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martedì 15 ottobre 2013

Il blog-orio della vita moderna

Ho fatto una ricognizione sul blog ieri sera, solo un pattugliamento perimetrale nel quale ho notato però una qualche fessurazione che di solito annuncia il distacco di una frana, un fronte che si muove compatto verso un utente definito stravagante che rischia molto perché scia fuori dal seminato, non entro nel merito ma questa fotografia mi ricorda un altro tipo, non so se più o meno stravagante, o definito tale ingiustamente solo perché pieno di iniziative e altrettanto spericolato, lo conobbi in piazza della Repubblica mentre stava raccogliendo le firme per far passare l’equatore da Firenze. A differenza di Dante però ho colto l’occasione per affiggere una targa all’imbocco del blog, un invito ad avere meno certezze, una speranza di dialogo invece che di perdere ogni speranza, una targa con su scritto un pensiero di Bertrand Russel “Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”. Nel mio essere un po’ Caronte e abbastanza stupido, nel traghettare anime dannate di Fiorentina da una sponda all’altra del lago di Massaciuccoli, ho capito che le donne sono attratte da cose semplici, un po’ sciocche. Tipo gli uomini. Mi sembra che si faccia a gara per portare a sostegno delle proprie tesi interviste, stralci della Gazzetta, come se si volesse riassumere tutta l’opera del Petrarca in un verso di Sergio Endrigo:”Dite a Laura che l’amo”. Delle volte guardo il blog, smarrito, come quando lei se ne sta distesa, a gambe larghe, sul letto, non parla, e allora mi domando cosa vuole da me. Mi viene da dire risparmiate l’acqua, diluitela. Devo anche dire che il blog è uno specchio della vita, pieno di incomunicabilità e domande tipiche della psicanalisi, perché in questa mia ultima verifica di ieri sera all’interno delle mura ho potuto riscontrare delle analogie con quelle che sono state alcune mie esperienze appunto dallo psicanalista. Ricordo che disteso sul lettino raccontavo: “Ho sognato che in una bella giornata di primavera correvo felice in un prato pieno di fiori colorati, inseguendo una farfalla”, e a questo punto il dottore mi interruppe sicuro come Lud: ”Evidente simbologia che denota una sessualità distorta e perversa, non scevra da una marcata pulsione omosessuale! Vada avanti”. Smisi di andarci perché non ho mai voluto accettare quella sua verità così dura, e così non gli ho neanche mai raccontato che nel sogno poi mi scopavo la farfalla. Non solo sul blog, ma in generale ci dovrebbe essere più capacità ad ascoltare gli altri, anche l’umiltà di ammettere di aver sbagliato, oltre a comprendere certi errori, del resto anche Michelangelo ha fatto le sue cappelle. Così come un rifiuto, anche quello va accettato, non è la fine del mondo, ci può essere all’interno di una comunità o bar una persona che non vuole interagire con te per mille motivi, non è un dramma, ce ne sono tante altre che invece lo vogliono e non si può andare d’accordo con tutti, io stesso sarei voluto entrare in Marina, ma era lei che non voleva farmi entrare. La bellezza di un blog è che si compone di persone di tutti i tipi ed estrazione sociale, si, anche di gente timida che legge e non interviene mai perché troppo pudica, mi ricordo la Sonia che era proprio così in effetti, abitava in via della Chiesa, bionda e formosa come il Maggiolino della Volkswagen, così pudica che invece di darmela me la fece avere. Bisogna portare rispetto anche a queste persone che ci guardano senza interagire, e menomale che sono pudiche, altrimenti con tutta probabilità ci offenderebbero. Perché in molti casi ci s’incaglia in discussioni che vanno avanti per settimane, ci s’impunta facendosi scudo con posizioni rigide come il kevlar, che molte volte si portano dietro dei gran malintesi, si, ricordo per esempio il Paini che era un mio amico gay, poi un fraintendimento e ci ho litigato, solo perché temevo che volesse divertirsi alle mie spalle. Un blog vive di precisi momenti che sono influenzati da fasi, come la luna, non per niente si definiscono lunatiche certe persone, perché la discussione risente molto anche dell’umore di chi srive, ci sono utenti in andropausa che hanno della vampate improvvise, delle volte c’è l’entusiasmo dovuto ad un’erezione inaspettata, ci sono i malumori dopo un gol di Ljajic, insomma tutto quello che è la nostra vita viene riversata sul blog, si mangiano le parole insieme alle unghie, bulimia e anoressia di post, e a proposito di questi momenti porto come testimonianza le esperienze di mia sorella che ha conosciuto anche lei alti e bassi e se li è sempre fatti tutti. Suggerisco un esercizio da inserire come buona prassi da fare sulla propria persona la mattina presto prima di affrontare il blog, una pratica in sostituzione dello yoga posturale o del minestrone del Colonnello, questa verifica è sostanzialmente un termometro per far sì che ognuno di noi possa verificare se ci sono le condizioni migliori per affrontare la discussione lanciata dal primo post di Lud. E’ semplice, ti accorgi di essere sereno e in pace con il mondo quando ti fermi volentieri ai semafori.