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lunedì 17 dicembre 2012

Spek affumicato d'affetto

Mentre il Pek si commuove il posticipo ci dice che dopo Inter e Roma anche il Napoli non si muove, impantanato in una sconfitta interna pesante come la pastiera, e che anticipa di poche ore una penalizzazione che incombe come un’altra testata di Portanova. La Fiorentina ritrova i sapori del Pata Negra in mezzo al campo e in mezzo al risentimento dei padrini di Viviano che non riescono a godere del balzo in avanti della squadra come se Neto non difendesse la porta Viola, e come se un rimbalzo fasullo avesse tradito il proprio beniamino. Il cartellino giallo a Pizarro ci ricorda invece che Tagliavento ha regolarmente timbrato il suo cartellino di presenza, Toni la sua doppietta, Pasqual la sua miglior partita, Serse Cosmi il suo probabile esonero, il Siena una disfatta che per quanto ci tenessero a questo derby di similpelle non è proprio un augurio di buon Natale. Vincenzo intanto le indovina tutte compresa la sostituzione di Cuadrado con Romulo che rimesso sui binari di fascia ritrova la fisionomia della littorina, e con l’assist per Aquilani anche la sua miglior giocata in Viola, indovina anche la coppia d’attacco che permette a Jovetic di mettere minuti nelle gambe senza che la squadra paghi pegno, perché una volta recuperato lui potremo utilizzare la giocata personale sul tavolo di certe partite nelle quali il gioco non gira come dovrebbe. Difficile che con i tre tenori in mezzo al campo si possa verificare una qualche stitichezza di gioco, ma tutto è possibile, anche le difficoltà dettate dalla bravura degli avversari oppure da quelle racchiuse nell’umiltà di certi atteggiamenti prudenti come l’abbraccio stretto di una cerniera lampo, nei quali il colpo del campione può risultare il giusto grimaldello. Uova di lompo quindi sulla tartina domenicale, per via di un Siena così poco consistente, ma anche perché il caviale deve avere il sapore più piratesco della vittoria esterna che ci andremo a gustare a Palermo alla faccia di Zamparini e dello zampone, solo per ribadire che nel gruppone delle grandi ci siamo anche noi che ormai abbiamo il palato troppo fine per non apprezzare il raffinato gusto dell’alta classifica. Peccato solo per la questione Viviano, che sono convinto sarà sereno per il turno di riposo che gli ha concesso Montella, almeno lui, dispiace quindi per la divisione che invece sembra aver spaccato una parte della tifoseria, che dopo Montolivo, ha ritrovato pane per i propri denti aguzzi dai quali schizzare veleno anche su una serena vittoria di metà dicembre. E la Bice che conosce quanto sia umorale questa città, che è sempre al passo con la polemica anche quando certa tifoseria prova addirittura il doppio passo per cercare di macerare la gioia con una polemica secca come una finta di corpo, un disagio per il portiere tifoso che li fa andare di corpo, ha voluto interpretare quest’ennesima manfrina senza capo ne coda, mettendosi la serpe invece che in seno, in capo, al posto della cenere.