.

.

sabato 22 novembre 2014

Comunque ci hanno ributtato il pallone

Cade dal sesto piano e non si fa niente, ma nessun miracolo in questo caso, nessuna lacrima da rubare alle statuine di certe madonne, quelle più sensibili alla credenza popolare, nemmeno per piangere accasciati sull’asfalto di un altro fine settimana piatto e drenante. Oppure nessun miracolo visto che assisteremo a mille altre interviste post partita, stimolanti come le prugne della California. No, nessun miracolo perché a cadere dal sesto piano è stato il pallone. Si, finalmente tornerà a rimbalzare per la nostra gioia, per le nostre domeniche senza carrello e centri commerciali. Finalmente il carrello lo abbassiamo per atterrare sulla nostra passione. Lo scalo dovuto alla Nazionale ci ha trattenuti ostaggi e stralunati dentro ad aeroporti dove alla fine forse la nuova pista la faranno davvero. Non ho mai amato quei posti dove si decolla, anche se con le piste più lunghe, alla lunghezza ho sempre preferito la profondità, ai decolli, i decolleté. Profondi decolleté. Comunque ci hanno ributtato il pallone, e il pallone rinfranca più delle castagne e del termosifone, è come un abbraccio tra due che si desiderano, caldo come al caldo del tepidarium. Dove andrò oggi e dove potrete andare anche voi fino a domani per “Cucine di Strada - Beer & Street food, una suggestiva location all’interno del Giardino dell’Orticoltura. 30 birre artigianali e 30 cibi di strada, nessuno potrà dirvi “abbiamo fatto 30, facciamo 31”. No. Tigelle montanare, gnocco fritto, frittelle di farina di castagne, dolcetti con farina di castagne, trapizzini, olive all’ascolana, cremini fritti, crescia sfogliata di Urbino, lampredotto, trippa, porchetta (toscana e umbra), gelato artigianale, cicotto di Grutti, arancine, pane e panelle, cannoli, tacos, burritos, alitas de pollo, torta azteca, cous cous, tajin, Neto, Tomovic, Gonzalo, Savic, Vargas, Pizarro, Aquilani, Borja Valero, Cuadrado, Babacar e Gomez.
 
PS: grazie per i panini farciti con i vostri ricordi