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martedì 21 ottobre 2014

Il segreto della felicità

La delusione per la sconfitta è sparita, puff!! Me la sono levata di dosso come un tabarro quando fa caldo. E’ bastato un attimo grazie alle sue parole lenitive, “strepitoso” in diretta detto da lei aiuta molto, fa bene alla classifica. Sono punti pesanti che valgono doppio. Lei, una vera crocerossina che spalma Lasonil a quattro palmenti sugli ultimi risentimenti. Meno, fa molto meno bene invece al ritorno a casa dalla Rita che sente la radio. Ma questa è un’altra storia che non interessa Lele, che mi perdonerà se non gliela presento, la crocerossina, ma ci tengo a precisare che è solo perché a lei piace molto Montella. E per chi avesse messo Isoradio solo per ascoltare l’ultimo incidente successo invece del mio ultimo successo rimedio subito: “Ho sperato fino alla fine che non ti fosse tornata la voce per non raccontare questa sconfitta. Purtroppo le multinazionali del farmaco producono cortisone a bizzeffe. E a proposito di indisposizioni, Babacar ha vomitato prima della partita. Io durante. Lui vomita perché è un bomber sensitivo. Sarà infatti una partita vomitevole. Mentre le notizie brutte non arrivano mai sole. Le olive hanno la mosca, la raccolta delle castagne sarà disastrosa per via delle piogge, insomma, sembra una stagione a rischio di grandi soddisfazioni. Niente fettunta e ballotte. Solo batoste. Confido nel cavolo nero, anche se per adesso sono solo cavoli amari. La Fiorentina di ieri riesce a smentire persino Darwin dimostrando la teoria dell’involuzione. Ilicic che è sempre così avanti, spesso in fuorigioco, anticipa anche la sua crisi di mezza età. Oggi vorrei smaltire la mia delusione in santa pace davanti a un cantiere della tramvia, ma ho paura di trovare un pensionato che mi chieda se Gomez ce la farà a rientrare prima che venga terminata la seconda linea.” E se è stato un fine settimana tremendo, da dimenticare sotto il profilo delle abrasioni sulla passione Viola, non lo è stato assolutamente per una delle decisioni più importanti della mia vita che sono riuscito finalmente a prendere sabato sera dopo un travaglio durato mezzo secolo. No, non ho deciso di scappare di casa con una lei che fa radio, affascinato come sono ultimamente dal mondo dell’etere che tanto mi ricorda quando da piccolo passava a casa l’infermiera a farmi le punture. No, ho deciso che preferisco le ballotte alle bruciate, si, ce l’ho fatta a decidere, e un trucco per andare avanti meglio nella vita non è tanto sognare di scappare di casa con una lei attrice giovane, ma ricordarsi di mettere i semi di finocchio nell’acqua delle ballotte.

PS: Come sempre Foco mi ha aiutato a confezionare le pillole