.

.

venerdì 26 ottobre 2012

Anda e rianda

Oggi ho dovuto riempire la vasca per raffreddare un po’ i vostri bollenti spiriti, presi come siete da una sorta di eccitazione infettiva che ha contagiato anche il povero Bucchioni, che come potrete vedere sembra più interessato al culo della signorina che a un’arabona di Mati Fernandez, e allora è proprio vero che tira di più un pelo di Fac che un carro di vincitori. E Bucchioni è molto più fortunato dei colleghi di Genova, perché lui almeno gli occhi li sgrana per verificare meglio il baricentro della Miss e accorciare in pressing, mentre alla presentazione di Gigi Delneri gli occhi sono stati sgranati dopo non aver capito una sega di quanto veniva farfugliato dal redivivo Superciuk, come del resto succedeva da noi quando c’era Corvino. E’ bene quindi tornare a mettere la testa sulla partita, perché altrimenti alla fine il culo ce lo faranno a noi, intanto Montella sembra aver escluso l’utilizzo dal primo minuto di Aquilani e si dovrebbe andare verso un centrocampo con Olivera, Valero e Fernandez, davanti il solito ballottaggio con ancora Toni in vantaggio dopo gli exit poll del giovedì, dietro, Savic per il rimpasto della difesa orfana di Roncaglia. Ancora grande attesa per una partita trampolino o trappola, che ci vede di fronte a una squadra dal rendimento robusto, affidabile, mentre noi siamo ancora alla ricerca di un identità precisa, combattuti tra l’egoismo di un possesso palla troppo sterile, e quel dar aria ai lancioni per fare di Toni il nostro organo riproduttivo, da una parte quindi parecchi preliminari e poco trombare e dall’altra forse un eiaculazione troppo precoce, in mezzo le squalifiche ma anche il ritorno di Aquilani e il fattore campo. Gli ingredienti ci sono tutti per misurare ancora le qualità, le ambizioni e il carattere di una squadra nuova ma che sembra essere stata disegnata bene, molto motivata e secondo me anche capace di ritagliarsi una dimensione che possa essere qualcosa di più di quella di una semplice squadra rivelazione. Certo è che i centrocampisti devono dare un apporto superiore in fase realizzativa, che le palle inattive vanno sfruttate meglio nella direzione di un calcio moderno che ormai lo ritiene requisito indispensabile per risolvere le partite, e che Jovetic bene come media gol prenda atto però che non è Carmelo Bene, e abbandoni il monologo per dividere la scena con il resto della compagnia. Siamo a venerdì e quello che vi chiedo è solo di mettere la testa sulla partita, anche per rispetto di Antoine, che sgranerà gli occhi come Bucchioni nel vedervi sbavare per signorine discinte invece che per giocatori prestanti come De Sciglio, qua bisogna parlare di calcio e dei protagonisti che lo interpretano proprio con la loro fisicità, e quindi bisogna interessarsi di uomini per di più in mutande, e non di poster squallidi da attaccare nella cabina del proprio camion, vorrei sdoganare lo stereotipo di un ambiente calcio avvolto da gretto maschilismo, e non solo per accattivarmi le simpatie dei metrosexual, che non è come pensate voi un disperato tentativo marketing tutto sanfredianino per non perdere utenti e anzi guadagnarne molti altri, ma è soprattutto un modo per dare al blog una modernità più trasversale, un attualità che ne faccia un contenitore più evoluto, e non un Drive In scollacciato con io che sembro Greggio a fare battute datate, dove insomma la cultura non sia solo quella della mercificazione dell’immagine femminile ma anche di quella maschile. L’idea è quella di alternare la Bice con Cecchi Paone e le foto dei culi non solo limitate a quelle femminili, perché il grande vantaggio dell’espressione fisica dell’uomo è che a differenza di un culo femminile è molto meno connotata di retaggi sessuali, e l’esempio è proprio nella foto di Bucchioni che inaugura così la nuova rubrica, una faccia la sua che non è solo faccia, insomma, ma anche culo.