A
questo punto del mercato non si sa se sia più utile un racconto horror o
un articolo di Bucchioni per preparare i bambini alla lettura dei
giornali dove scrive Bucchioni, ogni giorno il buon Enzo le tira fuori
di sotto terra, tanto che scava oggi e scava domani lo hanno chiamato a
doppiare Enrico La Talpa di Lupo Alberto, in quanto il più affine su
piazza. Talpa perché scava gallerie nella notizia dalle quali fuoriesce
un certo puzzo che non è di bruciato e non può essere quello del grisù
perché inodore, forse tutta roba biologica comunque perché alla fine fa un
giornalismo concimato con roba sua, diciamo pure il km zero della credibilità. Ma è
anche un po’ Mosca come Maurizio perché lo ha di fatto sostituito nel
percorso professionale, da Pian dei Giullari a giullare del
calciomercato, con tutti quegli intrecci inverosimili che fanno invidia anche a Lapo
di certo abituato a certi meandri del mercato del sesso o della droga, un
pentolone insomma nel quale tutti i giorni rimescola nuovi ingredienti
sempre più improbabili, e Mosca anche più semplicemente perché ama poi
posarsi su quelle evacuazioni di articoli che scrive. Di fatto sta
elencando da un mese tutti i giocatori ultratrentenni con un contratto
superiore al nostro tetto ingaggi massimo previsto, del resto Enzino è
uno che sostiene con forza che la più grande impresa degli Antichi
Romani sia stata quella di imparare il latino, al pari di Guetta con il
tedesco. Riconosciamo al Buk almeno una qualità, quella di essere sempre
stato un garantista e in senso più generale di tendere a non privare
nessuno della propria libertà d’informazione, anche se questa viene
sfruttata per dare notizie di mercato a destra e a manca quando manca il
supporto della logica e dell’attendibilità pur venendo da destra. Si,
perché Bucchioni nonché Enzo ha effettivamente delle sue idee sulle
operazioni di mercato della Fiorentina, ma sono idee che non stanno
nella sua mente troppo a lungo, proprio perché a esse non piace la
reclusione in isolamento. Del resto in molti gli hanno suggerito di
andare più cauto, primo tra tutti Brovarone che per colpa di una
peperonata ha visto Gomez andare di domenica dal Fanfani invece che da
Giorgio, e ormai le sa tutte le precauzioni da prendere prima di sparare
notizie a salve, gli è stato detto di non accettare caramelle dagli
sconosciuti specie se sono sconosciuti direttori di Radio Blu che lo
vorrebbero avvelenare, insomma gli è stato detto che a parte la
pericolosità di uscire la sera con il rischio di trovare i lupi che ormai non mordono più ma
puncicano, la madre di tutti gli accorgimenti rimane
sempre quella di non lasciare vagare la propria mente perché è troppo
piccola per essere lasciata fuori da sola. E mentre Brovarone è teso
come una corda di violino dopo aver dato l’annuncio di Gomez entro le 48
ore più lunghe da quando hanno inventato l’orologio, anche di più di
quelle occorse per girare le riprese del film “48 ore”, tanto che il
Brova adesso è così teso per il futuro della propria carriera che anche
al drive-in si mette la
cintura, Bucchioni no, lui è lì tutto bello
beato, diciamo pure spaparanzato, ci sguazza in mezzo al mare delle sue
tante versioni, manca solo quella di latino che forse gli passerà il
Guetta se non lo beccano prima. Forse la tattica è quella di dirne il
più possibile per avere le maggiori possibilità di beccarne qualcuna, è
un po’ lo stesso concetto della mitragliatrice mentre il povero
Brovarone è costretto a usare una pistola a tamburo con la quale tra
l’altro cerca di rifare i pezzi di Tullio De Piscopo senza riuscire a
trovare l’acustica necessaria se non fare dei gran buchi nel muro,
questioni di percentuale quindi, e lui questo lo sa bene e ci gioca come
Buffon dal tabaccaio, lui punta sull’ignoranza dei tifosi Viola e
infatti sostiene da sempre che il 120% dei fiorentini non sa nulla di
statistica.
