane anche se diverse.
RispondiElimina10 orgasmi l'ho contati tutti! Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah!!!
RispondiEliminaHo letto un po' dei vostri commenti, aggiungo che - come ha fatto notare qualcuno - pensare che la crisi sia solo italiana, o che sia più grave in Italia, è fuorviante, quasi ottimistico. La crisi colpisce tutta l'Europa, o meglio tutto l'Occidente. Vi assicuro che la Francia non è assolutamente messa meglio di noi (loro hanno il vantaggio di avere uno Stato forte e un apparato burocratico-amministrativo ottimo, ma economicamente sono in ginocchio, come noi).
RispondiEliminaQuesta crisi sta diventando strutturale, non so se ne usciremo. Non so nemmeno se è la crisi finale del capitalismo e la fine di esso, ma penso che la crisi sia determinata dal fallimento del modello ultraliberista della cazzo di Scuola di Chicago, che da più di trent'anni, da Reagan e dalla Thatcher in poi, sta rovinando l'Occidente e, in definitiva, il mondo intero. Ma queste politiche continuano, ancora si dice che per uscire dalla crisi bisogna affidarsi al privato, che ci vuole meno Stato, che tutto deve essere visto in una logica di mercato e di profitto. Merda. Ci stiamo affossando, a forza di politiche ultraliberiste.
Del ( non degli) consenso.
RispondiEliminaQuando dico giovani, Gonfia, non intendo solo giovani, intendo anche e magari in primo luogo giovani.
RispondiEliminaIl futuro sarebbe loro, ma se si fanno scappare (e quelli che possono lo hanno fatto e lo faranno a breve) e non diamo possibilità a chi rimane di costruirsi una vita almeno decente, la vedo dura. Ci hanno rubato tutto che quello che c'era da rubare, gli è rimasto da rubare il futuro ma sono un pezzo avanti anche lì. E per questo reato non è prevista pena se non per chi soccombe.
RispondiEliminaAtalanta-Inter 1-1, partita bruttina.
RispondiEliminaOttimo risultato
RispondiEliminaNella conferenza stampa di oggi sembra che Montella metta un po' le mani avanti per domani. Visto le assenze condivido.
RispondiEliminaGiusto.
RispondiEliminaUn pareggio è una quasi sconfitta per entrambe. L' Inter è poca cosa, l'Atalanta non ha demeritato di fronte all'Inter, anche se negli ultimi minuti, nonostante un'occasione clamorosa fallita, s'è messa soprattutto a difendere il pareggio (in casa?).
RispondiEliminaYepes! Li mortangoli sua!!! S'è magnato un gol colossale!
RispondiEliminaAl gol che s'è mangiato Yepes mi riferivo infatti, Gonfia.
RispondiEliminaSembra che col Napoli Montella commetterà gli stessi errori fatti col Chievo, riproponendo Joaquin e Cuadrado come esterni e Aquilani in mediana.
RispondiEliminaANTOINEROUGE, Montella dovrà fermare Armerò e Maggio! Tenterà di impegnarli con i nostri due Alicotteri.
RispondiEliminaAhah grazie, ma non amo i social...Le mie amiche scrivono lettere di protesta sulla stampa locale per le condizioni in cui vivono, già tanto che non siano andate alla Leopolda imbottite di tritolo, eheh
RispondiElimina