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martedì 11 dicembre 2012

Via Viviano non è una nuova via

Mettere pressione a Viviano è produttivo quanto lo stabilimento della Lucchini a Piombino, anche se abbiamo potuto verificare bene quanto sia lui quello più piombato di tutti, ma il problema oggi dopo le dimissioni di Monti passa di competenza al governo Montella, visto che sarà lui a decidere se introdurre o meno gli ammortizzatori sociali chiamati Neto, per fare di Viviano eventualmente un pensioNeto come lo si può trovare nell’area barese invece che nell’area di rigore. Un complesso di misure che consenta ad un’azienda in crisi come quella fiesolana che ha appaltato i servizi di portierato da Boruc, di poter riorganizzare non tanto la linea produttiva quanto almeno la linea di porta. Ammortizzatori come quelli di una vecchia Saltafoss che servirebbero a Viviano per tornare ad essere più reattivo, o quantomeno rimbalzante su stesso invece che impantanato nelle pastoie burrocratiche come è diventata ormai la sua presa. Strumenti che potrebbero essere la mobilità per esempio, che di fatto compenserebbero la sua proverbiale immobilità, poi dovranno essere bravi in famiglia a fargli cambiare uno dei suoi idoli più deleteri che è Ciro Immobile, sapendo oltretutto che Nuciari ha già provato e riprovato a spolverarlo tutto prima della partita con il panno antistatico che usava per i trentatre giri. Quindi se Montella decide che si va avanti con lui va sostenuto e basta, sostenuto nel senso metaforico perché già si muove poco di suo, non vorrei che qualcuno dall’indole della crocerossina pensasse di doverlo sorreggere fisicamente andando di fatto a limitarlo ulteriormente. Quindi cerchiamo di sdrammatizzare e di vivere questa insostenibile pesantezza dell’essere portiere con l’ironia tipica del pezzo di merda sanfredianino, e in questa direzione vorrei consigliare ai tifosi di pensare positivo quando per esempio il fiesolano allarga le gambe e la palla gli passa di sotto, perché come da foto di copertina il divaricamento non sempre viene colto in maniera così negativa come succede quando a farlo è lui, è quindi solo questione d’interpretare in maniera meno schematica certe situazioni evitando di essere prevenuti e pervertiti nell’atteggiamento che rasenta il masochismo di pensiero. Anche Sarti ci si è messo, prima dichiarandosi vicino al giocatore quando invece il giocatore più vicino è Vecino, poi giudicando Viviano scarso anche nelle uscite in sala stampa ritenendo inopportuna qualsiasi assunzione di colpa da parte di un portiere, di fatto Sarti rilancia il tema un po’ bigotto e poco godereccio che i panni sporchi si lavano in famiglia, mentre come provo a dimostrare nella seconda foto così come ho già fatto nella prima, non è sempre vero quello che si è abituati a ritenere giusto perché diventato ormai consuetudine, e come si può ben vedere, e che bel vedere, è bene che i panni sporchi si lavino invece nelle lavanderie a gettone, magari proprio in quelle con ampie vetrate che danno sulla strada, perché sono in grado di dimostrare che il momento più bello è addirittura quando si rimane in mutande, cosa alla quale si è invece sempre voluto dare solo un significato negativo.