.

.

lunedì 1 ottobre 2012

Braccizzati

Giannoccaro arbitra in endoscopia lasciando così una cicatrice più piccola sulla partita, ridotta come il cervello di quel pagliaccio fuligginoso di Cesari, che definisce il rigore “non scandaloso”, quando un rigore andrebbe fischiato se c’è e non se non fa gridare allo scandalo. Dicevamo di una cicatrice piccola perché la Fiorentina questa volta ci ha messo anche del suo per perdere, resta comunque il fatto che se fossimo andati alle Paralimpiadi a giocarcela dopo aver doverosamente amputato gli arti superiori ai giocatori per ridurre quell’ ingombro fuori sagoma che tanto ingolosisce gli arbitri, Giannoccaro di fronte a un tronco di difensore con la maglia Viola avrebbe fischiato senz’altro rigore a un Roncaglia superdotato, se solo gli fosse sbattuta la palla in mezzo alle gambe, con quel demente di Cesari che avrebbe dichiarato “non è scandolaso concedere un rigore perché l’uccello dell’argentino è considerato il terzo braccio, anche se i dirigenti Viola hanno pensato di fare i furbi eliminando gli altri due”. Poi dicevamo che la Fiorentina ci ha messo del suo, involuta nella fase difensiva, a tratti burrosa, con un interpretazione tattica sulle ripartenze dell’Inter, diciamo pure distratta, fortunata in un paio di conclusioni di Milito, ma anche in grado di proporre gioco e di tenere aperta la partita fino a quando l’arbitro non ha tirato fuori nuovamente il fucile a canne mozze, mentre con Samuel usava la pistolina ad acqua. La squadra continua a piacere nel palleggio e nella mentalità, la partita se la gioca e arriverà il tempo della raccolta e non solo quello di essere braccizzati da una classe arbitrale che non dirige ma intimorisce estorcendo rigori ed espulsioni, perché da che mondo è mondo la raccolta si fa con i braccianti. Speriamo che questa possa essere la settimana di El Hamdaoui che per quel poco che abbiamo visto sembra un tassello che s’incastra perfettamente in questa manovra, poi Aquilani rileverà l’anarchico Romulo, generoso e bravo nel riaprire la partita, ma corpo estraneo come i pallini della lupara di Giannoccaro, mentre Mati si merita qualche spazio in più, e se oggi la classifica non ci fa fare i salti di gioia che avevo previsto è anche vero che il calendario non ci è stato nemmeno così tanto favorovele, rimango comunque molto tranquillo perché una squadra che gioca a calcio così può solo crescere e quando lo avrà fatto saprà anche concretizzare la sua superiorità, sono sereno anche se dispiaciuto perché come promesso dovrò riporre quel sogno in un cassetto. E’normale pagare un qualche prezzo ad una rivoluzione che non poteva essere del tutto indolore come invece mi ero illuso che fosse, certo due rigori inesistenti su tre non aiutano certo questo processo di crescita. A tal proposito la Joma ha realizzato una nuova divisa in tutta fretta, dietro a precise indicazioni di Montella, che dopo questo ripetuto andazzo ha suggerito una soluzione per ovviare al rigore di mano rigore da villano, la foto ci mostra la Bice indossarla per la prima volta davanti alla commissione arbitrale marziana, che ha fatto di tutto per bocciarla e non farsi ridurre così i margini d’nterpretazione, il tecnico Viola ha tenuto a precisare che la nuova maglia ha lo stesso principio contenitivo di un cinto per l’ernia inguinale, Vincenzo ha spiegato che non potendoci più muovere che ti fischiano un rigore, e non avendo giocatori mozziconi ma completi di arti superiori e inferiori, abbiamo pensato di fornirgli uno strumento per ridurne il brandeggio. Vai Fiorentina, vai comunque, noi siamo fieri perché anche dietro a questa sconfitta intravediamo un grande progetto di gioco, fiducia totale a giocatori, società e tecnico, meno, molto meno alla classe arbitrale, che se ieri sera avesse fischiato con il culo non avrebbe potuto dirigere meglio una partita più interistinale di come ha fatto Giannoccaro con la bocca.