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martedì 28 ottobre 2014

Siete anche troppo buoni con lui

La Gaia è sempre così espansiva nella sua ricetta delle pillole, come quando fa colazione, e baci di qua e complimenti di là, che mi regala certi ritorni a casa di lunedì sera che te li raccomando. La Rita infatti, solerte come una guardia svizzera, e ancora sulle frequenze di Radio Toscana come a ribadire “le ho sentite tutte quelle sguerguenze”, è già pronta con il bicchiere d’acqua in mano. Sarà infatti lei l’ultima a farmi ingoiare la pillola. Mi aspetta ostica sul ciglio della sera come sembrano anche alcuni di voi quando parlano di Montella, sempre così amari, mentre io devo pensare a cose molto meno terrene di un rombo di centrocampo per mandare avanti la baracca. Altro che il Montella in versione natalizia così ad intermittenza che vi si accende e vi si spegne, buono in trasferta e in Europa, non buono in casa, che vi si accende e vi si spegne, buono in trasferta e in Europa, non buono in casa, poi la Rita ha staccato la spina perché il lunedì sera non ha voglia di vedere le lucine accendersi e spegnersi. Insomma io per voi lotto ogni giorno con le metafore, devo inserire stati d’animo in contesti, tirare fuori la stagionalità dei sentimenti, e in quella di ieri doveva essere ben presente l’influenza dell’imminente primo novembre, un pezzo che vado a sottoporvi conscio che potreste essere duri con me come lo siete giustamente con l’albero di natale di Montella “Un pareggio che non scalda anche se di rincorsa. Ricorda un po’ quando prendi l’autobus al volo e ancora con il fiatone ti rendi conto che in fin dei conti hai preso solo l’autobus per andare a Trespiano. Tanto loro non scappano, potevi prendere anche quello dopo. E a proposito di morti, Ilicic ha avuto uno degli ultimi riflessi incondizionati prima di trovare la definitiva pace della sua rigidità. No, non scalda questo pareggio, sembra una cosa scontata come un maglioncino in svendita, di quelli sintetici che sono sottocosto proprio perché ne devi comprare almeno tre per scaldarti. E alla fine te ne vai a letto sapendo che ti ci vorrà un quarto d’ora per spogliarti con tutti quei maglioncini, e sapendo soprattutto che sarà una notte senza sogni di gloria, di quelle dove prima di addormentarti al massimo ti convinci che durante i lavori per la realizzazione della seconda linea della tramvia saranno rinvenuti reperti archeologici appartenenti agli inizi dei lavori di costruzione della seconda linea della tramvia”. Piacerebbe anche a me criticare tanto Montella dalla mattina alla sera senza avere la preoccupazione di essere per forza sempre così leggero, disincantato, sopra le parti, mi piacerebbe tanto anche a me qualche volta sbagliare persona come fanno altri in modo da fare per una volta una cosa diversa, rompere la routine e fare una critica alla persona sbagliata in una sorta di gita fuori porta San Frediano. Ma vi dirò di più, se non fossi completamente assorto nel mio ruolo farei anche peggio di voi, farei direttamente il processo alle intenzioni criticandolo per scelte non ancora compiute. Gli regalerei un impermeabile come quello del tenente Sheridan, roba di Burberry naturalmente, non certo come quello giallo da barbone di Spinelli. Insomma, per fargli fare un figurone anche quando si presenta in conferenza stampa con quel sorrisetto che tanto amate, ma con l’intima speranza che non lo possa indossare per più di due ore, perché ogni volta che esce dallo spogliatoio la Polizia lo arresta per “imminenti atti osceni in luogo pubblico”.