Ieri dal lampredottaio di piazza de’ Nerli ho incontrato un tipo veramente strano, sensibile come Ilicic, non solo ha sbagliato ad insaccare il foglio del panino solo davanti al cestino proprio come lo sloveno nella finale di Coppa Italia, mi ha raccontato di essere tornato da Recanati dove aveva scoperto una poesia ottimista di Leopardi, e in un eccesso di bicchiere mezzo pieno mi ha addirittura confessato di essere contrario all’esonero di Montella. Poi però più beveva e meno manteneva quei suoi tratti di ottimismo, ad un certo punto mi è sembrato di leggere nei suoi occhi quello che si scrive su Fi.it dopo una sconfitta, tanto che ad un certo punto non solo ha messo in dubbio il posto da titolare di Josip, ma ha aggiunto che se il posto fisso non c’è più come sostiene Renzi, allora è a rischio anche il posto fisso di Gesù nel presepe. Secondo lui al suo posto potrebbe essere ricollocato un cassaintegrato dell’Ilva, oppure anche un fuori rosa come El Hamdaoui. Abbiamo parlato del più e del meno malgrado l’alcol lo facesse propendere di più per il meno, e allora è caduto sul discorso trito e ritrito del fatto che a Firenze si tende a dividersi su tutto, introducendo dopo il più e il meno anche un altro carattere tipografico di tipo matematico-scientifico come il diviso. E’ mancato solo il "per" anche se a Firenze siamo maestri a prendere per il culo. Questa volta però, a differenza di quanto avevo sempre sentito sull’argomento, ha dato un’interpretazione finalmente nuova su questa nostra propensione a stare di qua o Diladdarno. Secondo lui l’essere Guelfo o Ghibellino non è un problema di natura caratteriale, di indole o di DNA, ma è una patologia, e se ne è accorto dovendo prendere delle decisioni importanti come fare il regalo di compleanno alla figlia, cosa che gli procura sempre una forte sintomatologia da stress. “Non vado mai d’accordo con lei, se dico bianco lei risponde nero e viceversa”, mi ha detto sconsolato, e poi ha continuato raccontando che aveva girato per tutti i negozi di animali della città alla ricerca di un pesciolino verde da regalargli, dopo che aveva saputo da un vicino di casa che desiderava tanto un pesciolino rosso. Ma lui è daltonico. Ecco, il fiorentino si divide perché è daltonico non perché non è d’accordo. Riguardo invece al problema del rinnovo dei contratti che secondo quanto filtra dall’ambiente Viola avrebbe minato l’equilibrio dello spogliatoio, quello strano tipo mi ha spiegato che il problema dell’allungamento dei contratti è solo un sottoproblema che coinvolge in maniera più generale tutta l’area fiorentina, visto che per aumentare gli introiti provenienti dalle multe nella ZTL, il Comune ha allungato anche le giornate fino a 25 ore, e per indurre in tentazione la cittadinanza a parcheggiare in divieto di sosta, la ASL di Firenze ha deciso di passare dei medicinali specifici che danno assuefazione, con l’esenzione totale del ticket considerandoli salvavita, mentre per chi supera i 36.000 € di reddito li fa pagare comodamente in 36 mesi con piccolissime rate sul bollettino della multa stessa, un po’ come fa l’Enel con il kit di lampadine a led addebitandolo direttamente in bolletta.