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lunedì 7 ottobre 2013

Il futuro

Una squadra scarica mentalmente, fisicamente e forse anche d’intestino visto che non da mai gas. Come per la rondine, uno zero a zero non fa la primavera di Montella, l’Ucraina si dimostra quasi peggio della moldava di Schettino, e porta la Fiorentina ad adagiarsi sugli scogli di una partita in secca, avara di emozioni e di occasioni. Una Fiorentina che non fa la partita è irriconoscibile, le attenuanti sono tante e per questo ci prendiamo un punto che è sempre meglio di una labbrata, e andiamo incontro alla sosta sperando di recuperare mentalmente, fisicamente e forse anche con l’intestino che non sempre sarà così cinico e baro come con i legamenti di Gomez. Speriamo solo che nel codice etico di Prandelli non sia previsa incetta di vitamina C e che alla fine sprema solo il figliol prodigo Balotelli  consentendo a Pepito un rientro graduale. Abbiamo visto quanto costa l’Europa League, certo, Inter e Roma avranno modo di preparare le partite di campionato al meglio, ma ci prendiamo volentieri le emozioni di notte e la possibilità concreta di giocare per vincere in Europa. Forse impareremo a gestire meglio le forze, o forse no, comunque non importa, ce la giochiamo anche  a costo di ritrovarci una squadra che poi  facciamo fatica a riconoscere come ieri, o forse impareremo ad apprezzare anche quella faccia che oggi ci piace meno, del resto la Fiorentina mostra una fase difensiva arcigna, con delle buone prove dei singoli come quelle di Savic, Tomovic, del solito Gonzalo, con Neto sicuro, la squadra non soffre più di tanto, non costruisce ma non rischia, forse gestisce, e questo potrebbe essere un pareggio di scarico in mezzo a due vittorie, una di coppa e l’altra contro una squadra a caso. Il mio consiglio è quello di non guardare la classifica perché non è tardi fino a quando non guardi che ora è, così per una donna, delle volte è meglio apprezzare il pianoforte, altre l’organo verticale. Una partita che inizia con tante premesse e poi finisce zero a zero è un’immensa casa dei divertimenti senza i divertimenti, a meno che uno non lotti per la retrocessione, ma noi non abbiamo questa fortuna. Insomma, non ho molto altro da scrivere di questo pareggio a reti inviolate, unica parola dove il viola suona male quando riferita alla rete degli altri, mi tengo un punto dopo aver fatto il punto sulle difficoltà di gestione delle trasferte del giovedì. Non abbiamo perso, apro la finestra ed è già lunedì, i miei interessi sono ormai per il futuro, perché' é lì che mi appresto a passare il resto della mia vita. Sul calendario intanto ho appuntato Fiorentina - Juventus.