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sabato 1 dicembre 2012

L'abito non fa Lo Monaco

Il sole può sempre uscire, improvviso, anche da un cielo carico di dubbi, perché alla fine certe nuvole che si addensano gravate di preoccupazioni sono solo discorsi fatti sulla carta, e allora se proprio devo usare la carta ci disegno un sole per fare previsioni meteo influenzate dall’alta passione invece che della bassa depressione. Perché il campo è luogo di variabili impazzite come il crampo che di solito non lascia scampo, a differenza dello scampo che non ci lascia le penne solo perché non ce l’ha, ma che allo stesso tempo è magnifico con le penne, mentre la carta è più indicata a chi usa la fantasia come una sarta. E allora se proprio devo cucire abiti per domani scelgo il casual di Manuel nonché Pasqual, perché potrebbe essere proprio lui l’uomo partita a decidere la sfilata di Pitti Uomo Partita. E alla vigilia sembrano davvero fosche le previsioni dettate dalla moria delle vacche grasse, di quei nostri uomini di punta che con la loro assenza hanno dato il via alla prima edizione del Doktoberfest, un’infausta festa dove c’è libera mescita alla spina di Amaro Medicianle Giuliani, e dove è previsto l’uso del pallone medicinale con il quale giocheremo visto lo scenario pesante come appunto il pallone e anche il compito di trovare la via della rete. Non voglio prevedere caterve di gol solo per sfoderare un ottimismo incontrollato e passare da un amaro come Giuliani a un amore di Colonnello come Giuliacci, che ha ormai spettacolarizzato le sue previsioni come Montella la nostra manovra, ma proprio grazie alla consapevolezza di un gioco che ormai ci caratterizza a prescindere dagli interpreti, sono sicuro che domani vedremo l’ennesima bella Fiorentina cercare il successo attraverso l’espressione del proprio gioco. Mi piace ricordare come sia possibile ovviare alla consuetudine di un certo tipo di calcio che delega quasi esclusivamente al reparto di attacco tutta la sua fase realizzativa, una concezione questa che per onestà bisogna dire nasce soprattutto in quelle squadre fatte di giocatori privi del senso del gol al di fuori dai ruoli canonici, mentre come ha già dimostrato lo scorso anno la Juve, là dove c’è la qualità,  la forza realizzativa può essere integrata anche in maniera importante con la fase offensiva dei centrocampisti e persino dei difensori che in determinate situazioni possono supplire bene alle carenze del reparto di attacco. Non solo si supplisce ad eventuali carenze attraverso l’organizzazione, lo si può fare anche attraverso una diversa interpretazione del gioco, una visione che inzuppa le sue radici nella fantasia, fino a creare quello che diventa prima il fascino di una squadra e poi il mito, uso la seconda foto per aiutarmi ad esprimere questo concetto e quindi il pronostico per domani in una partita che ci vede privi di quasi tutti gli attaccanti, diciamo pure spogli, situazione contingente che Marilyn sfruttava per alimentare proprio il suo fascino quando priva nel suo caso del pigiama di flanella indossava solo due gocce di Chanel, e come vediamo dalla foto qualcuno pensò bene di utilizzarla anche nella versione più anticonformista del ruolo di centravanti che si sia mai vista, se possibile anche più di quella di Santiago Silva. Ecco, l’interpetazione diversa dello stesso ruolo sarà il tema della partita di domani, quindi ribadisco con forza il mio pronostico, e alle sue due gocce di Chanel numero cinque rispondo con due perle di Pasqual numero ventitre.