.

.

giovedì 4 luglio 2013

Il grande interrogativo

E’ un pensiero fisso come quello di Patty Pravo, che ormai ci accompagna fedele come un cane per ciechi, la nostra mente è sempre lì e questa volta la passera non c’entra niente, se non sullo sfondo della trattativa Gomez per via di qualche foto della sua fidanzata, siamo a pensare alla squadra che sarà, in maniera ossessiva ma un’ossessione di piacere che va oltre le foto di Carina Wanzung la cui mamma evidentemente faceva l’indovina altrimenti non si spiega come abbia fatto a centrare così bene il nome. E ci andiamo a letto, non con la Wanzung ma con quel pensiero che innesca la prima fase Rem a tinte tricolori che si ricordi dai tempi di Edmundo e Batistuta, tanto che in molti ci risvegliamo dopo aver sostituito il canto del gallo o il Gallo Nero con la musichetta Champion, e mentre succede tutto questo loro intanto tornano, si, a volte tornano avanzando verso il Ponte alla Vittoria come tre zombie. E’ gente grassa che si presenterà a Moena per andare a pesare sui bilanci invece che sulle bilance del centro sportivo. Tornano a intasare le condotte del virtuosismo di Pradè come se invece di tre fossero sporchi trigliceridi, perché non sarà facile smaltirli, disfarsi di Vargas, Oliveira e Cassani e del fardello che si portano dietro, un bagaglio a mano che tra ammortamento e ingaggio pesa troppo e non può salire a bordo di una Fiorentina così bella e ambiziosa. Per questo motivo si dice che Montella, come aveva già fatto per Ljajic lo scorso anno, a Moena presenterà un piano di rilancio. Intanto quelli con le parrucche e i nasi finti hanno sperato subito che fosse almeno l’ultimo piano perché in Trentino le costruzioni sono basse e quindi più in alto si va e più diminuiscono le possibilità che il rilanciato di sotto non sopravviva, e già che ci sono vorrebbero cogliere l’occasione per rilanciare nel vuoto anche la contestazione nei confronti dei Della Valle. Trapela da fonti vicine a Montella che a Moena il Mister presenterà il nuovo Vargas, nuovo il taglio di capelli, nuova la silhouette, nuova la testa, nuovo l’alito, nuovi anche i valori delle transaminasi. Sarà Mario Gomez.. Non sempre però l’aumento dei costi è un dato così negativo, mi viene mente per esempio che da quando c’è stato il forte aumento della benzina ci sono stati anche molti meno barboni bruciati dai naziskin, e chi invece non ha problemi di rincari della benzina perché è benestante, nelle giornate di caldo torrido dove la colonnina di mercurio raggiunge livelli record, con quell’afa tipica che ristagna qua da noi  in “buca”, per rinfrescarsi appunto, i più fortunati che se lo possono permettere si danno fuoco. Comunque un grazie a Pradè e Macia che ci stanno facendo sognare, portare in Italia Mario Gomez è un’operazione fantastica, capace solo ai più grandi, che poi fa il paio con l’operazione Pepito Rossi sempre troppo sottovalutata. E’ tanto l’entusiasmo che circonda la Fiorentina, anche se allo stesso tempo il silenzio del duo di mercato alimenta interrogativi, un lavoro sottotraccia che scombussola quel certo giornalismo nostrano abituato ad associare a quel tipo di lavoro solo la posa della forassite e non certo trattative nascoste. Interrogativi che a me invece ricordano non senza il magone, che non è il babbo corpulento di Carina nel caso fosse stato lui a decidere il nome della figlia, ma il nodo in gola che mi viene quando penso a mia nonna di San Frediano detta anche “Padre Roncalli” perché molto religiosa e per via dei calli dovuti al tanto camminare, lei insomma che prima di cominciare a fare moto aveva un grande interrogativo che la consumava e non era quello sul rinnovo di Ljajic, alla Misericordia di via Sant’Agostino dove andava a giocare a briscola si macerava sostenendo che un gatto cade sempre sulle zampe mentre una fetta di pane cade per terra sempre dalla parte imburrata, ecco, quello che si chiedeva e che oggi per me rimane un grande rammarico per non averle saputo dare una risposta, è che cosa succede se un gatto cade con una fetta di pane legata sulla schiena con il burro rivolto verso l’alto?