Sembra proprio che senza Ljajic non ci siano più speranze, senza un terminale del gioco così efficace siamo diventati una squadra in fase terminale, dalla metà campo in su si è affacciata la metastasi che da subito era stata scambiata per il profilo Twitter di Galliani, per fortuna ci sono le parole del dottor Manzuoli a rincuorarmi, una luce in fondo al sottopasso delle Cure, un motivo per reagire e andare avanti, la consolazione di una gran bella notizia almeno sul fronte scientifico, infatti insieme alla notizia straziante della cessione del Messi della Ferrero, Manzuoli ha compensato la nostra disperazione rivelando che l’atomica non procura il cancro. Possiamo senz’altro dire che senza più Adem Ljajic oggi siamo tutti un po’ più poveri, anche Botero che vive a Pietrasanta e che ha imparato ad amare la Fiorentina, ha dichiarato che dipingerà solo donne che non pesano più di trenta chili. Il lato positivo di questa triste vicenda è che almeno possiamo recriminare, in effetti c’era troppo entusiasmo, così deprecabile, un ottimismo troppo sano è come una cottura a vapore, un benessere quasi vegano, mentre noi amiamo godere del piacere tossico della frittura, e come si sa, fritta è buona anche un po’ di depressione, d’altronde è sempre bene ricordare che appena servito il caffè, l’aereo incontrerà turbolenze in alta quota. In effetti il caffè è una delle principali cause di turbolenze in alta quota. La cessione di Ljajic ha avuto conseguenze talmente gravi che rimarranno scritte su lapidi di marmo, c’è infatti una nota di biasimo della direzione del cimitero di Trespiano nei confronti delle famiglie di persone scomparse poco dopo aver appreso la notizia ferale, lutti circondati da molto nervosismo, chi ha avuto modo di essere lucido fino alla fine, per colpa di questa cessione ci ha lasciato in maniera molto scorbutica, e proprio di questo si è lamentato il direttore di Trespiano, infatti per volere dei defunti, sotto la foto di alcune lapidi è apparsa la scritta “Che cazzo guardi?”. Appena saputo, l’istinto è stato quello di scappare via senza vedere nemmeno la partita di Europa League, cambiare vita, ricominciare altrove, avevo pensato di andare ad Honolulu perché ha veramente tutto tranne Ljajic, però almeno c’è la sabbia per i bambini, il sole per la Rita e gli squali per la suocera. Poi ho reagito e sono rimasto, scosso da un qualcosa che ho percepito nell’aria. Come un segnale forte, intenso e anche un po’ rumoroso che mi ha ridestato dall’autolesionismo. Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, ad esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Insomma, prima di andarsene Adem Ljajic aveva scoreggiato. Sarebbe stato comunque molto peggio perdere il portafoglio che il serbo, e non me l’ha certo suggerito il Chiari ma il pensiero di George Bernard Shaw che sosteneva “Gli uomini si riprendono assai meglio dalle delusioni amorose che da quelle economiche”. E’ difficile ma bisogna trovare un motivo per continuare a vivere, è obbligatorio in questi casi cercare positività che compensano i dispiaceri, una tecnica che ho già testato e vi assicuro funzionare benissimo, e allora chi se ne frega dei capelli in testa, sono i peli sul petto che sono importanti. So che per molti di voi questa vicenda è talmente dolorosa che l’amore è solo stare sveglio tutta la notte con un bambino malato. Per me, invece, è stare con una bella passera molto in salute. Oggi la foto mostra la fotocopia della ricetta che tengo un po’ sul comodino ma molto dentro al letto. Forse sarò presuntuoso a pensare di superare indenne una cessione così importante, forse proprio come un eiaculatore precoce che vuole andare in un albergo a ore.