Giorgio
Bubba avrebbe detto con cognizione di causa che a Roma è scoppiato il
bubbone Viviano, Valenti invece che Valero è sottotono, Strippoli che ci
siamo fatti una bella strippata di gol e forse Calligaris ci avrebbe
suggerito di rituffarci nelle nostre acque per nuotare in una dimensione più congeniale, e lasciare così da una parte i sogni
di scudetto, anche se questo un po’ ci costa come invece avrebbe detto
Franco Costa. Mentre Zeman è sempre lui, fedele e trasversale alle
stagioni calcistiche che cambiano, e vedere oggi Totti credergli così e
per questo giocare in maniera strabiliante farà ricredere qualche
buontempone che dopo alcuni risultati balordi del boemo aveva sorriso,
come del resto aveva fatto anche se in maniera più amara giudicando il
mondo uno schifo dopo che Prandelli era stato messo alla porta. Diciamo
pure che la miglior Roma ha affrontato la peggior Fiorentina, e che
malgrado questo la partita è stata aperta fino alla fine, dimostrando
per l’ennesima volta il grandissimo carattere della squadra Viola capace
di rialzarsi dopo gli errori marchiani di Viviano, rischiando
addirittura due volte il tre a tre che non sarebbe stato comunque
giusto. Detto che Cassani e Olivera sono delle seconde scelte, che
Pizarro e Jovetic dovrebbero essere sempre della partita, o almeno
quando affronti avversari come la Roma, che Aquilani, Borja Valero e
Cuadrado non al meglio non te li puoi permettere, la Fiorentina esce
comunque a testa alta da una partita bellissima, strepitosa addirittura
nei ritmi imposti dalla Roma, che si permette sostituzioni come quelle
di Perrotta, De Rossi e Osvaldo. Meno Barcellona per i Viola che si
dimostrano però ancora micidiali sui calci da fermo, con l’ennesimo
movimento vincente che porta in gol quelli che partita dopo partita sono
da considerare sempre meno difensori, o almeno nella definizione più
classica del ruolo, diciamo che ogni situazione di palla inattiva getta
nel panico gli avversari, e la sensazione di pericolosità che si respira
al momento di calciare punizioni e corner si avvicina sempre di più a
quella del calco di rigore, si dice sia proprio questo il motivo per il
quale un arbitro oggi fa un po’ fatica a concedertene uno. Toni
costretto a giocare a campo aperto e Cuadrado fuori ruolo dimostrano che
la coppia d’attacco migliore forse sarebbe stata Seferovic e El Ham,
che riapre la partita, mette il compagno davanti al possibile tre a tre e
in mezzo gigioneggia con tacchi e suole facendoci ricorrere alla
psicanalisi per la gestione non schizofrenica dei nostri giudizi nei
suoi confronti, per capire insomma che razza di giocatore sia. Sono
veramente orgoglioso di questa Fiorentina, dell’atteggiamento con il
quale ha affrontato una partita di questo tipo, e alla fine se gestite
nella maniera giusta, certe sconfitte possono diventare addirittura
salutari, un ciclo di partite utili è terminato e un altro ricomincerà
domani, mi piacerebbe riappropriarmi un po’ di quel bel gioco
barcelloneggiante che ci aveva tanto affascinato, recuperare finalmente
Jovetic e puntare decisi e spavaldi alla Champion, certo c’è un problema
portiere ma Montella è napoletano sveglio e farà giocare solo chi darà
più garanzie. E’ veramente un bellissimo campionato questo Viola, capace
di dare grandi emozioni anche in giornate come quella di ieri dove pur
sconfitta vede la Fiorentina insieme alla Roma protagoniste di una
partita difficile da vedere sui nostri campi. E la Fiorentina di ieri
non lascia affatto l’amaro in bocca, anzi, lascia invece buonissime
sensazioni, che ci proiettano già alla prossima partita con la voglia di
vedere come saprà rialzarsi, come saprà crescere ancora e andare
incontro ad un’annata che siamo sicuri sarà veramente importante. Sono
fiero e allo stesso tempo curioso di vedere cosa c’è sotto a questo
magnifico campionato Viola.