Giannoccaro
arbitra in endoscopia lasciando così una cicatrice più piccola sulla
partita, ridotta come il cervello di quel pagliaccio fuligginoso di
Cesari, che definisce il rigore “non scandaloso”, quando un rigore
andrebbe fischiato se c’è e non se non fa gridare allo scandalo.
Dicevamo di una cicatrice piccola perché la Fiorentina questa volta ci
ha messo anche del suo per perdere, resta comunque il fatto che se
fossimo andati alle Paralimpiadi a giocarcela dopo aver doverosamente
amputato gli arti superiori ai giocatori per ridurre quell’ ingombro
fuori sagoma che tanto ingolosisce gli arbitri, Giannoccaro di fronte a
un tronco di difensore con la maglia Viola avrebbe fischiato senz’altro
rigore a un Roncaglia superdotato, se solo gli fosse sbattuta la palla
in mezzo alle gambe, con quel demente di Cesari che avrebbe dichiarato
“non è scandolaso concedere un rigore perché l’uccello dell’argentino è
considerato il terzo braccio, anche se i dirigenti Viola hanno pensato
di fare i furbi eliminando gli altri due”. Poi dicevamo che la
Fiorentina ci ha messo del suo, involuta nella fase difensiva, a tratti
burrosa, con un interpretazione tattica sulle ripartenze dell’Inter,
diciamo pure distratta, fortunata in un paio di conclusioni di Milito,
ma anche in grado di proporre gioco e di tenere aperta la partita fino a
quando l’arbitro non ha tirato fuori nuovamente il fucile a canne
mozze, mentre con Samuel usava la pistolina ad acqua. La squadra
continua a piacere nel palleggio e nella mentalità, la partita se la
gioca e arriverà il tempo della raccolta e non solo quello di essere
braccizzati da una classe arbitrale che non dirige ma intimorisce
estorcendo rigori ed espulsioni, perché da che mondo è mondo la raccolta
si fa con i braccianti. Speriamo che questa possa essere la settimana
di El Hamdaoui che per quel poco che abbiamo visto sembra un tassello
che s’incastra perfettamente in questa manovra, poi Aquilani rileverà
l’anarchico Romulo, generoso e bravo nel riaprire la partita, ma corpo
estraneo come i pallini della lupara di Giannoccaro, mentre Mati si
merita qualche spazio in più, e se oggi la classifica non ci fa fare i
salti di gioia che avevo previsto è anche vero che il calendario non ci è
stato nemmeno così tanto favorovele, rimango comunque molto tranquillo
perché una squadra che gioca a calcio così può solo crescere e quando lo
avrà fatto saprà anche concretizzare la sua superiorità, sono sereno
anche se dispiaciuto perché come promesso dovrò riporre quel sogno in un
cassetto. E’normale pagare un qualche prezzo ad una rivoluzione che non
poteva essere del tutto indolore come invece mi ero illuso che fosse,
certo due rigori inesistenti su tre non aiutano certo questo processo di
crescita. A tal proposito la Joma ha realizzato una nuova divisa in
tutta fretta, dietro a precise indicazioni di Montella, che dopo questo
ripetuto andazzo ha suggerito una soluzione per ovviare al rigore di
mano rigore da villano, la foto ci mostra la Bice indossarla per la
prima volta davanti alla commissione arbitrale marziana, che ha fatto di
tutto per bocciarla e non farsi ridurre così i margini
d’nterpretazione, il tecnico Viola ha tenuto a precisare che la nuova
maglia ha lo stesso principio contenitivo di un cinto per l’ernia
inguinale, Vincenzo ha spiegato che non potendoci più muovere che ti
fischiano un rigore, e non avendo giocatori mozziconi ma completi di
arti superiori e inferiori, abbiamo pensato di fornirgli uno strumento
per ridurne il brandeggio. Vai Fiorentina, vai comunque, noi siamo fieri
perché anche dietro a questa sconfitta intravediamo un grande progetto
di gioco, fiducia totale a giocatori, società e tecnico, meno, molto
meno alla classe arbitrale, che se ieri sera avesse fischiato con il
culo non avrebbe potuto dirigere meglio una partita più interistinale di
come ha fatto Giannoccaro con la bocca.