A Moena il ritiro volge al termine, la squadra rifinisce, mette a punto, calibra, regola la carburazione prima di partire per la mini tournée con Villareal e Sporting Lisbona, sullo sfondo di un preliminare di EL che darà il via ufficiale alla stagione. Quella per ntendersi della caccia al tre, che da noi non è il numero perfetto ma ci fa rima, tra scaramanzia e lampredotto che è un’altra rima, in una terra di divisioni dove c'è chi lo vorrebbe nero o profumato e a scanso di equivoci ce li metto entrambi, al netto che è la terza rima. E’ stato un gran bel ritiro, Montella ha avuto modo di lavorare con il gruppo al completo, l’entusiasmo ha accompagnato la preparazione, il gruppo sembra già molto unito e motivato, oltre che consapevole della propria forza. Trasuda soddisfazione da tutti i pori, le magliette sudate alla fine di ogni allenamento tradiscono macchie di soddisfazione in ordine sparso, anche la vicenda Ljajic sembra risolversi positivamente, e così lo staff tecnico snocciola i primi dati di una preparazione senza intoppi che grazie a metodologie innovative ha incentivato anche i campioni come Gomez a rimanere sul campo oltre il rompete le righe. Come sempre l’ha fatta da padrone il GPS, il cui utilizzo è ormai diffuso anche in altre società, ma la forza dello staff di Montella sta tutto nella grande capacità di interpretarne i dati, questo permette di ottimizzare la preparazione e correggere i movimenti sbagliati sul campo. In esclusiva per la Riblogghita ha parlato l’uomo del GPS e non un semplice Tom Tom, che ci ha voluto regalare il risultato dello studio del lavoro sul campo associato alle variazioni climatiche della Val di fassa, ci ha spiegato che questo tipo di analisi ha permesso alla Fiorentina di stabilire senza ombra di dubbi che quando piove è meglio stare fermi perché in questo modo prendi solo l’acqua che cade dove sei tu, se cammini o ti metti a correre, prendi anche l’acqua che cade dalle altre parti. E quasi in contemporanea ci sono arrivati anche i risultati della ricerca sul perché a Firenze a un certo punto è scattata la bramosia di avere Tutunci come presidente, ricerca commissionata dallo staff di Matteo Renzi per capire come mai ci sia stata una fuga di cervelli dalla città, i risultati non ci aiutano a capire i motivi di questa transumanza d’intelligenze, però un dato interessante ci viene dato comunque, perché si evidenzia una sorta di bulimia dello sbirciare, che mostra, insomma, come in una parte della tifoseria sia aumentata la voglia di sapere i cazzi degli degli altri, e infatti la relazione a proposito dei promulgatori della mozione Tutunci termina così “Avere la mente molto ristretta permette di guardare dal buco della serratura con tutti e due gli occhi”. L’associazione degli otorinolaringoiatri intervenuta anch’essa per sfruttare l’attenzione mediatica è stata l’unica a mostrare entusiasmo per i risultati, dando valore importantissimo a certe menti, ritenute persino fondamentali per il proseguo della loro stessa professione, un noto dottore dell’orecchio ha voluto riconoscere come fossero addirittura strategici i visionari della pontellizzazione, perche certe teste sono indispensabili proprio per tenere separate le orecchie. Mentre a margine di questo importante congresso medico ha voluto prendere la parola anche un esperto di malformazioni congenite che ha chiuso i lavori dando i risultati di uno studio su 100 juventini in fin di vita, e tra gli applausi
scroscianti ha concluso che la gobba può spianarla solo la tomba. Per quanto riguarda l’ennesimo attacco di Galliani ai nostri forzieri, bisogna tenere conto che l’AD rossonero è sato mosso dal bisogno, costretto cioè ad agire così per lo stesso motivo per il quale un povero ruba del cibo alla Coop, quindi bisogna usare il buonsenso e la comprensione prima di accanirsi come è già successo con Corvino, ma anche con Della Valle, adesso con Ramadani, e ultimo il Milan più in generale, al quale dobbiamo invece riconoscenza per averci liberato di Montolivo e permesso di portare in Italia Borja Valero. Se proprio non sarà possibile trattanere la rabbia, e prima di vedere nuove pontellizzazioni, consiglio atteggiamenti più distaccati, e quando dico questo penso a una visione più panoramica dell’insieme, no a chi usa la vista in maniera ottusa, no al desiderio di una nuova crociata, no alle parrucche e ai nasi finti contro Galliani, perché anche a Milanello, da lontano tutto sembra bello e buono. L’importante è rimanere fuori dal raggio di percezione olfattiva.
