Se è vero che la donna mente sull’età e l’uomo sullo stipendio, il "Crisci” mente sulla lunghezza dell’uccello anche se può vantarsi del palindromo più lungo e poi capirete, per la verità mente anche su commissione, ha dovuto raccontare infatti che la Juve avrebbe comprato Jovetic per due lupini altrimenti Marotta lo avrebbe tumulato in un sarcofago e seppellito nella Metropolitana di Milano alla stazione Lotto, una stazione simbolo del giornalismo sportivo italiano, un luogo elevato a ricordo della percentuale di una notizia azzeccata che è la stessa di un terno al lotto. Mi si chiede di ridicolizzare certi personaggi ricordando parole spese al discount del giornalismo, dico solo, togliendomi tutti i sassolini possibili dalle Tod’s per gettarli nella fossa prima di richiuderla sopra a questo argomento, che mi immagino il silenzio se tutti i giornalisti sportivi dicessero quello che sanno, un silenzio di tomba appunto. Aggiungo solo, e utilizzo le parole di un professore del quale non ricordo il nome, per fare un parallelo, lui sosteneva che solo alcuni animali distinguono i colori, i fiori hanno sviluppato colori sgargianti per attirare gli insetti che usano come veicolo di riproduzione, se gli insetti non vedessero i colori, i fiori sarebbero stupidi a colorarsi per niente, verrebbero su grigi. Criscitiello è così grigio proprio perché non è stupido, è inutile colorarsi tanto con lui non ci vuole trombare nessuna. Un recente studio ha accertato scentificamente che il giornalista sportivo italiano ha l’organo sessuale più corto di qualsiasi altra categoria, e come eccezione che conferma la regola è stato indicato Salvatore Napolitano, sulle ultime pubblicazioni è stato scritto che un uomo diventa giornalista sportivo proprio perché la natura lo fornisce di canna a due pollici, da qua la necessità della categoria prima di rilasciare il tesserino, di dare almeno uno strumento culturale di rivalsa, e così oggi tutti i giornalisti sportivi sanno a memoria che il palindromo di una sola parola italiana più lungo, e la conoscenza di un palindromo così lungo viene spacciato come risarcimento, sembra essere “onorarono”. E una volta con l’agognata tessera in sostituzione della passera inizia il vero dramma della ricerca del colpaccio, della notizia cioè che li accrediterebbe per attendibilità se solo risultasse vera, un’attesa sempre disattesa, una continua delusione, un gioco crudele del destino, insomma, uno Jovetic alla Juve per la metà di Marrone e una settimana a mezza pensione con Gabbiadini in Val di Fassa, e poi invece volato al City per 30 cocuzze cash, quello che succede quando una ragazza decide di dartela, e quando ti sembrerà quasi fatta, avrà da ridire sulla marca dei preservativi. Oggi la divagazione gastronomica ci richiama allo scottante tema del doping, scottante quasi quanto la fronte del Crisci all’ufficialità di jovetic al City, vi ricorderete la subutramina della mamma di Mutu celata dietro alla sua subcultura, Vargas che è un buongustaio e che a Genova ha trovato una cucina molto gradita, prima di lasciare la città della Lanterna si è voluto portare via sacchettate di quello che è il suo simbolo gastronomico per eccelenza, anche se questo ha suscitato non poche perplessità, prima nei cani all’aeroporto, e poi da parte dei suoi amici con i quali fa due “pippate” ogni tanto, una specialità così verde che è stato costretto a spiegare che era cocaina al pesto. E a parte le bischerate, la cessione di Jovetic è stata veramente una grande prova di forza, niente ricatti, la Fiorentina non si fa indirizzare il mercato da nessuno, se vuoi venire a comprare in casa nostra devi farlo alle nostre condizioni, la società Viola non sottostà a nessuna dinamica di potere. Il messaggio è stato chiaro finalmente per tutti, definitivo, e nel mio piccolo per cercare di perorare la causa a favore di una proprietà di questo livello mi è toccato arruolarmi nella Resistenza, aprire persino un blog, insomma stare sulla Rete tanto di quel tempo a combattere che oggi mi succede di dire al tassista di portarmi indietro alla home page. Insomma ho lottato contro un nemico che mostrava lo spauracchio della pontellazzione, un nemico subdolo che si presentava in trincea con nasi e parrucche finte, orfani e Orfei, finito Prandelli finito amore, ma oggi che si sono arresi all'evidenza posso mostrare finalmente con orgoglio un autofinanziamento attraente come un autoreggente.