presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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lunedì 15 ottobre 2012
Alla ricerca del motore
La
vittoria a Chievo. Da ricercare in tutti i modi. Prima sul motore di
ricerca per ricordare come si fa, poi alla ricerca della consacrazione
lontano dalla nostra piccola, povera città. E Verona si presta bene, è
la dimensione giusta, e se c’avesse da ridire qualcosa con Pellissier,
Marchionne direbbe che è una città molto piatta dove l’unica cosa che
lievita è il pandoro. Il motore di ricerca della crescita, della
conferma delle ambizioni, la definisce essenziale, irrinunciabile,
doverosa, una tappa indispensabile per dare sostanza al gran lavoro che è
stato compiuto fino al gol di Jovetic contro il Bologna. La vittoria a
Chievo deve essere il secondo chicco da sgranare nel rosario delle
vittorie consecutive, per trasformare la prossima domenica in messa a
norma dell’impianto dei sogni e delle ambizioni, un omelia nella quale
si racconta la parabola vincente di una palla che finisce in rete, del
miracolo di gol che non siano solo quelli di JoJo, della moltiplicazione
dei gol non più contati. Vogliamo riempire il vuoto nella casella del
due in trasferta che manca alla squadra di Montella, e dal quale non si
può prescindere se si vuole disputare davvero un campionato importante, e
vogliamo riempire anche il vuoto di una domenica povera, vuota, a
cavallo delle due partite con la nazionale che non compensano la
mancanza del Viola. La vittoria a Chievo ci spetta anche per riprenderci
il gusto della classifica importante, per cancellare gli anni delle
poche soddisfazioni e dell’attaccamento alla maglia, per mettere una
parolina buona su un campionato che sembra averne tanto bisogno, ma
anche per rispondere a chi se ne è andato dichiarando di non credere al
progetto. Adesso ci vuole il motore, come per un sorpasso, e passare
dalle belle parole ai fatti, e il motore di ricerca del campionato è
proprio alla ricerca della squadra giusta per aggiungere al suo nome la
definizione di squadra rivelazione, stanno tutti rientrando, dalle
Nazionali, dagli infortuni, da anni sottotono, ci sono tutte le
componenti giuste, c’è qualità ma anche motivazioni, spirito di gruppo e
attaccamento alla maglia, e quanto sembrano lontane le ultime
Fiorentine, lontano da certi comportamenti, atteggiamenti, degrado della
professionalità, sembra proprio tutto un altro mondo al quale adesso
manca però il fiocco rosa della vittoria in trasferta, e subito dopo
quello per la mini serie, la terza, tre gemelli che mettano scompiglio
nella classifica e tra i sogni dei tifosi, d’altra parte è tutto
possibile, è lì a portata di mano, basta solo afferrarlo, e noi ci
crediamo. E se digitiamo la parola sogno associata a Firenze, il motore
di ricerca fa un eccezione e apre l’immagine di un sogno che danza su
una piccola, povera città.