Ieri ho stappato una delle mie bottiglie migliori, mi son detto “Gianni se non la stappi in questi momenti cosa la compri a fare?” Mi sembrava l’occasione giusta non tanto per la vittoria della Fiorentina, per la doppietta di Babacar o per il ritorno di Borja Valero da un lungo viaggio lontano dai suoi standard. L’occasione giusta era quella di festeggiare la freddezza sotto porta di Ilicic. Conclamata mercoledì sera dopo gli errori di Roma contro il Napoli nella finale di Coppa Italia e la Juve in Europa League, un uomo che trova lo sfogo naturale del suo sinistro solo lontano dal traffico. Per la vittoria della Fiorentina ci sarebbe voluto invece una bottiglia più classica, un più affidabile DOCG delle nostra tradizione, una di quelle bottiglie che finisce per “Aia” tipo Ornellaia, Sassicaia, Gaja, con e senza “J”, ma qui si entrerebbe in un conflitto d’interessi che non manchereste certo di farmi notare , comunque per chi non potrà andare al Vinitaly, questa sarà la dicitura sull’etichetta della bottiglia dedicata alla vittoria contro l’Udinese “Dopo la vittoria netta con l’Udinese, Firenze adotta Babacar come suo nuovo simbolo. Tra un tramezzino e l’altro, Eugenio Giani ha scoperto in via dei Neri la versione di colore del “Biancone” mentre segna il gol del raddoppio. Una statua che sembra già attaccata dallo smog. La rapida crescita del numero degli immigrati richiede infatti l'attuazione di iniziative per la promozione di una conoscenza reciproca, per il riconoscimento e il rispetto delle differenti identità culturali. La sua doppietta dimostra che il giovane senegalese conosce molto bene il nostro passato, dopo la partita ha dichiarato di averla dedicata ai nostri nonni costretti a farla con la Cinquecento prima dell’avvento del cambio sincronizzato. E soprattutto prima di salire sul San Gaggio per andare alle Due Strade. Una partita che servirà anche ad Ilicic per superare quei complessi tipici dello sloveno catapultato in una realtà così piena di frattaglie, prima davanti al baracchino del trippaio di piazza de' Nerli assaggiando finalmente il lampredotto, e dopo senza più freni inibitori e neanche salsa verde, davanti al portiere mangiandosi un gol clamoroso. Una vittoria necessaria come la cerbottana durante la Rificolona. Alla fine Montella ritroverà la Fiorentina. L’aveva lasciata sul tavolo accanto alla frutta”. Per celebrare la freddezza sotto porta dello sloveno ci voleva una bottiglia meno scontata, che avesse dentro di se una storia maturata attraverso il gusto della ricerca vera tra le vigne e le cantine a più alta vocazione del territorio, senza riferimenti ad etichette di moda, di sponsorizzazioni, favori di mercato, enologi ruffiani, perché per Ilicic non c’è bisogno di spendere tanto come non sempre è detto che c'è bisogno di spendere tanto per bere una buona bottiglia. Bianchi, rossi, riserve, grandi annate conosco un supermercato che ha uno degli assortimenti migliori che abbia mai visto. Le migliori etichette sconosciute. E poi ha anche le annate più rare, come dicevo anche le meno scontate, tutta roba da collezionisti come "Leopolda" che non è interessante come Gaia...E poi ha il sistema antitaccheggio che non funziona.