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giovedì 25 ottobre 2012

Malizia

Ha ragione Lotito a temere un condizionamento arbitrale dopo le rimostranze di Pradè, e ha ragione perché conosce molto bene la politica del calcio, lui che a Roma è presidente di una della “società dei magnaccioni”, infatti è sempre lui che di fronte ai debiti cantava “c’hai messo l’acqua e nun te pagamo “, annacquando l’Irpef in 21 anni. E poi mal si sposa il fair play con le proteste così terra terra, la Fornero direbbe che siamo troppo “choosy” perché non si può fare così tanto gli schizzinosi per du’ cartellini gialli e allo stesso tempo mettere sulla maglia “Save the Children”. Ora se si vuole spaccare il capello e la faccia in quattro a Guida per una trattenuta di maglia, quando Lotito ha invece 21 anni di trattenute Irpef arretrate, si capirà bene perché il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali si rivolge ai tanti giovani come Ljajic, poveri viziati che spalmano la Nutella sul pane invece di fare appunto come Lotito che si adatta ad ogni tipo di rateizazzione, e mentre gli interessi dei comuni mortali volano con Equitalia lievito madre, Lotito si limita a far volare sull’Olimpico l’aquila biancoceleste. La foto di copertina mostra la malizia con la quale il tifoso Viola interpreta le decisioni arbitrali che viste con gli occhi di chi guarda dentro a quello scollo risulteranno sempre delle decisioni a pera, sviste e riviste, torti arbitrali ma anche occhi storti a forza di guardarle, tanto e comunque prima o poi gli errori si compensano, e se a quei seni manca solo la parola ai tifosi Viola manca un cazzone come Rosetti a proprio favore che non si è mai paventato, altro che compensazione, mentre il Presidente della Lazio si ricorderà bene la mano di Zauri, che alla fine è la spiegazione più semplice di come mai la Fiorentina negli ultimi cinquantanni abbia messo in bacheca Zauri tituli. Riconosciamo alla Fornero il nostro essere troppo choosy, e le chiediamo però se è possibile allungarci quella delega alle Pari Opportunità, in modo che tutti abbiano le stesse per avere un calcio di rigore a progetto, oppure un call center come Conte con il quale poter svolgere la propria professione anche durante una squalifica, tutti a suo servizio e rigorosamente a settecento euro il mese tanto per non passare troppo da choosy.. E’ anche vero che la squadra va tenuta lontano dagli alibi, e Montella questo lo sa bene e non parla di episodi a sfavore, ma si concentra sulle primarie per capire chi tra Toni e El Hamdoui scenderanno in camper domenica, e chi di aquila ferisce di Aquilani perisce ci viene da augurare a Lotito, mentre a chi ci fa le paternali suggerendoci che gli arbitri vanno aiutati, che vanno messi in condizione di sbagliare il meno possibile, rispondiamo che sono anni che lo prendiamo nel culo senza mai protestare, e l’ultima volta che l’abbiamo fatto ci siamo ritrovati nelle aule improvvisate della giustizia sportiva, e giudicati mentre c’era chi inzuppava la brioche nel cappuccino prima di sottrarci una caterva di punti tutti insieme, senza neanche spalmarceli in una quarantina d’anni. Ma il fair play è il fair play e non si può rinnegarlo solo perché ci è capitato qualche episodio sfavorevole, gli arbitri vanno aiutati e noi lo faremo come sempre, anzi visto come il blog è prodigo di iniziative, la seconda foto mostra proprio lo strumento principe, a dimostrazione di come a Firenze siano tutti ben disposti ad aiutare chi svolge una professione difficile come quella dell’arbitro, squadra e tifosi accettano di buon grado gli errori perché coscienti che vengono commessi in buona fede, anzi la foto mostra proprio come i tifosi siano addirittura disposti a dare una mano all’arbitro. Con tutta la forza.