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venerdì 14 dicembre 2012

Palp fiction

Ci potrebbe anche andare bene questo taglio di calcio spezzatino, anche se un po’ calloso e non proprio  un peposo, con partite a tutte le ore e tutti i giorni, quando un tempo invece c’erano “Le ore” e ci facevamo le seghe tutti i giorni, prima solo immagini statiche, mentre oggi inquadrature da tutte le angolazioni che testimoniano in maniera cruda l’inutilità degli arbitri di porta, un sushi di insulshi collaboratori che non fanno assolutamente fede come invece fa Fede messo alla porta. Diciamo che la partita vivisezionata e in HD con i sottotili in pisano di Adriano Bacconi è una conquista alla quale il tifoso ormai non può più rinunciare, un attestato tecnologico che equivale ad una laurea alla Bocconi, con annessi e connessi, con una tale risoluzione che si vedono anche i campi sconnessi, si conosce l’alta velocità del pallone e si evidenzia il pallore sul volto di chi ha subito un rigore, col rigore tipico del fermo immagine, si può tirare in porta da qualsiasi direzione e in tempo reale si sa già la distanza. C’è chi non vive più senza sapere le percentuali di possesso palla, procuratori che vivono invece solo sulle percentuali, e c’è chi non fa più sesso se la sua squadra ha perso il possesso del centrocampo, chi non ha incontristi a centrocampo, chi non si cura della fase difensiva, chi non si cura e muore, chi ha sempre la stessa coppia d’attacco e chi invece preferisce variare e allora va nei locali per lo scambio di coppie. Da ogni possibile inquadratura ci viene ricordato che l’ultimo uomo sulla terra di nessuno invece di sentirsi solo si becca il cartellino rosso, e che il gioco è talmente pervertito che esiste sia il fuorigioco passivo che quello attivo, oltre naturalmente ai metrosexual, all’intervento da dietro e alla dietrologia sui novanta minuti e sull’atteggiamento a novanata gradi, che consente a chi fa densità a centrocampo ed ha un gioco fluido di sapere che i corpi con densità minore galleggiano tra le linee così come gli stronzi. Però c’è un però in mezzo a tutta questa ridondanza d’immagini, il fatto che molti giocatori si sono dimostrati parecchio galleggianti perché sapendo che hanno migliaia di telecamere addosso vigili come un molosso, cosa fanno gli stronzoni, si riparano con la mano per non far leggere il labiale, la foto di copertina è la proposta che abbiamo fatto noi del blog a Platini che rifiuta la moviola, ma che speriamo non ci impedisca almeno di introdurre una soluzione efficace a questo problema che così tanto discrimina la parte più guardona del tifo, un sistema efficace che permetta ai più vojeur di leggere le cazzate che dice Cassano anche attraverso il buco della serratura del proprio cervello, un sistema che vada a disinnescare la tendenza a nascondere le scomode verità del calcio, sennò allora è inutile aver messo cento telecamere se basta una mano a renderle inefficaci. E visto che siamo stati interpellati dalla Fifa per risolvere questo problema abbiamo anche consigliato tra le tante inquadrature quella che secondo noi dopo uno lungo e accurato studio che ci è stato commissionato da Sky, dovrebbe risultare la più gradita al tifoso medio, nella seconda foto c’è un fermo immagine del prossimo spot nel quale verrà pubblicizzata questa particolare inquadratura che secondo Sky e soprattutto noi riuscirà a tirare su le sorti dell’emittente televisiva satellitare, e non solo quelle.