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sabato 22 dicembre 2012

Bacinovic

Si, è l’occasione giusta per chiudere l’anno con un’altra bella vittoria al bacio, per evitare una di quelle partite che non ti aspetti, di quelle a tradimento come il bacio di Giuda, per lasciare una bella traccia in questo finale di duemiladodici, consapevoli che “il bacio di una donna può non lasciar traccia nell’anima, ma ne lascia sempre sul bavero della giacca”. E visto che tra gli zamponi natalizi c’è pur sempre uno Zamparini precotto di mezzo, sarebbe davvero bello poterlo prendere un po’ per il bavero, inchiodandolo in fondo al pozzo del campionato dopo aver buttato fuori dalla Coppa Italia sia Pozzo che Giudolin. Per fortuna poi che il bacio è un apostrofo rosa e non rosanero, e che per evitare di farci prendere per il naso da Miccoli e soci, come per evitare di scontrarsi col naso quando ci si bacia è sempre opportuno piegare la testa, sarà bene non piegarsi affatto ai desideri palermitani e scontrarsi con la forza del gioco anche se ad ammiccare ci fosse la Favorita. L’importante oggi è comunque avere la consapevolezza di non aver sbagliato il matrimonio come fu con Delio Rossi, per non essere costretti poi ad amare considerazioni come “si finisce sempre per dare il bacio della buonanotte alla persona sbagliata”, dobbiamo essere concreti e cattivi anche se l’argomento è la partita al bacio, e che strappare una vittoria con i denti non sarà considerato un fuori tema visto che “il bacio è un morso addomesticato”. Parlo di baci ma non solo visti i refoli gastronomici che provengono dalla cucina del blog, e allora è doveroso sottolineare che cucinare bene l’avversario è estremamente importante per non ritrovarsi poi, disillusi, davanti a un tipo di rammarico tendente alla bulimia come “i baci non durano; saper cucinare si”. Vinciamo a Palermo e biaciamoci pure, attenzione però che dalle nostri parti si mangia il panino col lampredotto e dalle loro il cibo di strada è il “pani ca meusa”, il pane con la milza, insomma, solo per dire “ che baciare è comunque appoggiare le labbra contro l’estremità piacevole di otto metri di tubo digerente”. E anche Balotelli ha imparato a sue spese che essere troppo Fico può risultare più pericoloso dell’essere un attaccante pericoloso, se alla fine “un bacio tira l’altro e si finisce in sala parto”. Mi sento di dover dire che accetterei una vittoria anche se risultasse un furto come del resto anche “il primo bacio è un furto”, e voglio sperare che oggi pomeriggio la Fiorentina non sia così “brutta da non sperare nemmeno in un bacio della fortuna”. Sarà importante come sempre mantenere le giuste distanze e soprattutto comunicare tra i reparti, altrimenti il rischio è quello che il Palermo venga a conoscere le tue difficoltà magari perché ce l’hai stampate in faccia o addirittura mandate in stampa perché “ci sono delle coppie d’attacco che comunicano. Altre coppie di centrocampo che non comunicano. Ci sono anche delle coppie difensive che comunicano tramite i quotidiani, no? E uno apre la Repubblica, prima pagina, e legge: “Silvio ricordati di comprare il latte! Ci si vede a casa. Veronica”.[...] E poi c’è la risposta. [...] Sul Corriere della Sera: “Intero o parzialmente scremato? Un grosso bacio. Silvio”. No, non vogliamo che l’anno finisca con una crisi coniugale, con una sconfitta della famiglia Viola, vogliamo come detto una vittoria al bacio per dissipare malignità dell’ultimo minuto come succede con gli infortuni nel riscaldamento, come quelli che definiscono l’amore: un bacio, due baci, tre baci, quattro baci, cinque baci, quattro baci, tre baci, due baci, un bacio, nessun bacio.