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mercoledì 23 ottobre 2013

Il frantoio di via Senese

Partite come quelle di domenica sono un patrimonio del tifoso, andrebbero prese ed archiviate nella memoria con l’evidenziatore, che invece non è altro che il patrimonio dell’Uniposca. Si fa molta dietrologia nel calcio, questo blog si differenzia proprio perché può vantare invece interventi di ben altro spessore, la cultura si taglia a fette come un cheesecake, e dopo il dolce c’è anche l’amaro di certe considerazioni profonde su Gomez, aspetti di un calciatore che non ti aspetti e che rientrano a tutti gli effetti in una materia affascinante come la filosofia, la mia materia preferita fin da quando andavo a scuola, il mio filosofo preferito era infatti Campanella. Il blog mi presenta anche il conto però, salato, mi tira fuori una deriva di pigrizia che forse un po’ deriva  anche dall’età, c’è insomma questa simbiosi con il PC che mi ha costretto mio malgrado ad abbandonare l’allenamento per la maratona di New York, per sentirmi meno in colpa e anche perché sono molto legato al mio Paese, non appena posso mi rifugio a meditare e ad allenarmi a Matera, la staticità dei suoi sassi mi fanno sentire una persona molto più dinamica. Purtroppo non ho buone notizie per chi teme lo scudetto dei giallorossi, perché dopo la profezia dei Maya, la profezia dei mejo, tra una puncicata e una pajata, indica proprio la Roma come vincitrice del titolo. Mentre in questi giorni di maltempo, di SMS della protezione civile che mi avvisavano della chiusura della scuola di Tommaso, immagini di esondazioni, bombe d’acqua, la FiPiLi allagata, mi sono reso conto che anche agli eventi naturali associamo il sospetto, ormai pensiamo tutti male come Andreotti, sempre, e non solo in riferimento agli arbitri o alla Juve, no, io in questi giorni mi sono convinto che in realtà la pioggia è stata creata dalla lobby degli ombrelli. Anche per questo motivo ci sono forti pressioni per non coprire lo stadio. Intanto ho scoperto che le persone che perdonano sono quelle più ricche, non solo interiormente come ci insegnano tutti coloro che hanno un rilevante patrimonio immobiliare, anzi, chi è più portato a mettere una pietra sopra si costruisce tante case, Corvino grazie al Gat e a quell’altra fava di Massi74 s’è costruito un intero villaggio di trulli. Oggi svario, scusatemi, ma sono ancora troppo felice e così voglio condividere con voi non solo la foto di Joaquin ma tutto ciò che mi capita, tranne il trombare, ieri mi hanno chiamato al cellulare, Sky, due volte, per rifilarmi il nuovo pacchetto hd sport, poi Vodafone per la nuova offerta sms e internet veloce, poi Wind, poi Enel Energia, e per ultimo Papa Francesco, ma aveva sbagliato numero. Un accenno anche alla cucina che tralascio sempre troppo colpevolmente, per fortuna ci pensate voi a mandare il menù del giorno, tra becchime per gli uccelli, riti tribali con ossa di pollo, vorrei darvi un consiglio che va al di sopra delle abitudini alimentari che uno si è scelto più o meno legittimamente, quindi a prescindere dalle proprie convinzioni, la cosa importante, quella che unisce tutte le declinazioni alimentari, la norma fondamentale, è che per evitare gli effetti indesiderati di una qualsiasi dieta il consiglio è quello di effettuarla sempre dopo i pasti. Poi vi racconto dell’Ornella, una truffatrice, mi adescò alle Scuderie, aveva la fama di’essere una ninfomane, e l’adolescente medio alle prese con la cecità dell’autoerotismo aveva un certo debole per queste figure di quartiere spesso romanzate. Ma l’Ornella in realtà si dimostrò un grande baro, era tutta messa, spacchi e mezzi spacchi, tacchi e mezzi tacchi, trasparenze, pizzi e merletti, e poi tutta una serie di strani tiranti che avevo visto solo nelle architetture dei ponti americani, lo sguardo lasciava intendere un paradiso fiscale del sesso, deglutii, mi feci coraggio e la seguii mentre girava leggermente la testa per capire se le andavo dietro mentre si dirigeva con la sua preda nella rete verso via Senese dove spremeva, aveva una frantoio di spermatozoi, ma questo andava anche bene. Il dramma fu quando si tolse il sistema di tiranti che puntellavano i suoi carichi pendenti, i suoi seni mi si riversarono addosso come due slavine, erano come due stelle. Cadenti. Quando l’ho vista nuda ho espresso un desiderio. Ma non arrivò mai la Protezione Civile e allora mi trombò fino a quando non uscì più olio dalle mie olive.