Cosa
evitare stasera a Roma, forse la “paura di volare”, e non è un caso se
la squadra è andata in treno, cito il romanzo di Erica Jong da non
confondersi con De Jong, che invece ha solo una paura tremenda di
continuare a giocare accanto a Montolivo, perché se è vero che la Jong
ha trattato i temi cardini dell’esistenzialismo femminile degli anni
settanta e la tortuosa e difficile strada verso la liberazione sessuale,
oggi noi puntiamo decisamente alla liberazione dalla vessazione
arbitrale. Paura di volare che potrebbe voler dire anche timore a
diventare grandi, paura di spiccare il volo verso la lotta per il
tricolore, quella di prendere coscienza di una dimensione diversa, e la
paura si sa potrebbe far piegare le gambe, perché aumentano le
pressioni, le aspettative, le responsabilità. E l’unica paura per fare
l’ultimo passo verso la consacrazione tra le grandi potrebbe essere
proprio la paura di farlo, anche se la squadra ha già dimostrato di
essere composta da ottimi professionisti, uomini capaci da subito di
fare gruppo, di giocare con personalità cercando di imporsi in tutti i
campi. E forse alla fine la paura è più la nostra, di noi tifosi dopo le
tante delusioni, si, la paura di volare è più la nostra, ma come la
squadra allora basterebbe far viaggiare certi sogni col treno, e con
l’alta velocità i sogni viaggiano spediti e sicuri, con Italo di Della
Valle poi si sentono persino a casa, siedono su Poltrona Frau, mangiano
pasti leggeri, perché viaggiare veloci vuol dire accorciare le distanze
dei sogni, e per questo pasti leggeri ma gustosi allo stesso tempo però,
proprio come vincere a Roma. E se Italo ha puntato sulla più alta
qualità degli ingredienti affidandosi a un grande cultore della
gastronomia italiana come Eataly, la cui caratteristica è quella che i
pasti, o meglio, gli Italbox vengono serviti al posto, i nostri sogni
conditi con i grandi interpreti che abbiamo cominciato ad amare in
questo scorcio di campionato, stasera serviranno alla Roma una sconfitta
direttamente sul posto. Quindi forza e coraggio, stasera andiamo a viso
aperto per vincere, se poi i nostri sogni sono Sordi alla rivisitazione
di certi sapori in chiave più moderna, e non amano formule come quelle
di Eataly su Italo, ma preferiscono un più classico piatto di pasta, il
sogno si sa, ha bisogno di essere coccolato tra le mura domestiche, tra
le certezze di qualcosa di familiare per poter crescere sano nei nostri
cuori, allora la paura di volare la trasformiamo in uno spaghetto che
racconta bene da una parte il nostro piatto più riconosciuto nel mondo e
dall’altra “ ho preso un bello spaghetto” è da sempre un modo per
raccontare la paura, e allora Sordi davanti a un destino che stasera
potrebbe anche urlarci in faccia tutta la sua delusione, noi diciamo
alle nostre paure “Maccarone...M’hai provocato? E io me te magno!”.