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sabato 20 ottobre 2012

Non bere tutte le cazzate che scrivo

Ogni soggetto ambizioso almeno quanto Montolivo, a un certo punto sente l’esigenza irrefrenabile di istituire un premio, lui si dice stia pensando insieme alla compagna ad un riconoscimento per tutto ciò che gravita intorno allo zero, indiscrezioni milanesi racconatano che stiano pensando di rendere merito al mondo del tasso zero, ai cibi a zero calorie, alla carriera di Renato Zero, ma con un focus importante per i giocatori che vanno via a parametro zero. Sono in molti dicevamo, a sentire questo desiderio di consegnare più che di ricevere un premio, perché per quello ci vogliono capacità riconosciute da qualcuno di diverso dalla propria madre, premi che vanno dal Nobel fino all’ultimo e interessantissimo cartellino Viola, solo per ricordare i più prestigiosi, ma oltre a questi vorrei citarne uno che ha caratteristiche sostanzialmente differenti e che ci piace perché è un premio dal confine molto labile tra appunto il riconoscimento e la presa per il culo. Ci piace per quella sua aria un po’canzonatoria, e anche perché è l’equivalente del comfort food, diciamo da una parte, latte, Nesquik e le Macine, biscotti che hanno la migliore capacità di assorbire la giusta quantità di liquido, e dall’altra il cosiddetto premio di consolazione. Siccome noi siamo ambiziosi e irrefrenabili, e siccome ci piace l’idea di un premio che possa essere consegnato agli ultimi dei bravi o ai primi degli sfigati, anche il blog vuole istituire il suo. Dichiariamo subito che non lo daremo a Klose, perché non risponde a nessuna delle caratteristiche richieste, troppo sobrio, e poi già al centro di polemiche da premio di consolazione questa volta del giornalismo, categoria secondo la quale, o meglio secondo quelli che girano in città a piede libero e di porco con il quale forzano il bandone della decenza professionale, compreso Luca Calamai, Klose avrebbe dovuto dichiarare di essere in fuorigioco senza saperlo, primo imbecille al mondo a farsi annullare un gol, forse perché i geni della polemica insulsa sono convinti che il giocatore giochi oltre che con i parastinchi anche dotato di un body network Wi-Fi al quale Carlo Sassi trasmette gragnuole di comunicati di moviola in tempo reale. Tanta demagogia, risentimento e dichiarata superiorità, per quella capacità nauseabonda di riconoscere un merito anche a un giocatore così indegno, mentre il risentimento dovrebbe riguardare tutti coloro costretti a subire questo provincialismo gretto e questa intelligenza volgare come un rutto. Il nostro sarà un premio settimanale e si chiamerà “ La poltrona di Tannino”, sarà come il Tapiro di Striscia, verrà fisicamente consegnato al vincitore, e nel nostro caso dalla Bice. La poltrona di Tannino verrà realizzata con i sugheri delle bottiglie utilizzate da Vargas durante la settimana, manufatti, ovvero fatti a manu da artisti anonimi dalla sezione sarda degli Alcolisti Anonimi, là in Sardegna anche per promuovere il loro sughero di qualità, e vista la problematica del bere che spesso colpisce gli extracomunitari del calcio anche per promuovere Alghero in compagnia di uno straniero. Verranno quindi premiati i giocatori che bevono di più o che hanno comunque una tendenza ad ingrassare, e mentre a Firenze è stata data la cittadinanza onoraria a Prandelli, noi daremo il premio onorario ad Adriano, mentre il Masala e il cugino di Vargas non potranno essere votati. Riteniamo la nostra una iniziativa socialmente utile perché avrà soprattutto il significato del monito, dell’invito alla moderazione, anche perché il campione del calcio a torto o a ragione molte volte è un modello per i nostri ragazzi, e ci sono quelli che hanno come modello Montolivo che già scontano un rendimento scolastico vicino allo zero, allora abbiamo pensato che al momento della consegna, la Bice chiuderà la premazione pronunciando quello che sarà poi lo slogan della Poltrona di Tannino “ Tutti quei tuoi brindisi alla fine ti porteranno a giocare in Lega Prosit”.