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mercoledì 29 ottobre 2014

Un Cesare che funziona

Mentre voi avanzate sgomitando tra la fitta ragnatela del possibile turn over, io sfrutto lo spazio antistante la partita con l’Udinese per aggiornare il racconto delle esperienze gastronomiche in quel di Bologna, e tamponare il vostro desiderio crescente di donne nude. Il caso ha voluto che nell’hotel dove pernottavo vi fosse uno dei ristoranti di Cesare Marretti. Lui è uno degli chef giovani emergenti (proprio giovani forse no visto che è un 71), di quelli tipo Simone Rugiati (proprio giovani come lui forse no visto che è un 81) insomma un paragone del cazzo, comunque uno che ha fatto anche tanta Tv, tipo “La prova del cuoco”. Ne parlo perché la sua è una formula interessante, i suoi ristoranti sono appunto a Bologna (2), Torino e Roma, lui è di Firenze, ha girato il mondo ampliando il suo bagaglio personale, New York, Australia, Messico e Giappone solo per citarne alcune. Ha sempre pensato ad una cucina che coinvolgesse i cinque sensi, che avesse la capacità di stupire e comunicare. La sua ricerca culinaria ha spaziato non solo nell'arte, ma anche nel design della tavola creando un'unione perfetta di forme, colori e sapori. E’ sempre lui infatti a creare esclusive collezioni di oggettistica per la tavola in ceramica ispirate all'armonia della natura, alla funzionalità e all'arte di presentare il cibo, abilità nella quale è davvero bravo. Ciascun pezzo, dipinto a mano, è unico ma interscambiabile, pensato per stimolare la fantasia nell'uso dell'oggetto per la tavola: è per questo che le ciotole con coperchio si possono creativamente utilizzare per presentare una zuppa, una crema, una bevanda o semplicemente per "arredare" la tavola. I vassoi diventano anche originali sottopiatti sui quali posare le ciotole ispirate a Picasso, o i piatti quadri. I piatti si presentano come oggetti d'arte che si scompongono in due elementi per accompagnare le pietanze con pane o con le loro salse. Per quanto riguarda la formula di questa sua nuova filosofia del “fare cibo più che fotografare”, diciamo che si basa sulla freschezza della materia prima e tutti i piatti sono abbinati a contorni senza spesa aggiuntiva. Il format di "E' cucina" comprende 5 scelte; “Oceano” Un piatto di pesce crudo o cotto, secondo la disponibilità del mercato, con misticanza e salse varie (io ho mangiato un carpaccio di spada crudo); “Arcimboldo” Un piatto di verdure crude e cotte con frutta e formaggi, seguendo la stagionalità; “Totò” (solo a pranzo) Primi, piatto del giorno; “Formula roulette” Un piatto legato alla tradizione regionale che cambia ogni giorno. Tutti preceduti da un benvenuto offerto dallo chef e a seguire buffet di dolci e frutta. Ogni menù ha il costo di 15,00 € e comprende acqua, calice di vino e caffè. Devo dire che funziona, mi sono messo a parlare con chi lo gestisce, e  fanno di media 300 coperti al giorno, sette giorni su sette, perché la qualità è buona e quindi occorrono i numeri. Al contrario di quei ristoranti alla moda, prezzi esagerati e porzioni ridicole. Le portate una dietro l’altra, quasi invisibili dentro a piatti grandissimi. C’è gente che quando ha visto in mezzo al piatto un fungo microscopico non ci ha visto più e ha protestato vivacemente. Ignoranti. Infatti il cameriere prima ha ascoltato con pazienza e poi ha fatto presente che la quantità minima era solo dovuta alla scelta di un fungo velenoso da parte dello chef, e non è che se ne possa mangiare chissà quanto. Camionisti! Ieri per essere merda come solo in San Frediano siamo capaci, c’è stato anche un fuori programma in radio, una cosa estemporanea nata dopo aver fatto i complimenti alla Gaia per come si era vestita, e lei donna di spirito non si è fatta ne in qua e ne in là e l’ha letta andandomi nel culo: ”Amare una persona come te significa dargli la possibilità di esprimersi totalmente, senza vincoli, ostacoli, in modo che possa manifestare il talento e la solarità del proprio carattere senza sentimenti come la gelosia che ne limitano l’approccio straripante alla vita. Certo, il rovescio della medaglia di tutta questa bella libertà è vederti uscire di casa vestita come ieri”.