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lunedì 1 dicembre 2014

Allerta Mati

Risposta importantissima che non è un semplice “si” anche se tanto anelato come potrebbe essere quello che apre scenari morbosi e gambe tornite, alla richiesta trabocchetto di salire a vedere la collezione di vittorie in trasferta, certo non farfalle, ma è proprio l’aver acquisito un pezzo importante di quella collezione la risposta più importante, in attesa della partita che aspettiamo da sempre. Bella, bella davvero la Fiorentina, anche se invece del profumo di donna ha il sapore del mirto. Mentre il Cagliari fa il morto nel suo splendido mare. Andare a vincere così su un campo che spesso ci ha fatto tribolare, mi ha permesso di passare una serata spaparanzato sul divano a sognare i profumi di donna e di mirto, una fragranza che fa invidia anche al porceddu. D’altronde la Rita mi ha sempre accusato solo di immobilismo, sa che non disprezzo i sapori forti della vita come anche la carne di capra. Certo il Vermentino così a portata di mano ha alimentato un’eccitazione eccessiva, un ingiustificato benessere solo per aver fatto castelli di carta musica per aria. La squadra è salita di tono, ha ritrovato gioco, armonia e serenità, oltre al gol di Gomez e ad uno straordinario giocatore come Joaquin. La Juve intanto beffa il Toro ma arriva nel nostro momento migliore, diciamo in un momento magico come quando su quel divano madido d’ispirazione trovo rime essenziali come porceddu e Cuccureddu o addirittura Pusceddu, e poi sarà stato il vermentino bello freddo ma ho visto un Savic che voi umani non potete immaginarvi.  E ancora frastornato dalla presenza di solfiti ho sentito qualcuno sussurrare: “E’ tempo di morire”, ma non l’ha detto Prandelli, ne Mancini e ne Zeman dopo il terzo pacchetto di Marlboro e il quarto gol di Cuadrado, ma chi non gode quando la Fiorentina vince. Già vedo gufi da combattimento in fiamme a largo dei bastioni di Fi.it. Una sorte di Orione dove c’è comunque sempre qualche coglione. Sarà perché ti amo Gaia, sarà perché non capisco una sega, ma a me Alonso in quella posizione comincia a convincermi, come se Montella avesse preso spunto dal Kamasutra. Belli e fortunati, note positive e tante ripartenze sbagliate, ho persino cominciato a rivedere il Borja Valero che ci aveva fatto stropicciare gli occhi, cosa  che ultimamente mi succedeva solo appena sveglio. Cispe a parte, splendido Mati Fernandez  anche se non ci sono solo note positive visto che questa partita sembra aver decretato l’esonero del povero Ilicic più che quello di Montella, che magari ha avuto la colpa di frequentarci nel nostro momento peggiore, anche se ha fatto di tutto per metterci del suo peggiore, visto che il suo miglior lancio è stato quello della fascia nera del lutto, e il suo colpo di testa vincente, quello a un tifoso ieri sera all’aeroporto di Cagliari. Sono cosciente poi che per alcuni non potrà essere una domenica perfetta fino a quando la classifica dirà che siamo dietro al Genoa, uno smacco perché anche noi abbiamo avuto un alluvione, mentre i giapponesi forse condizionati dalla classifica, hanno scelto di costruire una città sull’acqua copiando proprio il modello Genova. Ma anche la Fiorentina dilaga nel secondo tempo, proprio come quei torrenti che allagano di continuo il capoluogo ligure. Forse all’Arno manca la stessa continuità di quei torrenti tipica di Gasperini. Lo so che sto parlando poco della  partita, Genoa, Prandelli, i torrenti, posso aggiungere che il disturbatore Paolini ha tentato il suicidio, e che c’è anche l’ennesima allerta meteo da ieri sera alle 22, ma questo è un blog che fa disinformazione, gli unici ad annunciare alla Juve l’allerta Mati, e se c’è anche uno solo che aveva avanzato perplessità sulla trasferta di Cagliari per me deve avere lo stesso spazio e considerazione di chi ha delle incertezze persino sulle cause del decesso di un modulo che cade da un edificio di 4 3 3 metri.