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domenica 11 agosto 2013

Nuove luci e ombre sulla pontellizzazione

Durante la preparazione dello stadio per la prossima stagione è venuto alla luce il fascicolo “Pontellizzazione”, occultato all’interno di un seggiolino del parterre di Curva Fiesole, e così la società ha avuto modo di entrare meglio nel dettaglio di una vicenda che ci ha segnati per un certo periodo, e ha fatto analizzare tutte le annotazioni del capo di accusa del processo ai Dell Valle. Il materiale è stato portato a Santo Domingo ad un esperto di pontellizzazioni di nome Gaucci per una prima valutazione. Quello che ci ha maggiormente colpito è il fatto che l’esperto non abbia mai usato termini come patologico o morboso, ma ha trattato l’argomento come se fosse stato un fenomeno atmosferico, l’espressione più forte che ha usato è stata “Brume cerebrali”. Ha fatto largo uso della metafora per sostituire la più tradizionale descrizione con dovizia di particolari, per spiegare con modernità che cosa avesse potuto generare questa bolla di caldo mentale, poi rivelatasi flautolenza ideologica.  La conclusione a sorpresa, dopo aver letto attentamente il fascicolo, mette in evidenza sostanzialmente un uso scorretto della passione, considerando le accuse rivolte alla società come luci antinebbia, pensieri, o meglio fari eccessivamente luminosi, spesso odiosi, montati anteriormente, talmente anteriormente che ancora non è arrivata a noi questa pontellizzazione, montati comunque sull’anteriore dell’autolesionismo, usati nelle notti limpide e asciutte per indicare che la mente che genera certi pensieri è annebbiata. Ma ancora la pontellizzazione? Si, è vero, è un argomento fuori tempo massimo, superato abbondantemente dalla realtà, entusiasmo e unità d’intenti che viaggiano oggi tutti sullo stesso carro, ho solo voluto chiudere questa pagina di allarmismo compulsivo di una parte del tifo Viola, una sorta di canto del gallo nel pollaio di curva, solo perché l’esperto lo ha analizzato per la prima volta anche da un punto di vista cromatico, e io sono sensibile all’acrilico su tela, insomma, una nuova lettura che ci permette di capire di più e meglio, perché è stato accertato che un viso di un contestatore dei Della Valle, un timorato della pontellizzazione, ogni volta che esprimeva la preoccupazione per il ridimensionamento delle ambizioni, gli si illuminava d’intelligenza, e il contrasto era ancora più evidente se confrontato a quello di uno che invece aveva sempre dato fiducia alla società, grigio, molto più spento, si è parlato di un grigio fumo di caminetto di Londa. Gaucci ha parlato di leggi che governano la percezione visiva basata sui contrasti relativi di luminanza, menti fulgide quelle dei contestatori, menti sostanzialmente a led, e per spiegare meglio questa rilettura della pontellizzazione attraverso una nuova luce, e per dirci quanto risulta cromaticamente più gradevole un autolesionista, ha fatto un esempio toccante, e cioè che a parità di tartaro un uomo con la barba bionda sembra avere i denti più scuri di un uomo con la barba nera. Oggi si è capito che non si trattava di pontellizzazione, ma sarebbe troppo superficiale chiuderla così perché per molti è stato un vero impiego, ci si erano buttati con passione come chi fa volontariato alla Festa Democratica del PD, poi con l’acquisto di Borja Valero si era cominciato a capire, fino a quando è arrivata la comunicazione ufficiale della fine di un sogno, il segretario di partito con la morte nel cuore ha inviato a tutti coloro che ci avevano creduto davvero, una pergamena commemorativa e abbastanza preziosa, il nostro compito è solo quello di fare cronaca e di raccontare l’ultimo messaggio prima della sepoltura di un epoca, il Vuturo ha salutato i suoi attivisti con un pensiero pieno di commozione “Perderai il tuo attuale impiego e dovrai diventare un venditore porta a porta di maionese”. Da parte mia chiudo l’argomento, e lo faccio proprio oggi che siamo tutti in “paradiso” riconoscendo a chi ha le mani ancora sporche di maionese il coraggio di aver portato avanti le proprie idee, perché non è affatto facile essere un narcisista obeso.