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mercoledì 19 novembre 2014

Dante e la seconda domanda

A me era sembrato strano fin da subito, mi sembrava tutta un gran buffonata, una messa in scena senza il prete, però sono stato zitto per non passare da quello invidioso, insomma, per il solito rosicone che dubita, acrimonioso, astioso, bilioso, malevolo e stizzoso, in due parole Massimo Mauro. E che per questa sua indole si lacera dentro (ho sempre sostenuto che dai fontanelli pubblici dovrebbe scorrere Maalox). Soggetto afflitto da ulcere non solo quattro quattro duodenali. Avevo avuto ragione perché alla fine Buffon ha fatto outing su Twitter, ha confessato di essere un’animalista convinto, a prescindere dall’amore per le mandrie di tifosi juventini allo stato brado, e così la bella giornalista di Sky gli serviva solo da copertura. La foto che ha pubblicato mostra quanto sia più animalista di lei, a tal punto che dopo l’ultima uscita a vuoto è finalmente uscito anche allo scoperto, e a Milano in occasione della partita contro la Croazia non ha esitato a lasciarla per una papera. Che come si sa galleggia ed è anche una scelta intelligente in questo periodo dove sono più frequenti le alluvioni che le vittorie della Fiorentina, bombe d’acqua più efficaci e distruttive delle autobombe, che mettono a nudo non solo le squadre di Mazzarri come contro il Verona, ma anche le carenze sulla gestione della manutenzione degli argini, della pulizia dei tombini e di quella dei menischi di Giuseppe Rossi, oltre che a evidenziare una politica miope che ha permesso una cementificazione ossea più o meno selvaggia. E girando per le strade di Firenze si capisce bene come mai Benigni venga tutti gli anni in Santa Croce a leggere Dante. Perché tutti i lavori fatti dal Comune fanno parte di “Capitoli” anche se non si riesce a sapere di quale libro si tratta. Dovrebbero chiamarli “Gironi” come nella Divina Commedia riveduta e scorretta. “Paradiso”: ne fanno parte pochissime strade, forse solo il viale del tramonto di Pizarro. “Purgatorio”: ne fanno parte alcune strade con manutenzione annuale, quelle che portano al rendimento alterno di Valero e Gonzalo, quest’anno privi di fondi e di fondo. “Inferno”: ne fanno parte le numerose strade abbandonate al loro destino. Le strade di certi tentativi tattici senza via d’uscita. Nei vari “gironi” specie in questo di andata ci sono buche, dossi pericolosi, smottamenti, crepe, segnaletica orizzontale assente, lavori da fare e pochi fatti come i punti fino ad oggi. Anche il “Patto di Stabilità” all’interno dello spogliatoio, fa parte dell’ Inferno. Prima domanda: sarà sempre Montella l’allenatore del futuro, oppure c’è bisogno di un traghettatore? Un Caronte che ci porti dall’altra parte del progetto. o che ci faccia attraversare strade diventate fiumi? Per finire, invece del dolce, la seconda domanda di carattere più generale, l’”Associazione Amici del Somaro” ha preso le distanze da chi accosta l’animale a persone poco intelligenti, sostenendo che è un uso un po’ vecchio del fare comparazione, e chiede se invece di dare del ciuco si possa ovviare dando del Tavecchio.