La partita di Cesena ha confermato che la squadra è in salute, oltre a un’altra delle grandi verità del calcio; quella che bastano un grande portiere e un grande centravanti. A Montella si contesta il fatto di non essersi vergognato per la seconda volta consecutiva, in quanto il calendario lo ha costretto a vincere contro una squadra di merda come il Cesena, tre punti che quando l’hanno fatti le altre contro i romagnoli, rimpinguandoci le classifiche, sono serviti per attaccare il tecnico che magari pareggiava in casa del Milan mentre il Napoli ci passeggia. La classifica dice che la Fiorentina è a 3 punti dal terzo posto malgrado la mancanza di attaccanti e malgrado l’allenatore, forse con Stramaccioni o Iachini la squadra sarebbe arrivata prima nel girone di Europa League e oggi sarebbe a tre punti dalla Champion. C’è da apprezzare soprattutto il lavoro di Iachini che pur da Palermo ha sempre creduto in Mati Fernandez, in più non sorride mai e non è napoletano. Reja ha invece il grande vantaggio di avere più tempo libero per fare i regali di Natale. Si dice che Delio Rossi sia più inviperito per il mancato utilizzo di Marin, molto di più che per aver perso la causa contro la società, secondo lui rea di averlo licenziato per giusta causa. “Almeno le avesse date a Ilicic”, sembra aver commentato Andrea Della Valle dopo la lettura della sentenza. Ora arriva l’Empoli che però non fa provincia e quindi se vinci è troppo facile perché comunque c’è la Fi Pi Li, e se non vinci sei una fava, se comunque vinci si dirà che Empoli è troppo vicina a Vinci. Il fatto che a Empoli le vetrerie hanno chiuso quasi tutte non potrà essere un’attenuante se non arriverà una vittoria trasparente. Parliamone del problema Franchi, senza soggezione e senza fare sconti, che è sempre stata una costante per l’uomo prima che per l’allenatore, Vincenzo le maggiori difficoltà le ha avute in casa, tanto che è andato via presto crescendo proprio ad Empoli, una cittadina che oggi gli si potrebbe ritorcere costringendolo a vincere. Dopo Cesena si è precipitato a dichiarare che in caso di vittoria non sorriderà. E’ stato sempre così, sarà che è di Castello di Cisterna, sarà che somiglia all’uomo nero, sarà che non perde i capelli come invece succede agli abitanti di Certaldo, ma tutti i familiari che hanno figli piccoli beccati a fare qualcosa che non devono fare, li sgridano con la minaccia che se non fanno i bravi da grande saranno allenati dallo zio Vincenzo. E poi ci si mettono anche quelle merde dei giocatori che fuori casa fanno di tutto per vincere, a parte Gomez, fa gol persino il marocchino solo per aumentare il gap con il rendimento interno. Soltanto Marione è onesto con l’allenatore, oltre a Pepito Rossi che s’infortuna sempre seriamente per non incidere sul rendimento esterno piuttosto che quello interno. Del resto uno è americano e l’altro è tedesco, e adesso l’avrete capito perché c’ha sempre quel sorrisetto del cazzo, e perché uno non segna e l’altro non gioca più? E’ così del resto che nascono “quelle” barzellette; C'erano una volta un americano un tedesco ed un napoletano. L'americano dice: - Noi in America avere la Statua della Libertà. Il napoletano e il tedesco dicono:- E noi ci cachiamo sopra! Il tedesco a quel punto dice: - Noi in Germania abbiamo la Porta di Brandeburgo! Il napoletano e l'americano fanno:- E noi ci cachiamo sopra! Il napoletano, sempre il più furbo, dice: - Noi in Italia abbiamo i fichi d'india...L'americano e il francese dicono: - E noi ci cachiamo sopra!