Ogni
soggetto ambizioso almeno quanto Montolivo, a un certo punto sente
l’esigenza irrefrenabile di istituire un premio, lui si dice stia
pensando insieme alla compagna ad un riconoscimento per tutto ciò che
gravita intorno allo zero, indiscrezioni milanesi racconatano che stiano
pensando di rendere merito al mondo del tasso zero, ai cibi a zero
calorie, alla carriera di Renato Zero, ma con un focus importante per i
giocatori che vanno via a parametro zero. Sono in molti dicevamo, a
sentire questo desiderio di consegnare più che di ricevere un premio,
perché per quello ci vogliono capacità riconosciute da qualcuno di
diverso dalla propria madre, premi che vanno dal Nobel fino all’ultimo e
interessantissimo cartellino Viola, solo per ricordare i più
prestigiosi, ma oltre a questi vorrei citarne uno che ha caratteristiche
sostanzialmente differenti e che ci piace perché è un premio dal
confine molto labile tra appunto il riconoscimento e la presa per il
culo. Ci piace per quella sua aria un po’canzonatoria, e anche perché è
l’equivalente del comfort food, diciamo da una parte, latte, Nesquik e
le Macine, biscotti che hanno la migliore capacità di assorbire la
giusta quantità di liquido, e dall’altra il cosiddetto premio di
consolazione. Siccome noi siamo ambiziosi e irrefrenabili, e siccome ci
piace l’idea di un premio che possa essere consegnato agli ultimi dei
bravi o ai primi degli sfigati, anche il blog vuole istituire il suo.
Dichiariamo subito che non lo daremo a Klose, perché non risponde a
nessuna delle caratteristiche richieste, troppo sobrio, e poi già al
centro di polemiche da premio di consolazione questa volta del
giornalismo, categoria secondo la quale, o meglio secondo quelli che
girano in città a piede libero e di porco con il quale forzano il
bandone della decenza professionale, compreso Luca Calamai, Klose
avrebbe dovuto dichiarare di essere in fuorigioco senza saperlo, primo
imbecille al mondo a farsi annullare un gol, forse perché i geni della
polemica insulsa sono convinti che il giocatore giochi oltre che con i
parastinchi anche dotato di un body network Wi-Fi al quale Carlo Sassi
trasmette gragnuole di comunicati di moviola in tempo reale. Tanta
demagogia, risentimento e dichiarata superiorità, per quella capacità
nauseabonda di riconoscere un merito anche a un giocatore così indegno,
mentre il risentimento dovrebbe riguardare tutti coloro costretti a
subire questo provincialismo gretto e questa intelligenza volgare come
un rutto. Il nostro sarà un premio settimanale e si chiamerà “ La
poltrona di Tannino”, sarà come il Tapiro di Striscia, verrà fisicamente
consegnato al vincitore, e nel nostro caso dalla Bice. La poltrona di
Tannino verrà realizzata con i sugheri delle bottiglie utilizzate da
Vargas durante la settimana, manufatti, ovvero fatti a manu da artisti
anonimi dalla sezione sarda degli Alcolisti Anonimi, là in Sardegna
anche per promuovere il loro sughero di qualità, e vista la problematica
del bere che spesso colpisce gli extracomunitari del calcio anche per
promuovere Alghero in compagnia di uno straniero. Verranno quindi
premiati i giocatori che bevono di più o che hanno comunque una tendenza
ad ingrassare, e mentre a Firenze è stata data la cittadinanza onoraria
a Prandelli, noi daremo il premio onorario ad Adriano, mentre il Masala
e il cugino di Vargas non potranno essere votati. Riteniamo la nostra
una iniziativa socialmente utile perché avrà soprattutto il significato
del monito, dell’invito alla moderazione, anche perché il campione del
calcio a torto o a ragione molte volte è un modello per i nostri
ragazzi, e ci sono quelli che hanno come modello Montolivo che già
scontano un rendimento scolastico vicino allo zero, allora abbiamo
pensato che al momento della consegna, la Bice chiuderà la premazione
pronunciando quello che sarà poi lo slogan della Poltrona di Tannino “
Tutti quei tuoi brindisi alla fine ti porteranno a giocare in Lega
Prosit”.