.

.

venerdì 19 dicembre 2014

Agganci

Se dovessi raffigurare graficamente il nostro mondo del calcio lo farei pezzato come una mucca, forse per come viene munto. Tutti i giorni, prima, durante e dopo. Quello che salta agli occhi è che molti dei suoi protagonisti, prima in campo, e non solo visto il calendario dei giocatori del Napoli, e poi una volta finita la carriera si riciclano e continuano a mungere come inossidabili politici. Trasversali ai partiti, alle televisioni, e alle centinaia di partite. In un trionfo di ex mariti di ex veline, dopo che ancora in attività non festeggiavano il gol dell’ex. C’è chi tra questi affolla l’esercito degli opinionisti televisivi, chi invece affianca i telecronisti alla stessa maniera di quando ancora accompagnati alle veline non ancora ex, faceva le sovrapposizioni. Solo dei nostri ex mi vengono in mente Amoruso, Adani, Di Livio, Galbiati, Robbiati, Galli, Flachi. Poi ci sono quelli che diventano dirigenti, vedi il guardaspalle albanese di Lotito, lo sono stati Antognoni, Oriali e Branca, che continuano a svolgere mansioni anche in Federazione come Albertini, lo è Nevded. L’ultima tendenza vede giovani ex giocatori già sedere su importanti panchine, e qua la lista è lunga, da Montella a Inzaghi, da Sinisa ad Allegri, Conte, Pioli, insomma è tutto un magna magna, con la percezione che il passaggio dal calcio giocato a quello allenato sia sempre più breve. Un tempo un Mister faceva gavetta e a seguito delle esperienze e dei successi approdava nella massima serie. E’ capitato che questo processo sia stato addirittura forzato inducendo in tentazione un giocatore a smettere di giocare pur di andare a sedere su una panchina importante come quella del Milan. Insomma un tempo il giovedì si vedeva vincere Massimo Inardi a Rischiatutto, oggi si è costretti a veder vincere Juve e Napoli. La mia paura è che tutto questo carrozzone possa diventare molto presto un carro funebre, e questo mi consente a proposito di ex, di parlare dell’esperienza di uno di un altro sport, certo che un giorno ci potrebbe tornare utile a tutti, con la garanzia che il trasporto andrà a buon fine, senza imprevisti fastidiosi come quelli che capitano ad un ex del nostro amato mondo del calcio quando è costretto all’uso intensivo del congiuntivo, oppure da Mister quando si cimenta in sostituzioni cervellotiche. Parlo di come è strana la vita. Da pilota di Formula Uno, a ‘pilota’ di carri funebri. E’ l’incredibile parabola della vita di Heinz Harald Frentzen, ex protagonista del circus di F1 che oggi a 47 anni si guadagna da mangiare in tutt’altro modo. Nel 1997, l’allora promettente Frentzen chiuse al terzo posto il Mondiale vinto da Jacque Villeneuve, grazie anche alla squalifica di Michael Schumacher per l’incidente con lo stesso canadese a Jerez. Frentzen, compagno di squadra in Williams di Villeneuve, divenne famoso anche per essere l’ex fidanzato di Corinna, attuale moglie di Michael Schumacher. Naturalmente anche il mondo del calcio non si fa certo mancare il turbillon delle ex, come la chiacchierata Wanda Nara contesa tra Maxi Lopez e Icardi. Oggi però Frentzen si guadagna da vivere lavorando come autista di carri funebri, dopo che la sorella Nicole ha ereditato l’azienda di famiglia fondata dal padre. Lui guida con disinvoltura il carro nero per tutta Monchengladbach. Aggancio questo che mi serve anche per salutare Virna Lisi, la Marylin italiana.