Solo negli ultiimi sette giorni registriamo il passaggio ai francesi di Lvmh di Loro Piana re del cachemere, e quella di Pernigottii ai turchi della famiglia Toksoz, nell’alimentare bisogna ricordare anche Algida, Bertolli, Santa Rosa, Riso Flora, Parmalat, Galbani e Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Buitoni, Sanpellegrino, Perugina, Motta, Antica Gelateria del Corso, Valle degli Orti, Peroni e Gancia, tutti già volati via dai confini nazionali, mentre nella moda, Fendi, Pucci, Gucci, Safilo, Bulgari, Brioni, Valentino, Pomellato, Acqua di Parma, Bottega Veneta e Sergio Rossi, tutti grandi marchi anche loro venduti all’estero. Non è italiano ed è ormai un grande pacco invece di un grande marchio, ma Vargas non lo vuole proprio nessuno? Di rientro in Italia nelle prossime ore saremo disposti anche a regalarlo per liberarci del suo stipendio, probabilmente buono ormai solo per fare salsicce, peccato, un giocatore che ad un certo punto sembrava essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, oggi più adatto alla grigliata dopo una misteriosa discesa negli inferi che gli ha permesso di diventare il miglior esterno sinistro da barbecue, e questa volta la pontellizzazione non c’entra, oggi il peruviano è un uomo che ha così pochi ammiratori che quando ne incontra uno si fa fare un autografo. Gira con strane t-shirt a sfondo religioso che la dicono lunga sulla sua crisi mistica tipica appunto da grigliata mistica “Oh Dio, se non puoi farmi dimagrire, fai almeno ingrassare Cuadrado”, oppure “Negli ultimi 15 giorni sono stato a dieta per ripresentarmi in ritiro senza somigliare troppo a Tevez.. Quanto ho perso? 15 giorni”. Una invece piena di rancore nei confronti di Montella che in quel ritiro non ha voluto nemmeno che ci arrivasse “Vincenzo, che ti cadano tutti i denti meno uno, quello per il mal di denti”. A proposito di t-shirt non si può non ricordare la preferita di Francesco Flachi che ci serve soprattutto per ricordare “Quel ragazzo gioca bene”, la sua e quella di Montolivo sono forse la più evocative, Francesco indossa con orgoglio “Gli uomini sono fatti di polvere. Più polvere c’è e più gli uomini sono fatti”, mentre Riccardo mostra con la solita supponenza “Anche io sono maschio. Solo che non esercito”. Gli uomini della contestazione ai Della Valle, i cacciatori di taglie rimasti nella tagliola del ridimensionamento immaginario, al posto delle parrucche e dei nasi finti oggi si presentano a Moena con una t-shirt distensiva riferita al tema della pontellizzazione “Diluvio universale? Acqua passata”. Miccoli intanto sta cercando di riciclarsi ripartendo dal basso, lo stesso livello della sua moralità, anche lui si è presentato in ritiro con una t-shirt a tema “La mafia ha aperto un’inchiesta sulla procura di Palermo”, a difendere la memoria di Falcone era presente però un presidio della sinistra ecologista che ha contestato Miccoli e il Lecce indossando una t-shirt politicoambientalista “Vota felce e mirtillo”. Per quanto riguarda invece il giornalismo sportivo si è pensato di organizzare nel prossimo campionato alcune giornate seguendo il modello di Telethon per raccogliere fondi da destinare di volta in volta a chi ne ha più bisogno, i giornalisti sportivi indosseranno per l’occasione invece della sciarpa di Teletnon una t-shirt di categoria “Biscardi fa errori di grammatica anche quando pensa”. Personalmente non amo molto la t-shirt, troppo contenitiva, poco generosa, preferisco qualcosa che si possa sbottonare.