Al Gomez day abbiamo toccato il punto G con un dito, e quella M puntata messa là davanti sta per M di “mona”, un’articolo che a Firenze tira sempre anche se il punto G della nuova Mona Lisa bionda arrivata in città fa parte di un collezione privata tedesca, ma il G day è stato anche un momento di commozione nel quale si è capito definitivamente quanto un personaggio come il Ciuffi fosse entrato nelle nostre case prima ancora dell’ufficiale giudiziario, molte le testimonianze d’affetto nei suoi confronti, pensieri che esprimevano sostanzialmente il rammarico per la sua assenza in un momento così carico di emozioni e speranze. Vorrei rassicurare tutti, il Ciuffi non è morto, sta solamente cercando ancora un parcheggio. E anche se in mezzo a un traffico di pensieri d’affetto così congestionato, lo spettacolo della vita non può fare la coda e così subito a ruota adesso tocca a Ilicic, espressione certo più adatta al ciclismo o a un gommaio, ma che rende bene l’idea di questa girandola di emozioni che si susseguono, perché sullo sfondo di un’estate madida di Madè c’è pure Verratti ad occupare la casella del prossimo desiderio. Ma se da una parte c’è festa da altre parti c’è il rammarico di non fare più parte della città e della squadra, è la fidanzata di Montolivo che interviene risentita per il coro offensivo rivolto al suo Riccardo, un intervento che tradisce questo tipo di sentimento, un’occasione che le è servita anche per fare chiarezza su certe voci che sono circolate sul suo conto, sul fatto cioè che fosse stata diseredata in quanto fidanzata di un metrosexual, in breve ha dichiarato “La verginità non è ereditaria”. Una bella giornata quindi, anche se a volte riversare tanto affetto può nascondere un’esigenza di chi te lo chiede non del tutto sana, non dico che la presentazione di Gomez nascondesse una qualche patologia, però per un attimo mi ha fatto venire in mente una storia d’amore di quando ero ancora un ragazzo acerbo, e non come adesso che sono un uomo acerbo, una storia per la quale avevo pensato che il mio fascino fosse così irresistibile da fare impazzire anche una signora più matura e che per questo mi chiedeva affetto in quantità sempre doppia di quelle che pensavo potessero essere le normali esigenze di coppia, questo mi inorgogliva, ricordo il giorno che invece ho scoperto il motivo e mi è caduto il mondo addosso, quando dopo una serie di effusioni tutte al quadrato mi ha detto “Baciami due volte, sono schizofrenica”. La squadra nel mentre, nel tempo di un frappè o nel frattempo è arrivata a Moena dove troverete la prima vera novità della stagione, in questa settimana infatti non avremo più la Bice come inviata ma Salvatore Napolitano, uomo tutto d’un pezzo come un Presidente della Repubblica, un uomo anche molto sintetico nei suoi resoconti, ristretto appunto come un un buon espresso, la seconda settimana avremo invece Orcio che darà il cambio al “partinopeo”, lui sarà il nostro secondo contenitore di notizie, intanto le prime indiscrezioni importanti che ci arrivano da Salvatore detto anche “Il bagnino” riguardano però il ritiro della Juve, dal quale sembrerebbe che per ovviare al sovrappeso di Tevez gli abbiano consigliato di partorire. E adesso visto il gruppo che sta nascendo, uno di quelli importanti anche numericamente, capiremo meglio come Montella riuscirà a gestire le molte personalità al suo interno, vediamo se dimostrerà di saper parlare anche con gli eventuali scontenti, una situazione che richiama alla mente vedute diverse sulla gestione del gruppo come quella di Prandelli che invece preferiva avere una rosa più corta di soli fedellissimi. Un Gesù che aveva i suoi apostoli, 12 perché considerava due Giuda, uno in campo, Montolivo, e l’altro che serviva invece per andare a prendere accordi con Bettega, una filosofia che partiva dal concetto dei soli devoti, tanto che ci fu la fuga degli adulteri, la fuoriuscita dei fedigrafi, insomma il rogo degli eretici primo tra tutti Osvaldo. La filosofia di Cesare era quella tipica contadina, quella del microcosmo, del km zero, dell’intera filiale, dal produttore al consumatore, quella del mi alzo all’alba e vado a letto al tramonto, dove è solo il fattore che manda avanti le cose, nel quale pollaio non ci possono stare tanti galli, diciamo che il bresciano è uno di quelli che con un orologio sanno che ore sono a differenza di chi ne ha due e non è mai sicuro. Figuriamoci il casino che c'è nello staff di Montella che sono una decina, ci dice infatti Salvatore che probabilmente ne sta arrivando uno nuovo, e dopo Gianni Vio per i calci da fermo, questo si dovrà occupare solo dell'orologio.