Il giorno di Natale mangi e poi rimangi fino a quando non metti il risultato al sicuro. Spesso succede su un comodo divano. Così aspetti di digerire, tre giorni come il triplice fischio dell’arbitro. Il Natale del Bambi è stato invece un po’ più agitato del previsto, è uscito di casa con l’eskimo anche per andare alla messa di mezzanotte, malgrado la sua compagna gli avesse regalato un Moncler. Prima di arrivare in chiesa si è però intrufolato in una processione, ma si è accorto di aver sbagliato corteo solo dopo la seconda carica della Polizia. Buona invece l’iniziativa del Comune di Firenze che a partire dal 26 mattina, per due giorni, farà passare la differenziata per i regali di merda. Io quest’anno ho solo uno scoiattolo d’acciaio, che con la coda dovrebbe schiacciare le noci, è stato provato venti minuti con tanta fiducia. Come Brillante a Roma. Probabilmente andrà in prestito da un parente a Empoli. Intanto ho scoperto che la processione sbagliata del Bambi era in realtà un corteo No TAV, visto che sono dovuto andare al Commissariato d’Oltrarno per riprenderlo, e parlando con un agente ho scoperto che i No TAV si chiamano così ma in effetti non ce l’hanno affatto con le opere dell’Alta Velocità, si nascondono dietro questo falso problema, in realtà sono solo i giocatori di serie A scontenti. Quelli che giocano poco. Giovinco è a capo del gruppo dei No TAV. Poi c’è da rimarcare una sostanziale differenza tra Natale e Santo Stefano, due giorni così vicini ma così lontani, un po’ come tra chi firma il rinnovo del contratto e chi invece va via a scadenza. O anche come chi vive il suo embargo aldilà del ponte alla Carraia. Insomma, a Santo Stefano riaprono i bar che sono stati chiusi per Natale.