Era nell’aria da un po’ di tempo come il gol di Gomez, ma adesso è una notizia ufficiale uscita ieri in tarda serata dagli uffici della Santa Sede, Papa Francesco accorre come sempre in soccorso dei bisognosi: “Chi legge la riblogghita andrà in Paradiso, soprattutto chi ci scrive, posto garantito anche ai 33 iscritti in quanto sono lo stesso numero di un’Alfa Romeo che avevo in Argentina. Gli altri no, andranno nell’inferno del 4 3 3”. Molte parrocchie, anche quelle più esposte al degrado morale presente in Borgognissanti dove non credono nemmeno ai loro occhi quando si rendono conto di riuscire a vivere in quel posto, si stanno attrezzando con almeno una navata coperta da WiFi libero. Alla chiesa di Serumido in via Romana, vista l’impennata di fedeli si è provveduto ad installare anche un marchingegno elettronico che permetta di accendere candele elettriche, prenotare messe e posti in Paradiso, tutto con la carta di credito, e per il Paradiso solo una volta dimostrato di avere i requisiti grazie all’accesso wireless ad Internet. In San Frediano siamo al passo coi tempi e così evitiamo i furti, ma anche di trovare tra gli spiccioli quei gettoni gialli usati al posto dell’euro per prendere il carrello al supermercato. Tra qualche tempo, si legge accanto al confessionale, le stesse operazioni potranno essere effettuate collegandosi direttamente al sito della parrocchia da qualsiasi postazione web. Don Diego durante l’omelia ha confermato anche un’altra indiscrezione, che sarà possibile cioè prenotare più posti in Paradiso, sempre se uno dimostrerà di essere un multinick. Per tutti gli altri si è pensato ad un premio di consolazione, una scatola di montaggio con l’immagine di Brosio prima e dopo aver visto la Madonna, chiamata Ikea, da ritirare in sacrestia e dove ci si potrà dilettare a smontare e rimontare un 4 3 3. Poi una voce celestiale mi ha distolto dal pensiero di fare una copertura WiFi come si deve, anticipandomi le condizioni ambientali che troverò in Paradiso. E così ho ascoltato l’omelia della Gaia da Radio Toscana, un monito sul Natale e sul consumismo: Siamo rimasti indietro, terza vittoria in trasferta consecutiva. Avevo scritto la letterina a Babbo Natale ma non pensavo che si mettesse così avanti. Di sicuro non usa il 23A che va a Sorgane. E comunque puzza un bel po’che riesca a consegnare prima ancora di Amazon. Puzza come il mio bagno stamani prima ancora di entrarci. Non avrei mai pensato che Babbo Natale usasse il bagno e ci lasciasse dei regalini di sua iniziativa. E’ stata però una bella domenica, una vittoria dal sapore di mirto, grazie alla quale ho potuto costruire castelli di carta musica. Malgrado Babbo Natale si dimentichi sempre di portare le pile di ricambio. Perché poi le vittorie si scaricano d’entusiasmo malgrado il vermentino aiuti a dimenticare che alla fine tocca sempre a te alzarti dal divano per cambiare canale quando il telecomando si arrende. Intanto Gomez si è finalmente sbloccato, proprio come Babbo Natale dentro al mio bagno. Alla fine della partita il tedesco ha dichiarato “Mi sono tolto un peso di 200 chili”. Ero allo scuro che Babbo Natale non tirasse lo sciacquone, ma non sapevo nemmeno che Gomez avesse la Nanni appesa al collo”.