Non
mi bastava essere ancora indolenzito dalla sconfitta dei Bianchi, no,
non ho preso la FiPiLi in direzione mare per dimenticare e andare a
mostrare le chiappe chiare, no, ho voluto imboccare la Di Male in Peggio
per farmi male, o meglio per fare prima a chiedermi come mai Ramadani
gira per l’Europa come la mi’ nonna, senza però “compicciare” niente,
ancora non ho digerito la caccia di “Piombino” in mezzo a una
scazzottata generale, che mi ritrovo di nuovo in Santa Croce seduto
sopra i resti di una sconfitta a chiedermi come mai Ramadani ha tutta
questa facilità nel rendere le cose più difficili. Fali, avevi fatto
tutto bene proprio come i Bianchi fino alla finale, avevi fatto firmare
il rinnovo inserendo la clausola di 30 milioni per liberarlo, molto
meglio di Pallavicino, Jovetic intanto si era messo d’accordo con Andrea
per andarsene a fine stagione, e tu che hai fatto nel frattempo? E non
dire per favore che JoJo ti doveva aiutare perché come dice Paolo Poli “
La mente è come l’ombrello: per funzionare deve essere aperta” e su
Jovetic non piove mai, è arido come il deserto del Gobi in attesa che
vada in quello dei gobbi, del resto hai avuto tutto il tempo per
arrivare al dunque, e non ti affannare ad andare a cercare dunque su
Google Maps. Tu sei il diavolo per i facilitatori, tu complichi, solo
gli adulti come te hanno difficoltà con i tappi a prova di bambino,
purtroppo in mezzo ci siamo noi che aspettiamo che Jovetic ci porti
quanto pattuito, ma tu e lui ogni giorno che passa mi ricordate sempre
di più i due anziani che abitano sullo stesso pianerottolo di mia nonna
detta “esco per digerire, ma che avevi mangiato un cavallo?”, quelli che
negli anni quaranta furono lo scandalo di San Frediano perché andarono a
convivere senza sposarsi, erano avanti, del resto come tu e Jovetic che
vi eravate messi così avanti per cercare di andare via. Poi la coppia
di vicini di mia nonna da così avanti, invecchiando è diventata così
rintronata, proprio come te e il montenegrino, per questo me li avete
ricordati, quando mia nonna me lo raccontò, loro a differenza vostra mi
fecero tenerezza, voi no, perché la donna gli fece capire che ormai si
sarebbero potuti anche sposare, e lui il Ramadani di turno, le rispose
che alla loro età non gli avrebbe presi nessuno. Ti chiedo quando sei
pronto a definire questa benedetta trattativa, dovresti sapere che dopo
quella simpatica intervista di quell’ambasciatrice della Gozzini che non
porta pena, Jovetic a Moena non è proprio ben visto come può esserlo
invece uno dei tanti gerani che ricamano i balconi, il montenegrino non
fa paesaggio proprio come una rondine non fa primavera, è un ecomostro
come Punta Perotti a Bari, e ti prego di non andare su Wikipedia a
cercare Perotti del Bari perché punta in questo caso non sta per
attaccante e quello poi era Protti. Tu non sei ancora pronto
diciamocelo, sei impreparato e non è per mettere sempre di mezzo una
nonna che è andata a fare due passi, la Consuma, la Futa e poi la
fuitina, perché proprio lei ci insegna che chi cammina sola può partire
oggi (come dovrebbe fare JoJo) ma chi viaggia in compagnia deve
aspettare l’altro che sia pronto. Ma tu allora quando sei pronto? Dimmi
che non è vera la storia che si narra tra i procuratori sulla tua
lentezza anche in campo sentimentale, Raiola dice che hai frequentato
per anni una ragazza fino a quando non sono cominciate le pretese, e
allora hai voluto sapere come si chiammasse. Caro Ramadani questa
edizione dell’editoriale va in onda in forma ridotta per venire incontro
alle tue capacità mentali.