Terza vittoria in una settimana con 9 gol all’attivo e tre punti in più dello scorso campionato, vincere contro la disperazione del Chievo alla terza partita in 8 giorni non era poi così facile, specie dopo essere andati in svantaggio, la condizione tattica preferita dei clivensi che gli aveva permesso di rannicchiarsi come un feto tutti dietro alla linea della palla. Squadra di gran carattere quindi, concreta e determinata, questi sono i meriti maggiori di Montella. Si, niente bagordi post Juve, niente rilassamento post Pandurii, niente più post di Lud su Ljajic, la squadra non è sazia come invece lo sarebbe stata anni fa dopo una vittoria storica sulla Juve, porta a casa un’altra vittoria importantissima dimostrando di essere matura anche per portare finalmente a casa qualcosa di tangibile come una coppa, proprio mentre Montolivo corona il suo sogno di essere al centro del progetto milanista e allo stesso tempo a centro classifica. Il Chievo è feroce, Sannino è più Saladino, costantemente fuori dall’area tecnica come a voler spingere i suoi, e il gol casuale subito dalla Fiorentina ha messo a dura prova la solidità della squadra che prima rischia di subire il raddoppio e poi con Cuadrado squarcia la fiancata veronese mandando sugli scogli le speranze di una società che ha comunque compiuto dei veri miracoli in questi anni di serie A. Questa Fiorentina capace di soffrire, di reagire e poi congelare il vantaggio, piace, si specchia meno ma sa quello che vuole, e quello che vuole è quello che ci piace di più. La Fiorentina di oggi dimostra ancora una volta la sua capacità di cambiare più moduli all’interno della stessa partita, questa è una delle sue grandi qualità, oltre naturalmente alla bravura dei suoi interpreti. Un anno in più di esperienza e una squadra più quadrata ci permettono quest’anno di raddrizzare partite difficili, le stesse che in altre occasioni non avremno rimesso in piedi. Il campionato più in generale vede un’ammonizione per simulazione a Balotelli, una sconfitta del Milan che lascia Galliani senza Parolo, Borja Valero confessare una deviazione e concedere un angolo al Chievo che l’arbitro non aveva visto, un bel gesto che conferma la sua statura, mentre la classifica si spacca in due con una Roma sempre più stupefacente, capace anche senza Totti di vincere addirittura in 10 a Udine la sua nona partita consecutiva, Napoli e Juve sempre al di là del solco tracciato dai giallorossi e mercoledì vincendo potremo far sentire il fiato sul collo proprio ai partenopei, con quei 4 punti sperperati sciaguratamente saremmo già stati alla pari, e quello era il posto che ci compete in questo momento. E’ davvero bello essere tifosi la sera dopo la vittoria della Fiorentina, non a caso tifoso vuol dire soprattutto uomo, un altro indiscutibile vantaggio che messi insieme fanno un pacchetto che ha tutta una serie di facilitazioni a cominciare dal fatto che essere tifoso uomo è bello anche perché le scene di nudo nei film sono praticamente sempre femminili. La vacanza di 5 giorni dell’uomo tifoso necessita una valigia sola, tutti i suoi orgasmi sono veri, il suo cognome resta sempre uguale, riesci ad aprire i vasetti da solo. Insomma, la doppietta di Cuadrado ci lancia verso un mercoledì da leoni, mentre il lunedì dell’uomo tifoso dopo la vittoria ha il sapore inconfondibile dell’altro meraviglioso pacchetto triangolare che ha invece la donna in esclusiva, poi puoi anche diventare presidente della repubblica, non devi rimettere in ordine l’appartamento se arriva un tecnico a leggere i contatori. Una Fiorentina così matura consente al tifoso uomo di fare considerazioni profonde sul fatto che i meccanici d’auto ti dicono la verità, la gente non sbircia il tuo torace mentre ti parla. C’è sempre una partita trasmessa da qualche parte. Baywatch.