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giovedì 16 ottobre 2014

Captcha

Avevo letto della sua esistenza solo sui libri delle elementari, in seguito però avevo pensato che fosse una storia un po’ enfatizzata da parte di gente senza tanti scrupoli geografici. Ieri invece l’ho vista davvero, ci sono passato a fianco. La Dora Riparia esiste. Immagino quindi che da qualche altra parte ci sia anche quella Baltea, e non come i’ Giannelli che non esiste perché è solo un generatore di commenti automatico gestito questa volta senza scrupoli dal “Cecca”. E mi dispiace che qualcuno intollerante come solo sanno esserlo coloro che sono cresciuti tra le brutture di Borgognissanti, vorrebbe che facessi fuori attraverso la censura più bieca, quando è invece sufficiente adottare misure meno drastiche come ad esempio un semplice test fatto di una o più domande e risposte per determinare se l'utente sia un umano (e non un computer o, più precisamente, un bot). Il suo acronimo inglese è “captcha” da non confondersi con un difensore dell’Estonia. A proposito di Effemberg, che dopo la Gaia è diventato il mio coccolino, immagino che parlando di Dora Riparia, l’abbia anche risalita pagaiando, e oggi mi aspetto il suo racconto. A proposito di Bernardeschi invece, ho saputo grazie a voi che il riferimento al Brunelleschi è piaciuto, e allora oggi inserisco anche un video che racconta proprio della costruzione del suo gol più bello con l’Under 21, una ricostruzione che evidenzia soprattutto la mancanza di deviazione. Devo dire che ci sono anche dei libri che lo raccontano, non solo dei filmati, ed è molto bello leggere le prime pagine della sua carriera, non saranno i sussidiari delle elementari che raccontavano di strani fiumi, ma sono avvincenti e profumati come “Il Maestro e Margherita”, si perché nelle prime pagine della sua carriera c’è anche una signora che gestisce un chiosco sovietico di bevande che quando apre due succhi di albicocca intorno si spande odore di parrucchiere, e io tutte le volte che sento odore di parrucchiere penso al Maestro e Marrgherita, e se non avessi letto Il Maestro e Margherita, probabilmente non avrei mai riconosciuto, nella mia vita, l’odore di parrucchiere. Il mondo è pieno di gente strana che tenta pallonetti dal limite dell’area senza mai riuscirci, io piuttosto che da loro sono contento che la mia passione per la Fiorentina sia cresciuta grazie a persone come Bulgakov. Da non confondersi con Berbatov.