Ieri ho avuto modo di parlare con Gianni Ceccarelli di Fi.it, devo dargli atto che è stata una sua iniziativa, e così grazie a lui per la prima volta ci siamo sentiti telefonicamente. E’ stato molto gentile, sicuramente migliore di me, che al contrario appena posso lo prendo in giro sfruttando dinamiche di blog. Riflessi. Geometrie di Rete favorevoli. Insomma, da sanfredianino “rottinculo” quale sono, non perdo mai occasione per stuzzicare. Lui malgrado me si è dimostrato un signore, si è fatto due risate perché ha tolto le barriere architettoniche e pratica il terzo tempo. Abbiamo parlato del passato, è stato oltremodo carino nel volermi spiegare cosa era potuto accadere quando ho deciso di non scrivere più su Fi.it. Non mi ha chiesto di tornare, ha solo voluto spiegarmelo a voce visto che non ne avevamo mai avuto modo. Abbiamo parlato di cose personali e anche della gestione di certi utenti difficili, insomma, dei mille rivoli della rete. Del Vivoli e delle rate da pagare. Perché lo racconto? Per precisare intanto che tra i due sono senz’altro io la merda come dice sempre Lele, e poi soprattutto per affermare che non c’è nessun tipo di frizione tra Fi.it e questo blog, lui certo si stupirà di queste mie parole, lo preciso perché altrimenti sembra che lo abbiamo concordato, mi fa piacere invece raccontarlo perché molte volte qualcuno ha cavalcato l’onda della contrapposizione, e invece non è così, ed è giusto che si sappia che i nostri rapporti sono all’insegna della stima reciproca. Poi è anche vero che io sono più bello e più magro, e che lui ha più utenti di me, ciò non toglie che ce ne andremo a prendere un caffè insieme, dentro al quale lui metterà quattro o cinque bustine di zucchero mentre io lo prenderò amaro. Non abbiamo parlato di fiche ma ho come la sensazione che io abbia situazioni più stuzzicanti, lui se vorrà potrà sempre smentirmi. Se ci sarà modo, vista la sua passione per i dolci e la mia per quelli fatti in casa, non nel senso di fatti al Franchi, lo preciso sempre per coloro che vogliono capire quello che gli fa più comodo, volevo dire che mi piacerebbe parlare di storie di utenti davanti a una bella fetta di torta, anche se non sono un mago delle torte, a dirla tutta sono un pessimo pasticcere, mi vengono fuori delle cose davvero pessime. L’ultima volta che ho avuto amici a casa, però, non hanno fatto altro che complimentarsi per come mi era venuta bene la crema catalana. E io allora mi sono guardato bene di dirgli che doveva essere una torta di mele. Forse tra i due sono io però quello più generoso, perché mentre lui mi ha invitato a prendere un caffè scrio scrio, io già immagino di dedicargli una bella tavola imbandita di ogni ben di Dio, proprio a dimostrazione dei buoni rapporti di vicinato. Ma a prescindere dal diverso approccio comunicativo l’importante è che siamo tutti per la Fiorentina. E che oggi si vinca.